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Turismo, il candidato sindaco Ceccarelli: "Tutelare le attività di qualità e salvarle dai predatori"

"Si registrano situazioni di illegalità che hanno ricadute negative sugli imprenditori onesti e sui lavoratori e che, se non contrastate, potrebbero nuocere all'intero comparto"

"L’industria del turismo e dell'accoglienza è uno dei punti di forza del nostro territorio e dovrà continuare ad esserlo con il costante potenziamento del modello che caratterizza il tessuto imprenditoriale locale: servizi competitivi, valorizzazione del territorio, capacità progettuale, innovazione e formazione di personale qualificato. Questo è l'obiettivo primario che mi pongo come prossimo sindaco di Rimini". Così il candidato sindaco dell'area di centrodestra, Enzo Ceccarelli, commentando le dichiarazioni delle organizzazioni sindacali riminesi sul lavoro illegale nel comparto turistico.  

"Certamente i lunghi mesi di emergenza sanitaria hanno determinato cospicui danni al settore turistico e a molti imprenditori. La crisi ha accentuato la possibilità di infiltrazioni malavitose in un tessuto altrimenti sano. Si registrano situazioni di illegalità che hanno ricadute negative sugli imprenditori onesti e sui lavoratori e che, se non contrastate, potrebbero nuocere all'intero comparto. Ha quindi ragione chi ammonisce a usare la massima attenzione all’osservanza della legalità anche nelle strutture ricettive. Servizi di scarsa qualità, concorrenza sleale e sfruttamento dei lavoratori non sono un biglietto da visita degno della nostra tradizione. Per questo ho apprezzato il senso del comunicato stampa diffuso dalle Federazioni provinciali riminesi dei lavoratori del commercio, turismo, servizi".

Prosegue Ceccarelli: "A ragione è stato citato il ‘Protocollo per la legalità e lo sviluppo del settore ricettivo alberghiero’, sottoscritto poco meno di un anno fa in Prefettura a Rimini da diversi soggetti, tra cui i sindaci dei comuni rivieraschi, le associazioni di categoria degli albergatori e le organizzazioni sindacali. L’ imperativo è salvaguardare il tessuto sociale e economico locale da quei ‘cattivi’ imprenditori o, meglio, ‘predatori’ che sfruttano il momento solo per fare cassa, calpestando i diritti dei lavoratori e danneggiando i veri imprenditori del settore con offerte al ribasso che squalificano il nostro prodotto turistico. Fra i punti qualificanti della nostra proposta per amministrare Rimini c'è, a questo proposito, il confronto costante con le diverse associazioni di categoria, gli operatori, le forze dell'ordine e le organizzazioni sindacali per riorganizzare quella rete di salvaguardia e di tutela della nostra economia e dell'immagine della nostra città da fattori estranei che potrebbero lederne il posizionamento di eccellenza sul mercato internazionale".

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