Società a controllo pubblico: la Giunta definisce le regole sulle spese di funzionamento
Il Comune di Rimini detta gli obiettivi sul complesso delle spese di funzionamento delle proprie società a controllo pubblico.
La Giunta comunale ha infatti approvato nell’ultima seduta, la delibera con cui impone che, a partire dal 2017, le “spese di funzionamento”, le “spese per il personale” e le “altre spese di funzionamento” diverse dal personale delle società controllate dall'ente non debbano superare, a consuntivo, gli importi rispettivamente previsti nei bilanci di previsione e stabilendo anche che, per tali tre voci di spesa, gli importi previsti nei bilanci di previsione degli anni 2018 e seguenti non possano superare gli importi rispettivamente previsti nel bilancio di previsione dell'anno 2017.
Un impegno che annualmente le società a controllo pubblico, diretto o indiretto (Patrimonio Mobilità Provincia di Rimini - P.M.R. s.r.l. consortile; Rimini Holding s.p.a.; Amir s.p.a.; Anthea s.r.l. (a controllo pubblico congiunto); Amir Onoranze Funebri s.r.l. (a controllo pubblico congiunto, attraverso Anthea s.r.l.); C.A.A.R. - Centro Agro-Alimentare Riminese s.p.a. consortile; Rimini Reservation s.r.l.; Romagna Acque - Società delle Fonti s.p.a. (a controllo pubblico congiunto), dovranno dimostrare in nota integrativa o nella relazione sulla gestione, in occasione dei rispettivi bilanci di esercizio consuntivi.
Naturalmente, nel caso di eventuale potenziamento o ampliamento dell’attività svolta, a consuntivo una o più delle tre voci di spesa sopra indicate (il “complesso delle spese di funzionamento”, il “costo complessivo del personale”, le “altre spese di funzionamento”) potrà superare il rispettivo limite sopra indicato, a condizione di mantenere inalterati i livelli della produttività e dell’efficienza della gestione, non aumentando (rispetto al bilancio di previsione del medesimo anno) l’incidenza media percentuale del “complesso delle spese di funzionamento” sul “valore della produzione”.
