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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Oltre 670 mila euro dalla regione per sostenere il sistema socio-educativo riminese

Emma Petitti, Assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna: "I bambini e le famiglie sono sempre state al centro delle nostre politiche di welfare"

Sono circa 670mila le risorse messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere il sistema socio-educativo riminese per i bambini da 0 a 6 anni. Di queste, 355mila sono finalizzate alla gestione e al consolidamento dei servizi per l’infanzia, mentre 320mila per il sostegno e la riqualificazione delle scuole dell’infanzia parificate. La Giunta regionale ha infatti approvato l’assegnazione e la ripartizione dei contributi per migliorare il sistema socio-educativo per i bimbi nella fascia di età 0-6 anni, che in Emilia-Romagna interessa oltre 83mila bambini. Una rete fondamentale di aiuto alle famiglie, per la quale sono stati stanziati complessivamente circa 12 milioni di euro, attraverso due distinti provvedimenti.

“Si tratta una misura fondamentale che ha lo scopo di innalzare ulteriormente l’asticella della qualità dei servizi per l’infanzia - commenta Emma Petitti, Assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna. - I bambini e le famiglie sono sempre state al centro delle nostre politiche di welfare, su cui vogliamo continuare a investire sempre di più, consapevoli della loro importante funzione assistenziale e di crescita. Per quanto riguarda le attività finanziate, si va dalla gestione delle strutture, sulla base degli standard qualitativi e di sicurezza fissati, al funzionamento dei coordinamenti pedagogici territoriali, fino alla formazione degli operatori dei servizi educativi rivolti ai bambini più piccoli, quali i nidi d’infanzia e i servizi integrativi ai nidi. A questo si aggiunge anche la qualificazione delle scuole materne comunali e accreditate per i bambini dai 3 ai 6 anni, su cui la Regione ha competenza nell’ambito del diritto allo studio. Per molti genitori con i figli piccoli, i nidi e le scuole materne rappresentano un pilastro nell’organizzazione della vita quotidiana, dunque è necessario essere al loro fianco, attraverso misure concrete. Il nostro è un impegno costante, come dimostra anche il recente provvedimento da 18 milioni di euro per abbattere o azzerare le rette d’iscrizione ai nidi per le famiglie emiliano-romagnole con un Isee inferiore a 26 mila euro, aiuto che da solo si stima farà risparmiare in media 1000 euro a figlio”.

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