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Sadegholvaad e Bellini (Pd) puntano sulla cultura con una serie di proposte

Fra i temi affrontati durante l'incontro “La cultura come bene comune” si è parlato anche delle istituzioni culturali cittadine

Si è parlato di cultura giovedì sera al cinema Fulgor con Jamil Sadegholvaad, candidato sindaco per il centrosinistra, e Chiara Bellini, accompagnati sul palco da Donato Piegari, coordinatore del tavolo cultura per il programma del Pd. Fra i temi affrontati durante l'incontro “La cultura come bene comune”, si è parlato anche del percorso che porterà a riempire le caselle dei nuovi dirigenti alla guida delle istituzioni culturali cittadine come biblioteca, museo e teatro.


"Negli ultimi mesi nella città si è riacceso il dibattito sulla cultura, a volte anche aspro, appassionato, ma sempre proficuo perché è solo dal confronto che nascono idee e soluzioni", commenta Chiara Bellini, promotrice dell’incontro co Sadegholvaad, che insieme elencano alcuni temi che sul futuro programma di governo cittadino: "riprendendo gli obiettivi della attuale amministrazione, verrà  completato il percorso per i nuovi dirigenti alla guida delle istituzioni culturali cittadine: biblioteca, museo e teatro".


"Sarà riqualificato il Museo degli Sguardi (ex Dinz Rialto) - prosegue Bellini – un’attenzione particolare dovrà riguardare la progettazione partecipata di uno spazio per le arti sul quale gli stessi portatori di interesse saranno invitati a esprimere i loro pareri e le loro preferenze in merito (cinema Astoria? Teatro Novelli?); un potenziamento attraverso un maggior sostegno del Comune dei progetti virtuosi già esistenti nel territorio, ad esempio per la fascia 13-18, con particolare riferimento ai quartieri e alle delicate tematiche che riguardano i ragazzi rendendoli principali protagonisti nelle riflessioni e decisioni che li riguardano; l’istituzione di un osservatorio/sportello in grado di intercettare le esigenze dei cittadini e degli operatori culturali, volto a individuare bandi europei per progetti culturali, segnalare premi, concorsi, borse di studio agli operatori culturali, in un’ottica di dialogo attivo con il mondo della cultura; una interazione ancora più attiva con l’Università - pubblica e privata - e l’Istituto Lettimi, per nuovi progetti e nuove collaborazioni".

"Oggi Rimini è una città attraente, se siamo intellettualmente onesti, bisogna riconoscere che chi torna a Rimini dopo qualche anno e chi viene a Rimini per la prima volta, ci dice che la nostra è una città cambiata, con un’offerta culturale di qualità, più bella, dove è piacevole stare o è bello tornare. Ormai su questo concorda anche chi sta all’opposizione della nostra Amministrazione un percorso avviato, che potremo portare a compimento con tutte le innovazioni che si renderanno necessarie", conclude Sadegholvaad.


 

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