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"Siamo ostaggi di transessuali ubriachi e strafatti che si prostituiscono"

I residenti di Marebello oramai allo stremo costretti a convivere con squallidi spettacoli fin dal pomeriggio

Le nuove disposizioni per contenere il contagio del Coronavirus hanno modificato le abitudini di molte persone e costretto a modificare gli orari. Se, per l'aperitivo, i bar si organizzano già alle 16 per spritz e stuzzichini e anche il mercato del sesso a pagamento ha anticipato sensibilmente l'apertura delle prestazioni. Ne sano qualcosa i residenti di Marebello che, su viale regina Margherita, già nel pomeriggio devono fare i conti coi transessuali che si vendono sul marciapiedi. "Siamo loro ostaggi - spiega Davide Manfroni, consigliere comunale della Lega - e da questa estate la situazione è peggiorata sensibilmente. Con l'autunno i transessuali sono aumentati e, come abbiamo appurato, arrivano da altre città per prostituirsi a Rimini. Già nel tardo pomeriggio sono ubriachi o strafatti, assumendo anche atteggiamenti aggressivi, infastidendo chi ha la sventura di abitare nei pressi della loro zona di 'passeggio'. Oramai viale regina Margherita è lottizzato dagli sfruttatori: un tratto è di competenza delle lucciole dell'est Europa e, un altro, di competenza dei transessuali sudamericani. Guai, per i componenti dei due gruppi, invadere i rispettivi territori: sono scenate, urla e insulti che arrivano fino agli appartamenti di chi risiede nei pressi".

"Come consigliere comunale - prosegue Manfroni - ho fatto diverse interrogazioni ma sono rimaste lettera morta. A noi cittadini non resta che scendere in strada per animare la via, in maniera tale da scoraggiare la prostituzione, ma non è sicuro per la nostra incolumità visti i caratteri violenti dei trans. Questi ultimi, tra l'altro, non si fanno scrupolo a portare i clienti oramai dentro ai cortili dei condomini per consumare la prestazione sessuale col risultato che, alla mattina, gli abitanti sono costretti a pulire loro stessi il piazzale da profilattici usati e ogni altro schifo. Lo stesso parco Laurenti è diventato la loro toilette. Già questa estate, coi tanti turisti che assistevano allo squallore, avevamo lanciato un allarme ma adesso assistiamo a una vera e propria escalation".

"All'inizio - aggiunge il consigliere leghista - avevamo provato a convincerli con le buone a trovare un'altra zona dove prostituirsi ma non è servito a nulla se non a ricevere altre minacce. La piaga della prostituzione in strada, oltre che a degradare la zona, attira una miriade di spacciatori che nei transessuali trovano ottimi clienti. Mercoledì presenterò una nuova interrogazione in consiglio comunale con la speranza che, questa volta, si smuova qualcosa. Non capisco perchè tante altre realtà della Riviera siano riusciti ad eliminare, se non a far spostare la prostituzione in aree meno abitate, mentre a Rimini il problema non ha fatto altro che aumentare".

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