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Stop alle montain-bike in montagna, "a rischio anche i fungaioli"

"Nel disegno di legge - continua Lombardi - si introduce il divieto, che oggi non esiste, di praticare sport incompatibili con il transito pedonale, come il downhill, e poi si estende il divieto d'accesso e di transito ai mezzi motorizzati"

“Dopo aver reso la vita impossibile ai pochi cacciatori rimasti, ora gli ambientalisti radicali che affollano la sinistra in Regione hanno nel mirino chi pratica motocross, enduro o percorre le strade di montagna con un quad oppure fa downhill in mountain bike". E' quanto afferma Il Consigliere Regionale Lombardi candidato al Senato per il centro destra nella Lista MIR.

"A scanso di equivoci - prosegue Lombardi - non stiamo parlando di tutelare percorsi situati nelle aree protette dei Parchi, ma delle nostre colline, dell'entroterra e delle vallate, dove ci sono viottoli e sentieri che, oltre agli escursionisti, sono frequentati anche da chi pratica sport motoristici. Viceversa, la nostra Regione, animata da un insano spirito veteroambientalista, vuole legiferare e normare a suo piacimento anche il tempo libero della gente".

"Nel disegno di legge - continua Lombardi - si introduce il divieto, che oggi non esiste, di praticare sport incompatibili con il transito pedonale, come il downhill, e poi si estende il divieto d'accesso e di transito ai mezzi motorizzati. Con questo progetto di legge è inoltre a rischio anche l’attività venatoria e dei cercatori di funghi. Come faranno ad esempio i fungaioli a raggiungere i punti più lontani o i cacciatori a procedere al recupero di un cinghiale con una panda 4X4 nella malaugurata ipotesi di approvazione di questo disegno di legge?"

"Infine, come se non bastasse il progetto di legge vieta pure il bivacco fuori dalle aree di sosta appositamente attrezzate e per chi trasgredirà alle future disposizioni sono previste pesanti sanzioni - aggiunge Lombardi -. Per chi accede con i mezzi a motore, per esempio si propone una sanzione da 500 a 2.500 euro, oltre al sequestro conservativo del mezzo mentre la sanzione è da 100 a mille euro per chi pratica sport incompatibili con la sicurezza del transito pedonale".

Conclude il candidato al Senato nella lista Mir: "Pd, Verdi, Rifondazione Comunista, Idv stanno per l'ennesima volta e per motivi puramente ideologici, criminalizzando una sana passione, uno sport praticato da tante persone, persone che amano la natura più di tanti ambientalisti radicali".

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