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Zoccarato (Lega): "Salta il progetto del nuovo gattile a Spadarolo; e adesso?"

Secondo l'esponente leghista "a seguito delle analisi si è scoperto che la struttura potrebbe sorgere in quell'area, ma per farlo, sarebbe necessario inerpicarsi in un iter burocratico lungo anni"

"Il gattile all'ex polveriera non si farà". Ad annunciarlo è il consigliere comunale della Lega Matteo Zoccarato che, in una nota stampa, riporta la risposta dell'assessora Mattei in merito alla struttura che sarebbe dovuta sorgere a Spadarolo. "Avevo presentato una richiesta lo scorso 8 giugno - ricorda l'esponente leghista - per chiedere aggiornamenti sul progetto e dopo una settimana di silenzio su mie insistenze è arrivata una risposta. Secondo quanto emerso, a seguito delle analisi si è scoperto che la struttura potrebbe sorgere in quell'area, ma per farlo, sarebbe necessario inerpicarsi in un iter burocratico lungo anni, rendendo impraticabile percorrere questa opzione. Ma tutti tranquilli però. Perché l'area alternativa è già stata potenzialmente individuata: un terreno di proprietà pubblica dove però ritengono doveroso mantenere il totale riserbo per il momento".

"Il progetto - attacca Zoccarato - era stato lanciato a febbraio quando avevo convocato la commissione di Controllo e Garanzia per fare luce sulla situazione del Cerni, e comprendere come l'amministrazione si stesse muovendo, a seguito delle tante promesse elettorali, sul mondo dei gatti. Fu proprio in quella sede che il Comune scoprì le proprie carte, lanciando l'ambizioso progetto della realizzazione di un nuovo gattile presso l'ex polveriera di Spadarolo; progetto peraltro condiviso entusiasticamente anche dal sottoscritto. Durante il dibattito emerse che la macchina burocratica in realtà era già partita, con il primo doveroso step delle analisi idrogeologiche, vista la particolarità dell'area".

"Non escludo a priori - aggiunge il consigliere leghista - che, alla luce dell'evidente singolarità dell'area di Spadarolo, per far sorgere il nuovo gattile presso l'ex polveriera l'iter burocratico possa avere le proprie complessità; ma possibile che questa possibilità non fosse già stata presa in considerazione dell'amministrazione prima di febbraio, quando hanno annunciato il progetto in pompa magna alla mia Commissione ed alla città? E se il terreno alternativo è già stato individuato, per quale motivo non ci vogliono illustrare la nuova ubicazione? Di cosa hanno paura se, come raccontato, il terreno è pubblico? Le incongruenze sull'intera vicenda sono numerose, ed alimentano dubbi e perplessità. Nel corso dei lustri sono diverse le amministrazioni che si sono riempite la bocca di promesse, raccogliendo le speranze (e i voti) di centinaia di volontari che giornalmente spendono tempo e risorse sulla loro missione, ed i tanti affezionati al mondo animale tutto, tradendo puntualmente la loro fiducia.

"Non vorrei - conclude Zoccarato - che questa amministrazione si annoverasse tra le fila delle precedenti, evidentemente non in grado di (e probabilmente non intenzionati a) dare la risposta definitiva a questo problema. Non vorrei che questa amministrazione si stesse facendo ammaliare dalle trombe di quelle realtà che stanno remando contro la realizzazione del nuovo gattile, per cercare improbabili ed inattuabili collaborazioni e co-gestioni con Riccione, andando a svalutare e riconvertire un'eccellenza gestionale e strutturale come quella del nostro canile Cerni. Non lo permetterò, e continuerò a mantenere alta la pressione mediatica e politica sulla vicenda".

Sulla questione è intervenuta direttamente l'assessora Mattei che, in una nota, ha precisato: "A questo punto il nostro obiettivo come amministrazione è realizzare la nuova struttura in tempi rapidi. Per questo, visti i problemi burocratici e di competenze che abbiamo con enti terzi sull'area già individuata della ex polveriera, stiamo verificando insieme alle associazioni di volontariato una possibile soluzione strutturale che, pur mantenendo caratteristiche geofisiche analoghe alla prima, avrebbe il vantaggio di tempi autorizzativi e realizzativi molto più spediti". L’Assessora, nel corso della risposta, ha confermato di fatto l’esito positivo delle verifiche idrogeologiche condotte nell’area dell’ex polveriera. “L’esito dello studio è stato positivo. Ora le risultanze della campagna devono essere sottoposte a parere della Provincia e Regione, ma il rischio, vista la vicinanza all'ambito fluviale, che le tempistiche autorizzative sovracomunali siano lunghe e questo è un rischio che non vogliamo nè possiamo correre, visto che il nuovo canile e gattile è un obiettivo che fa parte del programma di mandato". 

Per questo “stiamo lavorando su un'ipotesi alternativa molto solida e veloce, cioè su un’area con caratteristiche geofisiche analoghe a quelle dell’Ex polveriera, - ha aggiunto l’assessora - ma con tratti di tipo edilizio e urbanistico più semplici. L’area in questione ha una superficie molto ampia, adeguata sia alla costruzione del gattile che all’accoglienza di  cani. Si tratterebbe dunque di un servizio completo per i nostri amici a quattro zampe, a integrazione e a rete anche degli spazi già a disposizione del canile di San Salvatore”. Questa nuova ipotesi avrebbe altri vantaggi: “la nuova area è di proprietà comunale, ha meno vincoli e una migliore accessibilità - ha aggiunto l’assessora -.  Quello che vogliamo ottenere dunque è un luogo che risponda all’esigenze del gattile, attraverso una copertura completa dei servizi necessari alla cittadinanza e alle associazioni. Il tutto, nel più breve tempo possibile. Siamo davanti a un obiettivo centrale del nostro mandato, su cui l’attenzione è massima”.  


“La posizione politica della nostra giunta è uniforme sulla necessità in tempi brevi di questa struttura così come mi auguro sia condivisa anche da tutte le forze politiche”.

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