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Sì della Camera al decreto istruzione. Petitti: “Ricadute importanti anche sul nostro territorio”

La Camera ha approvato giovedì pomeriggio il disegno di conversione del decreto-legge per misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca

La Camera ha approvato giovedì pomeriggio il disegno di conversione del decreto-legge per misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca. “Dopo anni di tagli, il decreto approvato è un'inversione di marcia in materia di istruzione che avrà ricadute importanti anche sul nostro territorio – spiega Emma Petitti, deputato PD -. Il welfare degli studenti, il diritto allo studio, la lotta alla dispersione scolastica, la stabilizzazione del personale, la formazione dei docenti e l'edilizia scolastica sono i temi più importanti contenuti nel provvedimento. Dopo tanti anni di tagli e blocco delle assunzioni, vengono stanziate nuove risorse per le borse di studio e per nuovi investimenti a favore della didattica e della ricerca, grazie a cui sarà anche possibile la revisione del contratto degli insegnanti. Per noi è solo un primo passo: con la legge di stabilità proseguiremo a tenere l'istruzione al centro della nostra attenzione, sostenendo i servizi scolastici e la ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici”.

Il decreto stanzia 450 milioni in più per welfare degli studenti, borse di studio, formazione degli insegnanti, investimenti contro la dispersione e l’abbandono scolastico. Si prevedono 26mila nuove assunzioni di ruolo per insegnanti di sostegno, insieme a un piano triennale per la stabilizzazione di 69mila docenti e 16mila amministrativi e collaboratori scolastici. “Certo questo decreto non aveva l’ambizione di risolvere tutti insieme i problemi della scuola, ma è sicuramente una prima risposta positiva – conclude la parlamentare riminese -. Le risorse messe a disposizione sono ridotte rispetto alle necessità e alle aspettative, ma si torna finalmente ad investire su un settore fondamentale aprendo un percorso che potrà trovare conferma anche in successivi provvedimenti”.
 
Il decreto nel dettaglio - Il provvedimento prevede, in particolare, un piano triennale 2014-2016 per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo e ATA, la rideterminazione della dotazione organica di diritto dei docenti di sostegno e l’autorizzazione alle relative assunzioni a decorrere dall’a.s. 2013/2014. Durante l'esame in Commissione, inoltre il periodo di servizio necessario per i docenti per la richiesta di trasferimento in un'altra provincia è stato ridotto a 3 anni (a fronte degli attuali 5).

Cambia anche la procedura per il reclutamento di dirigenti scolastici: d’ora innanzi, sarà effettuato attraverso un corso-concorso selettivo di formazione bandito annualmente dalla Scuola nazionale dell’amministrazione. Il testo, come modificato dalla Commissione, prevede che i criteri per la definizione degli organici dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e per la loro distribuzione fra le regioni saranno definiti con un accordo da raggiungere in Conferenza unificata. Sulla base di tale accordo, le regioni provvederanno autonomamente al dimensionamento scolastico.

Inoltre, ai fini della programmazione 2013-2015, le regioni interessate potranno stipulare mutui trentennali per il finanziamento di interventi di edilizia scolastica, con onere di ammortamento a carico dello Stato. Fra gli interventi a favore degli studenti e delle famiglie, da segnalare che per ridurre la spesa per l’acquisto di libri di testo, il decreto prevede che per l’a.s. 2013/2014 gli studenti potranno utilizzare i libri di testo nelle edizioni precedenti, purché siano conformi alle Indicazioni nazionali, e i docenti potranno decidere di sostituire i libri di testo con altri materiali e potranno richiedere i c.d. “testi consigliati” solo se hanno carattere di approfondimento o monografico. Sono infine previste risorse per il 2014 per venire incontro alle esigenze di trasporto degli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.

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