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“Kintsugi” è Il nuovo singolo del rapper Spiro

Uscito su youtube "Kintsugi" nasce per contrastare un’enorme sofferenza

Kintsugi, il singolo del nuovo album del rapper Spiro “Forget vol 1 - Il Cuore”, nasce per contrastare un’enorme sofferenza, un dolore così forte che si manifesta in un sound inedito e innovativo, 2 minuti e 41 secondi di poesia burrascosa e di parole in frantumi scandite da un ritmo veloce e mai così incalzante. Spiro, all’anagrafe Simone Giannattasio , interpreta con la caustica genialità del poeta maledetto questo dolore che reso in frantumi il cuore e l’anima.

Kintsugi, l’arte giapponese di esaltare le ferite, vuole ricostruire con l’oro le parti mancanti, quelle che non torneranno più. Donare una nuova vita a sè stessi, decorare le proprie cicatrici fino a farle brillare e rendere invidiosi chiunque le veda da fuori e senza sapere quello che abbiamo dovuto essere o passare per meritarcele. Kintsugi, è il monito per ricostruirsi e per ricordarsi di splendere, nonostante tutto.

Artista emergente, nato a Rimini ma residente a Cervia, si avvicina alla musica rap già dalla più giovane età, incide infatti i primi pezzi all’età di 13-14 anni, continuando a sperimentare nel tempo diversi flow, metriche e beat. Per quanto legato alla sua Cervia il desiderio di evasione resterà sempre acceso in lui, portandolo spesso a viaggiare – con la fantasia e non, ma soprattutto a riportare questi viaggi nei suoi testi e nella sua musica, caratterizzata da influenze musicali e sonorità di diverse culture ed etnie che hanno colpito in prima persona l’artista.
Dal primo successo del 2016 in collaborazione con TH “Fallo Tu”, Spiro inizia la sua evoluzione artistica passando per singoli come “Pennywisse”, “Tragico (feat Joèl Blanco)”  “Chettelodicoaffare”, “Balena Bianca (feat Caneda)” e Cleopatra. Ad oggi può vantare feat importanti come quello con Vacca in “A me non interessa”, Ozymandias in “Vaso Di Pandora” e una collaborazione con il Duobucolico per il RMX rap de “I Tempi d’oro”

Il suo ultimo singolo, SPDT, si presenta come una sottile e mirata critica alla pochezza di contenuti presenti nella musica di oggi, a chi pensa che per far successo basti sostituire al talento ricchezza e spavalderia e chi fa musica per sola tendenza invece che per passione. Un pezzo che ha le sembianze di uno sfogo, per quanto carico di sofferenza e sacrificio e che sembra ricordarci che la rivalsa non è per tutti.
 

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