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Salvini in piazza per Ceccarelli: "Un voto per cambiare Rimini , ma anche l'Italia e per non restare sotto la sinistra"

Comizio del leader della Lega per sostenere il candidato del centrodestra e delle liste civiche Enzo Ceccarelli, un impegno per far riaprire le discoteche

E' sceso in piazza Cavour per sostenere il candidato del centrodestra e delle sue liste civiche Matteo Salvini che, venerdì sera, ha tenuto un comizio con l'aspirante primo cittadino di Rimini Enzo Ceccarelli.  "Il voto di Rimini - ha detto Salvini a Salvini - è importante per la città ma anche per il Paese che non può restare sotto scacco della sinistra. In questo periodo dove, con grande difficoltà, cerchiamo di ripartire invece di concentrarsi su questo aspetto il Pd pensa allo ius soli, alla legge Zan e al genitore 1 e genitore 2. Trovo poi imbarazzanti le parole del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, che nel commentare l'accoltellamento del bambino di 6 anni successo a Rimini abbia sostenuto che un fatto del genere poteva avvenire ovunque. Così come le baby gang che, questa estate, hanno imperversato sulla Riviera venendo qui per devastare e commettere reati sono la dimostrazione che in Italia servirebbe l'insegnamento dell'educazione civica a scuola e la reintroduzione del servizio militare. Ricordo poi agli imprenditori turistici riminesi che è stata la stessa sinistra a portare avanti la direttiva Bolkestein con la quale le spiagge, fatte crescere con tanti sacrifici, verranno svendute a cooperative e multinazionali".

"A Ceccarelli - conclude Salvini - chiedo poi una cosa. Se vince deve far lavorare per l'amministrazione tutti quelli che meritano e non gli amici o chi ha la tessera del partito. Per Rimini il nemico da sconfiggere è la rassegnazione sul fatto che, da 70 anni, le cose sono sempre state così e i riminesi che non votano sono i primi a non poter cambiare le cose. Noi non raccogliamo le polemiche della sinistra a portiamo a Rimini il nostro sorriso".

Ad aprire il comizio era stato Ceccarelli che ha ricordato come in questi giorni stia girando in ogni angolo della città dove "tante persone chi hanno raccontato i problemi di Rimini e come nessuno, fino ad oggi, li abbia ascoltati o trovato soluzioni". "Questa città - sottolinea Ceccarelli - ha tantissimi aspetti unici che l'hanno resa famosa ma a chi l'ha amministrata fino ad oggi è mancata la voglia di ascoltare i suoi cittadini". Per l'aspirante inquilino di palazzo Garampi è fondamentale l'aspetto della sicurezza: "Un sindaco deve essere pronto a decidere con le forze dell'ordine ed essere in prima linea per garantire la tranquillità di tutti. Quello che è successo questa estate e negli ultimi giorni non deve più accadere". Secondo punto quello del sostegno agli imprenditori perchè, come ha spiegato Ceccarelli, "in questi giorni sento tanto avvilimento da parte degli operatori economici che, addirittura, non sanno se andranno avanti con le loro imprese. La mia sarà un'amministrazione di squadra per far si che Rimini torni ad essere quello che merita".

Sicurezza anche al centro dell'intervento dell'onorevole Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, che ha sottolineato come questa "debba essere al primo posto dell'ordine del giorno. Rimini è caduta in basso e, dall'altra parte, cosa fanno? Candidano a sindaco proprio un assessore alla Sicurezza". Allo stesso tempo il parlamentare leghista ha lanciato un appello a Matteo Salvini per far riaprire le discoteche sottolineando come il settore che conta decine di migliaia di lavoratori sia fermo al palo da un anno e mezzo. Invito subito raccolto dal leader della Lega che nel prendere la parola ha spiegato come "tenere ancora chiuse i locali notturni sia un pregiudizio verso i giovani soprattutto quando li vediamo accalcarsi tutte le mattine sui mezzi pubblici per andare a scuola. Con le discoteche chiuse, questa estate abbiamo visto una prolificazione di rave party clandestini ed è un'ipocrisia del ministro Speranza sostenere che i locali legali non possano riaprire. C'è una voglia immotivata di punire i giovani che, a causa del Covid, con la didattica a distanza sono stati più di altri durante questo anno e mezzo e noi glielo dobbiamo restituire".

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