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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Festa dei Lavoratori: storia, origini e perché si festeggia

Istituita a Parigi nel 1889 in occasione della Seconda Internazionale, il Primo Maggio è celebrato in tanti Paesi del mondo e rappresenta un'occasione di commemorazione e riflessione circa i diritti e le rivendicazioni dei lavoratori

"8 ore di lavoro, 8 di svago, 8 per dormire". È questo lo slogan che più rappresenta le lotte dei lavoratori e che di fatto aprì la strada alle rivendicazioni dei diritti della classe operaia. Coniato nel 1855 in Australia, risale a 34 anni prima dell’istituzione della Festa dei Lavoratori in occasione del congresso della Seconda Internazionale che si riunì a Parigi il 20 luglio 1889. Se la ricorrenza è osservata quasi tutto il mondo, in Italia è salvaguardata da un principio fondamentale contenuto nella nostra Costituzione all’articolo 1 che recita: "L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro".

Le origini

La Festa dei Lavoratori affonda le sue radici in un periodo di significative e frequenti manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale negli Stati Uniti d'America, guidate dall'Associazione dell'Ordine dei Cavalieri del Lavoro americani, i Knights of Labor. Nel 1866, fu approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere, legge che entrò in vigore soltanto l'anno dopo, il 1º maggio 1867, giorno nel quale fu organizzata un'importante manifestazione, con almeno diecimila partecipanti. La notizia giunse anche in Europa, dove nei primi giorni di settembre 1864 era nata a Londra la "Prima Internazionale", ovvero l'Associazione internazionale dei lavoratori, molto vicina ai primi movimenti socialisti e marxisti dell'epoca.

La conquista delle otto ore lavorative, iniziata il 1º maggio 1867 soltanto nello stato dell'Illinois, ebbe una successiva espansione lenta e graduale in tutto il territorio statunitense. Ancora nel 1882, nella città di New York, fu organizzata una importante protesta il 5 settembre, mentre due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione americana, gli stessi Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l'evento di protesta avesse una ricorrenza annuale, senza però proporre ancora una data ufficiale nell'Illinois.

La rivolta di Chicago

Il 1º maggio 1886, in occasione del 19º anniversario dell'entrata in vigore della legge dell'Illinois sulle otto ore lavorative, fu deciso dalla Federation of Organized Trades and Labour Unions come il giorno di scadenza limite per estendere tale legge in tutto il territorio americano, pena l'astensione dal lavoro, con uno sciopero generale a oltranza, in particolare nella fabbrica di mietitrici McCormick: 12mila fabbriche negli Stati Uniti ferme, con 400mila lavoratori e solo a Chicago il corteo ospitò 80mila operai. Gli operai lavoravano 16 ore al giorno e chiedevano la riduzione dell’orario a 8 ore giornaliere e condizioni più umane. La protesta il 3 maggio 1886 si concluse in tragedia; per disperdere i manifestanti, infatti, le forze dell'ordine spararono sulla folla provocando vittime e diversi feriti. Per protestare contro l’accaduto gli anarchici locali si diedero appuntamento per il giorno successivo, il 4 maggio, nei pressi dell’Haymarket Square, dove si “vendicarono” lanciando un ordigno che uccise un poliziotto. La polizia aprì il fuoco sulla folla e 11 persone tra cui 7 agenti persero la vita. Moltissimi furono i feriti. Molti degli anarchici colpevoli dell’accaduto furono poi condannati a morte nell’agosto del 1887, quando i giudici sentenziarono in favore della loro impiccagione.

La data del Primo Maggio

Nel 1887, l'allora presidente degli Stati Uniti d'America, Grover Cleveland, ritenne che il giorno 1º maggio avrebbe potuto costituire un'opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse rafforzare eccessivamente il nascente socialismo, spostò l'oggetto della festività sull'antica Organizzazione dei Cavalieri del Lavoro. Tuttavia, già pochi giorni dopo il sacrificio dei cosiddetti Martiri di Chicago, gli stessi lavoratori della città statunitense tennero un'imponente manifestazione a lutto, prova che le idee socialiste non erano affatto morte. Le notizie degli eventi tragici di Chicago si estesero anche in altri stati di tutto il continente americano, per poi estendersi anche in Europa. La data del 1º maggio fu adottata ad esempio in Canada, soltanto nel 1894, sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferita a precedenti marce di lavoratori tenutesi a Toronto e Ottawa nel 1872. Al Congresso Internazionale di Parigi del 1889, che diede il via alla Seconda Internazionale, il giorno 1º maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori, e fu adottata da molti paesi nel mondo. Dall'altra parte dell'emisfero terrestre, come ad esempio in Australia, la commemorazione ricorda la "Festa delle Otto Ore" (lavorative). Tuttavia, nella zona del Queensland, se inizialmente si usava celebrarla sempre il giorno 1º maggio, in epoche più recenti e anche in altre zone australiane si usa farla cadere il primo lunedì di maggio, oppure di marzo, ma anche ottobre. La commemorazione fu poi ripresa anche dal mondo cattolico: il 1º maggio 1955, papa Pio XII istituì per tutta la Chiesa cattolica la festa di San Giuseppe Lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici.

La Festa dei Lavoratori in Italia

In Italia come negli altri Paesi, il 'grande successò del Primo Maggio, concepita come manifestazione straordinaria e unica, indusse le organizzazioni operaie e socialiste a rinnovare l'evento anche nel 1891. Nella capitale la manifestazione era stata convocata in pazza Santa Croce in Gerusalemme, nei pressi di San Giovanni. Nell'agosto del 1891 il II congresso dell'Internazionale, riunito a Bruxelles, assunse la decisione di rendere permanente la ricorrenza. In Italia il fascismo decise la soppressione del Primo Maggio, che durante il ventennio fu fatto coincidere con la celebrazione del 21 aprile, il cosiddetto Natale di Roma. Il 1 maggio tornò a celebrarsi nel 1945, sei giorni dopo la liberazione dell'Italia.

Il concerto del Primo Maggio

Dal 1990, i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, in collaborazione con il comune di Roma, hanno istituito un grande concerto per celebrare il Primo Maggio, rivolto soprattutto ai giovani: la manifestazione si tiene a Roma, in piazza di San Giovanni in Laterano, dal pomeriggio alla notte, con la partecipazione di molti gruppi musicali e cantanti, ed è seguita da centinaia di migliaia di persone, oltre a essere trasmessa in diretta televisiva dalla Rai. Quest'anno, però, dato il perdurare dell’emergenza Covid, si terrà alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica.  

La nascita del Concertone risale al 1990 per iniziativa dei tre sindacati CGIL, CISL e UIL che, in accordo col comune di Roma, vollero celebrare questa giornata con un concerto in piazza San Giovanni a Roma.

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