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Tampon tax, Piccinini (M5S): "Basta considerare gli assorbenti un bene di lusso"

Presentata una risoluzione in Regione per chiedere alla Giunta un impegno concreto per agevolare l’acquisto di prodotti per l’igiene intima femminile portando l’Iva dal 22 al 4%

“L’abbattimento dell’Iva sugli assorbenti è una necessità che non può più essere rimandata”. È quanto ribadisce Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle che mercoledì, in concomitanza con la tappa del Tampon Tax a Rimini prevista nel pomeriggio e a cui anche la consigliera Piccinini prenderà parte, ha presentato una risoluzione in Regione per chiedere alla Giunta un impegno concreto per agevolare l’acquisto di prodotti per l’igiene intima femminile portando l’Iva dal 22 al 4%. “Nonostante i buoni propositi e il lavoro fatto in Parlamento anche dal MoVimento 5 Stelle, i prodotti per l’igiene intima femminile continuano ad essere considerati come beni di lusso – spiega Silvia Piccinini – Nel 2019 nella legge finanziaria venne introdotta la diminuzione dell’aliquota ma solo per quelli biodegradabili. Sicuramente un primo passo ma che non può e non deve bastare. Da quel momento, infatti, si sono moltiplicate le iniziative per brevi periodi e di diverse amministrazioni comunali che hanno previsto sconti e tariffe agevolate all’interno delle farmacie comunali e catene della grande distribuzione. Iniziative però che restano a macchia di leopardo e che sono limitate nel tempo. Ecco perché crediamo sia necessario un intervento finalmente unitario ed univoco per risolvere un problema che non può più essere rimandato”. Ecco perché nella sua risoluzione la consigliera regionale M5S chiede alla Regione di sostenere il “Tampon tax tour” e accompagnare con adeguate azioni di informazione e sensibilizzazione il progetto,  oltre a richiedere al Parlamento e al Governo l’annullamento o la forte riduzione dell’imposta Iva su tamponi, assorbenti, coppette mestruali già dalla legge di Bilancio per il 2022 e prevedere, anche attraverso il bilancio regionale, misure di supporto alle iniziative  di Enti Locali o di soggetti privati per la riduzione del costo finale di prodotti per l’igiene femminile. “Nel 2019 la risoluzione approvata in Regione e sulla quale avevamo inserito importanti modifiche riguardo al tema dell’utilizzo di strumenti ecologici e che guardassero alla sostenibilità ambientale, è rimasta solo sulla carta – conclude Silvia Piccinini – Adesso serve un’accelerazione decisa anche dalle Regione su questo tema”.  

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