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Il turismo non può più aspettare: la deputata Petitti (Pd) sprona il ministro Bray

Il turismo non può più aspettare: occorrono una pianificazione seria e azioni immediate per il rilancio di un settore che merita finalmente risposte dal governo. E' la sollecitazione fatta mercoledì pomeriggio dal deputato Pd riminese Emma Petitti

Il turismo non può più aspettare: occorrono una pianificazione seria e azioni immediate per il rilancio di un settore che merita finalmente risposte dal governo. E' la sollecitazione fatta mercoledì pomeriggio dal deputato Pd riminese Emma Petitti al ministro del Turismo, Massimo Bray, in occasione dell'attesa audizione in X Commissione. Proprio Petitti, nei mesi scorsi, aveva interrogato il ministro invitandolo a riferire sui programmi del Governo per il comparto.

“Il decreto 'Valore turismo' annunciato dal ministro Bray (atteso tra l'altro domani a Rimini) è ancora in lunga gestazione, ma il comparto ha bisogno di risposte rapide – evidenzia la parlamentare -. L’ulteriore perdita di quote di mercato da parte del turismo italiano è un segnale molto negativo: se il turismo internazionale cresce nel mondo non c’è alcuna ragione perché l’Italia perda in competitività internazionale, mentre il mercato nazionale affonda. Da molti anni non è più sufficiente chiamarsi Italia per vincere sul mercato globale, è necessaria una strategia nazionale forte, da realizzare d'intesa con le Regioni, per il turismo internazionale. E le nostre imprese turistiche non possono vivere in solitudine questo momento difficile. Per continuare a essere una delle principali e più dinamiche attività economiche, il turismo deve uscire dalla marginalità politica in cui si trova per diventare un vero e proprio settore produttivo e imprenditoriale, incluso nelle scelte di politica economica del Paese. La promozione dell’immagine del nostro Paese non può più essere inquadrata come un’attività sganciata dalle altre iniziative promozionali e organizzative che a vario titolo si svolgono sul mercato internazionale: per questo va ridata la giusta dignità all'Enit”.

Mentre ancora si attende il decreto “Valore turismo”, Petitti ha invece già presentato una proposta di legge sottoscritta da numerosi colleghi. “Obiettivo è affrontare una parte importante dei problemi del settore, introducendo le misure più attese dagli operatori – spiega la parlamentare - E’ urgente, innanzitutto, riprendere l’iter del piano strategico nazionale: migliorato nei contenuti e adattato alle esigenze delle Regioni, può costituire un primo importante approccio sistemico al settore. La proposta di legge prevede un percorso stabile per la stesura, l’aggiornamento e l’attuazione del Piano attraverso l’istituzione di un tavolo interministeriale”.

Si delega poi il Governo a rivedere l’attuale sistema dei buoni vacanze sulla base delle migliori pratiche attuate dai principali Paesi europei. “La Francia ha organizzato ad esempio un sistema simile a quello dei ticket restaurant: i buoni vacanze diventano componente salariale, possono essere ceduti o regalati da un numero considerevole di soggetti e tantissimi fruitori possono utilizzarli”. La proposta estende inoltre al recupero del patrimonio edilizio turistico-ricettivo le agevolazioni fiscali previste per il recupero delle abitazioni private, aggiungendo gli interventi edilizi antisismici e di adeguamento alle norme antincendio e la proroga del bonus per la riqualificazione energetica.

Si semplificano poi requisiti prescritti dall’attuale regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l'esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere, in particolare per le quelle fino a 50 posti letto. Viene incentivata infine una standardizzazione delle norme in fatto di visti. “Se vogliamo davvero puntare su mercati a forte crescita, economie emergenti quali America latina, Cina, India o Russia, con popolazioni che hanno potere di acquisto e voglia di scoprire il nostro Paese, non possiamo continuare ad essere frenati dalla burocrazia e dalla lentezza del sistema dei visti”.

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