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Viaggio nel nuovo museo dedicato alla piadina, dove i visitatori diventano “azdore” romagnole

RiminiToday va alla scoperta di Piadina Experience. Inaugurato quest'anno è un vero omaggio al "cibo nazionale dei Romagnoli” attraverso un percorso multimediale, tecnologico e interattivo

E' nato quest'anno, nel 2022. Ed è una tra le novità più interessanti nel panorama museale del territorio Riminese. E non solo perché parla di farina di grano romagnolo, acqua, un pizzico di sale, strutto, olio extra vergine di oliva. Ovvero di piadina, l’antico pane di Romagna. Ma anche perché è un viaggio dove la tradizionale culinaria romagnola si mischia con la tecnologia e con quell'idea di realizzare un "museo esperienziale", dove il visitarore diventa protagonista. Nasce così Piadina Experience.

La nostra visita al museo

A San Giovanni in Marignano, nella sede di Riccione Piadina, la terra, il mare, la campagna, la tradizione e la tecnologia si uniscono in un connubio che celebra il passato, il presente e il futuro di quella che viene definita (con affetto) la “casa della piadina”. Nasce così Piadina Experience, il primo museo dedicato al “pane nazionale dei romagnoli”. 

Dall’idea dell’imprenditore Roberto Bugli (titolare di Riccione Piadina) prende forma un percorso multimediale attraverso il quale è possibile conoscere la storia della "piada", ma non solo "Su prenotazione si potrà impastarla e tirarla con un gruppo di “azdore” romagnole; vederne la lavorazione dall’inizio alla fine; capirne gli aspetti più profondi. Perché la piadina esprime tutta la nostra cultura, dovrebbe essere riconosciuta come patrimonio intangibile dell’umanità da parte dell’Unesco".

Nel percorso espositivo di Piadina Experience, i visitatori si trovano immersi in un vero e proprio viaggio nel tempo; dal Neolitico ai giorni nostri, alla scoperta della storia del pane azzimo, del suo trasformarsi attraverso culture, geografie, tradizioni e secoli differenti ma anche evolversi dall’uso domestico a quello ristorativo, avvenuto dal dopoguerra ad oggi. Il tutto raccontato da veri romagnoli Doc.

La piadina, eccellenza romagnola

Semplici ingredienti dal cui accostamento e combinazione "si rinnova ogni giorno una magia" denominata Piadina. Un cibo povero e semplice che, sin dall'antichità, ha imbandito e impreziosito con gusto le tavole di Romagna. L'antico disco dorato, simbolo per eccellenza della Romagna gastronomica nel mondo, custodisce friabile e gustoso il "sapore" della terra e delle tradizioni da cui proviene, "tramutandosi" nel corso dei secoli da simbolo della vita rustica e campagnola a prodotto di largo consumo. 

La piadina infatti, proprio per il suo carattere fortemente versatile, è perfetta per essere consumata in qualunqe occasione e orario della giornata; da un gustoso pranzo o una cena sfiziosa, a una merenda locale o uno spuntino veloce e attraverso le svariate farciture appagare ogni tipologia di palato.

I segreti dell'esposizione

La Stanza della Magia. La Stanza della Magia è un vero e proprio Amarcord felliniano dei sapori, perché questo antico “pane di Romagna” continua ancora oggi ad emozionare e affascinare. In queste sale è possibile scoprirne i segreti e gli ingredienti, utilizzati a seconda delle aree geografiche e dei periodi storici.

Tunnel panoramico. Tramite un tunnel panoramico sarà possibile attraversare fisicamente e approfondire le varie fasi di realizzazione di questo alimento così celebre, in cui la tecnologia si pone al servizio della tradizione e della qualità: dall’impasto al riposo nella Spa delle piadine, fino alla cottura a temperature differenziate. A svettare, Emma e Augusta, le due gigantesce impastatrici, così come il forno Gino (porta il nome del nonno del titolare Roberto). Mentre le sfogliatrici fanno il lavoro di 600 matterelli. Ogni ora vengono prodotte 12.000 piadine, 100.000 al giorno (tra poco 200.000, attraverso l'inserimento di un ulteriore macchinario). Dunque, la produzione sarà in grado di "sfornare" al dì ben 70 chilometri di piadina (distanza fino a Imola). 

Inoltre, per rendere maggiornamente multisensoriale l'esperienza, ai visitatori viene offerta la possibilità di partecipare al laboratorio “Mani in Pasta”. Un'attività dove si può "mettere le mani in pasta" insieme alle Azdore Romagnole attraverso un corso di piadina e di cassoncini romagnoli, a ritmo di musica folk. A seguire, non mancherà la degustazione di quanto auto-prodotto.

In un tempio romagnolo come questo non mancano poi alcuni omaggi alle eccellenze del territorio come la Ducati, Raoul Casadei e Marco Pantani (Tonina, la madre del compianto campione, ha donato infatti al museo la Maglia Gialla del Pirata e una delle biciclette con cui ha scritto la storia del ciclismo).

Visite per le scuole

La Piadina Experience è aperta anche alle scuole. Inoltre, l’azienda romagnola lo scorso luglio si è distinta per un’iniziativa alquanto "pittoresca", per rendere un pò più gustosa la partenza dal mare dei vacanzieri: alcuni dipendenti dello stabilimento hanno distribuito diecimila confezioni di piadine agli automobilisti che lasciavano i lidi romagnoli e che erano in coda per raggiungere il casello autostradale. Un’iniziativa che si è poi ripetuta per le domeniche successive e che ha allargato sempre di più la platea degli amanti dell'amato "pane di Romagna".
 

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