Uscita di San Marino dalla black list, Arlotti sollecita il decreto
Il deputato riminese del Pd, Tiziano Arlotti, è intervenuto lunedì sera alla Camera per sollecitare l'emanazione del decreto per l'uscita della Repubblica di San Marino dalla black list
Il deputato riminese del Pd, Tiziano Arlotti, è intervenuto lunedì sera alla Camera per sollecitare l'emanazione del decreto per l'uscita della Repubblica di San Marino dalla black list. "Con l'approvazione all'unanimità da parte di Camera e Senato della legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali, entrata in vigore il 31 luglio dello scorso anno, si è aperta una nuova fase nei rapporti fra le due Repubbliche", ha esordito Arlotti.
"Altri importanti accordi e provvedimenti arriveranno entro pochi mesi in Parlamento per essere discussi e approvati - ha aggiunto l'esponente del Pd -. E' già incardinata al Senato la ratifica dell'accordo di collaborazione fra le due Repubbliche per il contrasto alla criminalità, a cui faranno seguito l'accordo in tema di cooperazione economica e quello di collaborazione finanziaria. Siamo di fronte ad accordi che contribuiscono a rinsaldare e rafforzare una lunga storia di amicizia e cooperazione fra Italia e San Marino. I due Stati proprio in questo 2014 celebreranno la ricorrenza del 75° anniversario della firma del Trattato di amicizia e buon vicinato, avvenuta il 31 marzo 1939, con la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul Titano".
Per il parlamentare riminese "risulta perciò incomprensibile che ancora il Ministero dell'Economia e delle Finanze non abbia provveduto ad emanare il decreto che sancisca la definitiva uscita della Repubblica di San Marino dalla black list. L'assenza del decreto penalizza fortemente l'economia: ricordo che l'interscambio commerciale fra le due Repubbliche è pari a 4,5 miliardi di euro, con un attivo di un miliardo a favore dell'Italia. Le ricadute negative di questo stallo pesano soprattutto sui territori e Regioni limitrofe, per cui San Marino rappresenta una grande opportunità di occupazione sia per lavoratori dipendenti (oltre 5500 lavoratori frontalieri italiani ogni giorno varcano i confini per prestare la propria opera sul Titano), sia per liberi professionisti e imprese italiane".
Quindi ha rivolto un appello al Ministro "affinché, anche in considerazione degli importanti recenti pronunciamenti da parte di Ocse e Moneyval, tale decreto possa essere emanato al più presto. A fronte della rinnovata collaborazione e cooperazione fra i due Paesi, nel momento in cui l'economia fa intravvedere timidi segnali di ripresa, il provvedimento è quanto mai urgente e non più procrastinabile".
“L'uscita della Repubblica di San Marino dalla black list e la ripresa effettiva dei rapporti economici con l'Italia rappresentano un elemento strategico sia per Rimini che per il territorio regionale e l'intero paese - afferma la parlamentare Emma Petitti -. I rapporti fra i due Stati, dopo la ratifica della Convenzione sulle doppie imposizioni, sono destinati ad essere consolidati con i prossimi accordi e in questo quadro l'uscita dalla black list è il primo punto fondamentale per San Marino, che diventa valore aggiunto anche per Rimini".
"Le relazioni del nostro territorio con il Titano sono un patrimonio con una lunga storia, e abbiamo bisogno di poterle rafforzare ulteriormente per sostenere il reciproco sviluppo e per costruire nuovi rapporti economici, sociali e culturali - conclude -. E' assolutamente necessario, perciò, che da parte del Ministero dell'Economia venga emanato l'atteso decreto e si riempia un vuoto che dura da troppo tempo. In un momento così delicato per l'economia, ogni mese lasciato passare nuoce al rilancio del territorio”.