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Gli antichi rimedi di frate Pietro Donavita per curare i malanni

Mal di testa, insonnia, denti bianchissimi. Ecco i trucchi e segreti della fine del settecento di frate Pietro

Quanti di voi hanno beneficiato dei rimedi naturali contro mal di stomaco, mal di testa, e tanti altri problemi evitando l’uso di farmaci? 

Negli ultimi anni sempre più persone ai farmaci, quando è possibile, preferiscono i rimedi naturali per curare piccoli malanni.

Rimedi che ritroviamo anche nell’antichità. A testimoniare l’usanza di queste cure naturali, leggiamo sul sito del Comune di Rimini, vi è una raccolta di antichi “segreti” compilata nel 1781 da un certo frate Pietro Donavita.  

Il manoscritto, inedito e del tutto sconosciuto, si conserva a Rimini nella Biblioteca Gambalunga. Ricette curiose quanto stravaganti che raccontano credenze popolari di un periodo storico lontano.

Rimedi di Frate Pietro

I rimedi elencati vanno a risolvere problemi di calcoli renali, mal di testa, calvizie, insonnia, ecc.. Rimedi insoliti e curiosi.

Ma, in passato, avranno avuto l’effetto desiderato? Non lo possiamo sapere. Intanto scopriamo quali suggerimenti dava Fra' Pietro.

Calcoli renali

Iniziamo con un rimedio per il "mal della pietra", cioè per i calcoli renali: "Quando la luna è piena" scrive fra' Pietro "piglia una lumaca nuda e rompile la testa; vi troverai dentro una pietra bianca: pigliala e, fatta in polvere, bevila in un poco di vino bianco, e ti gioverà molto". I consumatori di lumache raccontano di non aver mai trovato nessun sassolino nella testolina dei gustosi molluschi. Quindi a cosa si riferiva fra’ Pietro? La risposta rimmarrà un segreto.

Soffri di mal di denti? 

Fra' Pietro consiglia chiodi di garofano in polvere, miele rosato e acqua in parti uguali, da bollire "in una pignattina". Basta spalmare questo decotto, ancora caldo, tutt'intorno al dente che duole e il sollievo è garantito. 

Contro l’insonnia

Curare l’insonnia è un po’ più complesso. Bisogna prendere e mescolare insieme "olio violato", rosso d'uovo e "latte di donna". Poi si bagna una pezzuola con acquavite, la si spalma con tutto il resto e la si appoggia, a mo' d'impiastro, sulla fronte di chi non riesce a dormire per aiutarlo ad addormentarsi. Il latte materno è miracoloso, si eviti tuttavia, raccomanda Fra' Pietro, di affamare il piccolo per curare l'insonnia di papà. Il "succo di ipericon", in ogni caso, favorisce una sovrapproduzione di latte.


Anticoncezionale e contro le infezioni

Un autentico toccasana è la radice di pimpinella (è una delle erbe officinali ed aromatiche più utilizzate fin dall’antichità come ricostituente naturale, l’equivalente del Ginseng per i cinesi e della Radice della Taiga per i Russi)

Portata addosso, a contatto della pelle, "preserva la persona da ogni infezione e sospetto di peste"; portata da una donna, questa "mai si ingraviderà". È quindi un anticoncezionale sano, efficace e a buon mercato. 

Rimedi per la memoria

I distratti e le persone deboli di memoria trarranno sicuro giovamento dal portare addosso "un dente, ovvero il piede sinistro di un tasso". 
Altro rimedio per gli smemorati sono i volatili in particolare la pernice. Per mantenere sana la memoria e ricordarsi tutto bisogna ungersi le tempie con fiele di pernice "tanto che penetri dentro, una volta al mese". Il resto della pernice è ottimo allo spiedo. 

Migliorare l’udito

Chi è un po' duro d'orecchio, dovrebbe provare il succo di cavoli mescolato con un po’ di vino tiepido. Grazie a questo rimedio Fra’ Pietro garantisce un "miglioramento mirabile" al proprio udito.


Economia domestica

Padre Donavita non dispensa solo “segreti” medicinali ma divulga anche "segreti" di economia domestica, come conservare la carne, incrementare la produzione di uova, liberarsi dalle mosche e da altri fastidiosi animaletti e rimedi di cosmetica. 

Denti bianchi

Per avere denti bianchissimi, Fra' Pietro consiglia un'ottima polvere da strofinarsi sui denti. La polvere è il corno di capra ridotto in cenere. Si tratta di nient’altro che di purissimo carbonato di calcio.

Contro le calvizie

Il nostro precursore di Cesare Ragazzi suggerisce una ricetta infallibile per il problema della calvizia: bisogna strofinarsi la pelata con grasso d'orso mescolato a cenere di ghiande. Se andare a caccia d'orso non vi eccita, si può ripiegare su quest'altro rimedio che spiega così: "Prendi tre rane vive, e così vive falle abbrustiare in una pignatta; mescola la cenere con miele, e con questo ungi il luogo ove tu vuoi che nascano i capelli, e in breve abbondantemente nasceranno". Parola di fra' Pietro.

Rimedio contro i peli superflui

Le donne possono avere il problema dei peli superflui. Ecco la soluzione del frate. Basta prendere "la lacrima della vite tagliata mescolata con olio d'oliva" e strofinare con questa miscela "il luogo dove vuoi che caschino i peli, che subito cadranno e più non nasceranno". 

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