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Nasce "Distorto", il primo orto sinergico per promuovere natura, dibattiti e laboratori

Al lavoro per la realizzazione di una sorta di una piazza verde, come piattaforma di iniziative didattiche, di responsabilità sociale e di partecipazione civica

Creare un orto sinergico in città come fulcro di attività didattiche e culturali volte al rispetto ambientale e alla socialità, alla riscoperta dei tempi e dei linguaggi della natura, riflettendo su ambiente, economia e società. Questi gli obiettivi di "Distorto", il nuovo progetto promosso dall’Associazione La Bottega Culturale in collaborazione con la Cooperativa sociale Cento Fiori e l'Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la promozione di una cultura della legalità della Provincia di Rimini. Un progetto nato a Rimini per promuovere riflessioni e pratiche legate alla tutela dell’ambiente, all’educazione e conoscenza della natura, al rispetto ambientale e sociale, grazie anche al contributo della Regione Emilia-Romagna. L'idea di creare un orto didattico all'interno del parco Marecchia, il più grande parco cittadino, quale vettore culturale e di promozione della cittadinanza attiva è di alcuni abitanti del quartiere e dell'associazione La Bottega Culturale che ha incontrato l'interesse e la disponibilità della Cooperativa e del suo vivaio "La Serra Cento Fiori" per promuovere una serie di iniziative a partire dalla ricorrenza del quarantesimo anniversario della Cooperativa.

“Punto centrale del nostro programma è la realizzazione di una sorta di una piazza verde, come piattaforma di iniziative didattiche, di responsabilità sociale e di partecipazione civica intorno al tema della conoscenza e valorizzazione dei beni ambientali locali e come spazio di sperimentazione di pratiche agricole “sostenibili”, a partire da un orto didattico da ampliare ed implementare secondo i principi dell'agricoltura sinergica – ha spiegato Laura Moretti, Presidente dell'Associazione La Bottega Culturale – Abbiamo scelto il parco centrale della Città di Rimini come spazio di inclusione sociale e culturale, come argine al degrado e alla criminalità, come simbolo di stili di vita a basso impatto e forieri di relazioni di comunità e quale presidio di legalità”.

Realizzare aiuole di agricoltura sinergica, eventi di divulgazione e sensibilizzazione per studenti, promozione di attività didattiche, di esplorazione e di gioco per bambini dai 5 ai 10 anni. Sono queste le azioni del progetto, che partito nella primavera scorsa, ha visto già un primo intervento da parte dei docenti della Libera Scuola di Orto Sinergico su alcune aiuole realizzate alle spalle del Vivaio e curate quotidianamente dall’Associazione e della Cooperativa. Grazie a questo innovativo metodo di coltivazione elaborato e diffuso in Europa dall agricoltrice spagnola Emilia Hazelip anche a Rimini è nato il primo orto didattico dove le piante si arricchiscono reciprocamente, creano suolo fertile attraverso i residui organici che rilasciano, dove fiori, piante aromatiche, leguminacee e ortaggi vivono, appunto, in sinergia. 

“L'agricoltura basata sull'autofertilità del suolo è l'agricoltura del futuro e la salvezza del pianeta” diceva Emilia Hazelip, e sono proprio questi principi che verranno approfonditi nell’ambito del Corso di Formazione di primo livello sull’agricoltura sinergica che si svilupperà su due week end: sabato 11 e domenica 12, sabato 18 e domenica 19 settembre dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 17. Un percorso di 12 ore per scoprire i principi di questa scuola, conoscere l’interazione tra suolo, acqua, pacciamatura, progettare piccoli orti con momenti teorici e esperienze pratiche. Il corso è rivolto a 10 persone che avranno l’occasione di partecipare gratuitamente iscrivendosi a questo indirizzo: labcassociazione@gmail.com.

Domenica 12 settembre è giornata ricca di appuntamenti, inseriti nel programma di Festa dei 40 anni della Cooperativa Sociale Cento Fiori, partner fondamentale del progetto. Nel pomeriggio appuntamento con i più piccoli: Tra gli orti con piccola scimmia, a cura di Manuela Mapelli. Una lettura e passeggiata disegnata nell’orto sinergico dietro La Serra Cento Fiori dalle 16 alle 17,30, durante le quali ogni bambino (dai 5 ai 10 anni) realizzerà un piccolo taccuino da viaggiatore in cui appuntare le piccole grandi scoperte della natura.

La Festa sarà l’occasione anche di fare una riflessione su ambiente, economia e società con un dibattito dal titolo “Consapevolezze per nuove economie ambientali” con la partecipazione di Antonio Pergolizzi, analista ambientale, Ivan Esposito, Cooperativa Sociale Terra Felix e Donato Berardi, economista, direttore del laboratorio REF. Un’occasione per riflettere sul rapporto tra ambiente e criminalità, sulle risposte delle istituzioni e i loro limiti, sull'importanza della cittadinanza responsabile che parte dal rispetto ambientale. “Crediamo peraltro fondamentale sostenere la diffusione di una «cultura del verde» nei centri urbani, orientando le persone a una vita all'aria aperta, dedicata ad abitudini salutari e benefiche per lo spirito, per il corpo, per la coesione sociale mettendo al centro la natura correlata alla società civile che la abita”. Alle 19, si chiude con un dj set a cura di Davide Bacci in arte Lo-FI Tigers per poi lasciare spazio al grande concerto finale della Festa della Cento Fiori con Filippo Malatesta.

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