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Riscatto delle aree Peep: affollato incontro a Coriano

Il popolo del Peep ha risposto in gran numero all’invito dell’Amministrazione comunale lunedì pomeriggio in Sala Isotta

Il popolo del Peep ha risposto in gran numero all’invito dell’Amministrazione comunale ieri pomeriggio in Sala Isotta. L’incontro era stato convocato dal sindaco Domenica Spinelli il 23 maggio scorso, prima del “colpo di mano” governativo che ha rimesso tutto in discussione, per trattare un argomento che toccava da vicino le sorti ed i portafogli dei residenti interessati. Ovvero, la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e la rimozione dei vincoli convenzionali: questioni contenute nella delibera consiliare n. 20 del 22/4/2022. Da quella data ad oggi, purtroppo, il Governo ha ritenuto di modificare quanto recentemente stabilito, azzerando di fatto le agevolazioni economiche e lasciando irrisolte le incertezze normative di cui da anni si sta discutendo, nel tentativo di fare chiarezza una volta per tutte alla normativa che regola la materia. Così, quello che doveva essere un incontro chiarificatore si è trasformato in una serie di legittimi dubbi da parte dei residenti interessati a cui hanno risposto il sindaco Domenica Spinelli e, nel dettaglio tecnico, l’architetto Pietro Masini, Dirigente al settore Urbanistica del Comune.


Il sindaco introducendo i lavori ha riepilogato le fasi dell’evoluzione della questione ricordando ai presenti che l’incontro organizzato non aveva i crismi dell’assemblea pubblica ma quelli di una riunione istituzionale per illustrare i contenuti della delibera consiliare n. 20 che è stata consegnata in copia a gran parte dei presenti. 


“Due giorni dopo la convocazione di questo incontro – ha detto la Spinelli – ecco arrivare da Roma la notizia che attraverso un decreto che ha come obiettivo il sostegno all’Ucraina, si è ulteriormente modificata la norma sugli alloggi Peep ed in particolare la quantificazione dei corrispettivi per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e la rimozione dei vincoli di prezzo di cessione, cancellando con un colpo di spugna il precedente intervento del legislatore. Ora non siamo in grado, e mi riferisco a tutti i Comuni, di dire con certezza quello che succederà, ma ho molte perplessità sul fatto che il Governo stesso possa in soli 10 mesi cambiare per la terza volta la stessa legge”.


Più tecnico, dicevamo, l’approfondimento del dott. Masini. “La normativa – ha detto l’architetto - era stata appena modificata nel luglio 2021 (L. 108 del 29 luglio 2021) innovando radicalmente, per l’ennesima volta, i principi ed i criteri di determinazione dei corrispettivi di riscatto. Tali innovazioni avevano già creato non pochi dubbi applicativi da parte degli operatori e dei giuristi, tanto che molti comuni, anche di grandi dimensioni (Milano, Ferrara, Modena, ecc.), sospesero, in autotutela, i procedimenti di riscatto in attesa di chiarimenti. Molti di questi hanno interrotto le procedure, altri sono arrivati a deliberare a distanza di molti mesi (Bologna il 25 gennaio 2022, Modena il 7 e 12 aprile 2022). In ogni caso la normativa del 2021 non aveva bisogno di alcun recepimento comunale per far sì che i cittadini potessero presentare delle istanze di affrancazione ed essere applicata: l’art. 31 della L. 448/1998 demandava infatti ai comuni solo la possibilità di stabilire delle dilazioni di pagamento e la definizione di convenzioni-tipo (nel caso di Coriano si è trattato di un aggiornamento degli schemi di convenzione già adottati). In questa situazione di incertezza il Comune di Coriano ha svolto un’operazione ricognitiva del proprio patrimonio, ha censito le diverse convenzioni e ha definito i procedimenti come riportato nella delibera n. 20/2022. Ora però – ha proseguito Masini – il Parlamento è tornato sui suoi passi e ha cancellato i vantaggi che la recente normativa aveva stabilito per i cittadini: i tetti massimi dei corrispettivi di riscatto (5.000 € e 10.000 € in funzione della dimensione dell’alloggio), rivedendo pure la formula estimativa per la determinazione degli stessi. Con ciò ha lasciato di nuovo nell’incertezza i comuni aggravando i già martoriati bilanci di migliaia di famiglie. Ora, dopo le novità della L. 51 entrata in vigore il 21 maggio 2022, di nuovo, molti comuni hanno nuovamente sospeso i procedimenti che riguardano le istanze pervenute”.


“L’amministrazione comunale – ha concluso il sindaco Spinelli - si è già fatta portatrice di un’istanza di chiarimento presso il Ministero delle Finanze, nel tentativo di salvaguardare le posizioni dei soggetti che nel frattempo si erano attivati per il riscatto dei vincoli e che non sono arrivati al provvedimento conclusivo. Siamo a disposizione per qualsiasi tipo di delucidazione, consci della incertezza e della preoccupazione che ci sono in molti di voi. Su questo tema, l’ambiguità e la mancata chiarezza hanno esposto i cittadini a legittime richieste a cui tutti i Comuni non possono dare risposte chiare causa la schizofrenia normativa”.
 

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