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Spiagge chiuse, Montevecchi (Lega): "La Regione segua il modello Veneto"

È quanto afferma il consigliere regionale della Lega Matteo Montevecchi, annunciando un’interrogazione regionale in cui è primo firmatario

“In tanti si stanno chiedendo per quale motivo la Giunta Bonaccini abbia deciso di optare per la riapertura dei parchi, ma al tempo stesso di non permettere l’attività motoria nelle spiagge, con tutte le misure di sicurezza, distanziamento e i dovuti e necessari controlli”. È quanto afferma il consigliere regionale della Lega Matteo Montevecchi, annunciando un’interrogazione regionale in cui è primo firmatario.

"Soprattutto - continua Montevecchi - non è nemmeno stato ancora chiarito dalla Giunta regionale il motivo per cui ha deciso di effettuare questa distinzione tra la possibilità di accesso nei parchi e quello, invece, negato nelle spiagge. Tra l’altro si tratterebbe comunque di consentire l’accesso nelle spiagge esclusivamente per attività motoria e non per altro. Ci tengo a far presente alla Giunta regionale che consentendo l’ingresso nelle spiagge si ridurrebbe il probabile rischio di assembramenti concentrati nei parchi cittadini, avendo a disposizione più spazi da utilizzare".

"Vorrei far notare alla Giunta regionale, che proprio l’amministrazione comunale (Pd) di Rimini aveva annunciato il 29 aprile che “Rimini, fra parchi e spiaggia, è una città fortunata, visto che le passeggiate e le attività sportive individuali all’aperto (es. correre) potranno contare dal 4 maggio anche sulla accessibilità alla spiaggia - prosegue Montevecchi -. Grazie ai 16 km di costa, infatti, la nostra città può consentire spazi ampi e ben fruibili per passeggiare e correre all’aperto oltre a quelli disponibili nei parchi urbani e in quelli più piccoli, di quartiere”. E l’assessore all’ambiente e alla protezione civile del Comune di Rimini, Anna Montini, aveva dichiarato proprio: "La buona notizia è che dal 4 maggio i riminesi potranno tornare a passeggiare o correre nei parchi e in spiaggia".

Montevecchi conclude: “Ha fatto bene il sindaco di Riccione, Renata Tosi, a sollevare con tempestività la questione. Attraverso un’interrogazione chiedo alla Giunta Bonaccini di spiegare il motivo di questa distinzione tra parchi e spiagge e soprattutto se intende valutare di aggiornare l’ordinanza regionale, seguendo l’esempio della Regione Veneto, che attraverso l’ordinanza del 27 aprile 2020 ha consentito lo spostamento individuale per attività motoria e attività all’aria aperta, anche con bicicletta o altro mezzo, in tutto il territorio comunale di residenza o dimora, con divieto di assembramenti e con obbligo di rispetto della distanza di 1 metro tra le persone, salvo quelle accompagnate in quanto minori e non autosufficienti, utilizzando mascherina e guanti o garantendo l’igiene con idoneo liquido igienizzante".

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