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Il deputato Arlotti alla Camera: "Stop ai vitalizi, è ora di porre fine ai privilegi"

Il deputato riminese Tiziano Arlotti è intervenuto martedì in aula per chiedere di cambiare nettamente il trattamento previdenziale dei deputati, abolendo vitalizi e privilegi.

Il deputato riminese Tiziano Arlotti è intervenuto martedì in aula per chiedere di cambiare nettamente il trattamento previdenziale dei deputati, abolendo vitalizi e privilegi. "Con i vecchi regolamenti, fortunatamente superati, essendo arrivata la legislatura a metà mandato, tutti i deputati al primo mandato avrebberoacquisito il diritto al vitalizio - ha affermato Arlotti -. Un diritto, o meglio, un privilegio palesemente iniquo ma credo che si debba andare oltre perché è giunto il momento di cambiare nettamente il trattamento previdenziale dei deputati, apportando una modifica radicale che stabilisca in via definitiva che il deputato stesso, per il periodo in cui è in carica, si vedrà trattenuti i contributi che la Camera verserà sul suo conto previdenziale in modo che il deputato vada in pensione, al pari di tutti i cittadini, con un vitalizio con gli stessi limiti di età e di anni contributivi. Ciò tra l’altro permetterebbe di risparmiare contributi figurativi per chi è in aspettativa non retribuita. Perché mai un deputato dovrebbe avere una pensione specifica? Nell’attuale XVII legislatura ci sono ben 413 deputati, pari al 65,56 per cento, che hanno meno di cinque anni di incarico e questo permetterà di dare una spallata definitiva ad un trattamento di privilegio che non ha, a mio modesto parere, alcun motivo di continuare ad essere perpetuato. Mi auguro che presto arrivi quella risposta che attendo da quattro mesi".

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