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Alla scoperta dei laboratori di San Patrignano, eccellenze artigianali da tutelare

Durante le Giornate Fai d'Autunno, la Comunità di San Patrignano ha concesso l'opportunità di avvicinarsi e scoprire i propri laboratori artistici ed artigianali.

Un weekend all'insegna della bellezza. Dei luoghi e tesori segreti. Una benefica immersione tra storta, arte e natura di cui il nostro Paese è custode. In occasione delle Giornate Fai d'Autunno 2022, sabato 15 e domenica 16 ottobre, è stato possibile accedere a 700 luoghi suddivisi in 350 città d'Italia, molti dei quali solitamente inaccessibili. Una preziosa occasione per prendere ulteriormente consapevolezza dello smisurato e variegato patrimonio culturale e ambientale presente nel nostro Paese.

In Emilia Romagna, nella provincia di Rimini, portavoce e "sostenitore" di questa iniziativa è stata la Comunità di San Patrignano che per l'occasione ha concesso l'opportunità di avvicinarsi e scoprire i propri laboratori artistici ed artigianali, efficaci strumenti (ri)educativi e testimoni di mestieri da tutelare e tramandare. Situata nell'entroterra tra le verdeggianti colline di Coriano, la Comunità si fa sostenitrice di un valore fortemente educativo della bellezza, territoriale ma anche propria del patrimonio dell'artigianato artistico italiano.
Nel tempo infatti, San Patrignano ha saputo farsi custode dell'eredità del telaio a licci, del ferro battuto, della lavorazione del cuoio, dell'ebanisteria e dei parati dipinti a mano. Laboratori che ad oggi, impegnano un centinaio tra ragazze e ragazzi "ospiti" all'interno della struttura. 

È così che in questi luoghi "traboccanti" d'artigianato è possibile immergersi in quell'atmosfera tipica delle antiche botteghe di mestiere, in cui l'arte va ad affiancarsi e fondersi con il desiderio di riscatto e rinascita personale. Luoghi in cui il pensiero, in costante movimento, dalla bozza su carta si tramuta in materiali, forme e colori sino alla definizione di quegli oggetti rigorosamente "Made in San Patrignano", molto apprezzati e richiesti anche da grandi marchi della moda italiana e designer internazionali. Gli stessi che riconoscendo la qualità e potenzialità delle creazioni di questi talentuosi artigiani, hanno fatto loro richiesta di prestigiose collaborazioni, oppure fatto dono di svariati materiali (es. pellami di scarto o dismessi) da potere ri-utilizzare ed impiegate per lavorazioni successive (rigorosamente su commissione).

Il percorso durante le Giornate Fai d'Autunno è stato incentrato proprio attorno alla scoperta di questa artigianalità e creatività ritrovata, attraverso la visita dei laboratori dei filati, del cuoio e delle carte da parati, accompagnati dai ragazzi che "abitano" quotidianamente quei luoghi, offrendo così una visita del tutto esclusiva.
Tra spiegazioni tecniche e confidenze di vario genere riguardo a quello che è stato il "vissuto" da parte dei ragazzi all'interno della Comunità e da cui provenivano, degna di attenzione è stata la notizia della scelta (educativa) da parte della struttura di assegnare ad ogni "ospite" un mestiere a lui del tutto estraneo, di cui non aveva alcuna conoscenza e percezione, così da impartire una sorta di "ri-educazione" attraverso l'apprendimento di una nuova professione. Oltretutto, molti ragazzi terminato il proprio percorso all'interno della struttura hanno trovato un impiego anche presso prestigiose aziende. 
Tuttavia, non sono mancate le difficoltà riscontrate da parte di alcuni di loro ad adeguarsi a questa nuova realtà lavorativa in cui si sono ritrovarti coinvolti, poichè molti ad esempio, non erano abituati a lavorare in team poichè fuori svolgevano lavori prettamente solitari (es. caldaista) oppure l'importanza di un gruppo coeso e affiatato . Ciò però che è stato evidente ed è emerso dalle parole di ciascuno di queste ragazze e ragazzi, è la smisurata passione, dedizione e impegno che mettono in quei mestieri. Riconosciuto ed apprezzato anche al di fuori delle mura della Comunità.

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