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Giovedì, 18 Aprile 2024
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2023, l'anno del benessere mentale

Il nostro benessere mentale merita azioni concrete, e questo potrebbe essere l’anno adatto. Il bonus psicologico vira verso una misura strutturale che darà modo a chi ne sente il bisogno di intraprendere un percorso.

Il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi (CNOP) lo ha annunciato a dicembre: il bonus psicologico vira verso una misura strutturale con sostegni che verranno erogati anche per le prossime due annualità e con un aumento del fondo a disposizione del cittadino, che passerà da 600 a 1.500 euro. David Lazzari presidente del Cnop, tramite i canali social dell’ente che rappresenta gli psicologi italiani, ricorda come il provvedimento è stato rifinanziato, ma anche come il benessere psicologico passi anche per la scuola, la sanità, i servizi sociali e il mondo del lavoro che dovranno essere sostenuti parimenti per mantenere accesa l’attenzione sulla salute della mente. Ma l’aiuto economico per il sostegno alla psicoterapia non è l’unico buon motivo a sostegno di una scelta di salute da concretizzare nel 2023.

Da anni sappiamo che le cure psicologiche sono cure che si “ripagano da se’”. Chi soffre psicologicamente di norma va incontro a più disturbi fisici, quindi più cure, più visite, assunzione di più farmaci, ma può anche scivolare in abitudini poco salutari nel tentativo di placare il malessere o fronteggiare lo stress. Allo stesso tempo chi soffre psicologicamente fatica a concentrarsi su ciò che ama, con ricadute anche in termini lavorativi e nei rapporti. Insomma prendersi cura del benessere psicologico significa sul medio e lungo termine spendere meno e prendersi cura anche delle relazioni e della salute fisica.

Ma in psicoterapia non si va solo se si sta male. Le persone chiedono aiuto per i motivi più svariati ed è giusto così: per alcuni la difficoltà può essere superare il panico, per altri un problema di coppia o lavorativo. Nella stanza dello psicoterapeuta arrivano anche persone che non riescono a compiere una scelta, hanno un problema con i colleghi o sono preoccupate per un figlio.

La salute mentale quando non è salute, ma malessere, compromette quello che viene chiamato “funzionamento “ cioè la quotidianità fatta di relazioni, compiti, attività che svolgiamo soli i con altri. Per andare sul pratico, pensiamo a tutti coloro che hanno un paura specifica (ad esempio prendere l’aereo o guidare l’auto) e sperimentano quanto questo possa diventare limitante. Quindi quando si parla di limitazioni connesse alla salute psicologica si parla soprattutto di questo: di quotidianità. Una quotidianità e una concretezza di cui la psicoterapia si occupa e preoccupa.

I segnali che sia il momento di iniziare una terapia non sono sempre chiari, ma i segni che il corpo, l’umore, il comportamento manda spesso sono di aiuto. Pensiamo alle reazioni esagerate davanti a piccole cose, ad uno stato di tristezza prolungato e immotivato, scoppi di rabbia o insonnia: sono solo alcuni degli esempi di segnali che le nostre vite ci mandano e verso cui bisogna mettersi in ascolto. Ma pensiamo anche agli eventi dolorosi della vita che non sempre riusciamo a metabolizzare nonostante il tempo e gli sforzi.

Molte persone nel chiedere aiuto si sentono ancora “deboli” preferendo continuare su una strada faticosa, quella dello “sbrigarsela da soli”, una scelta difficile ma comprensibile perché in tanti hanno alle spalle storie di solitudine o perché si sono sentiti non compresi in altre relazioni. Ma fortunatamente per tanti altri, e a volte anche per alcuni di questi, arriva il desiderio di farsi accompagnare per un pezzo di strada da un professionista della salute mentale, lo psicologo psicoterapeuta. Quando si inizia una psicoterapia non sempre le persone hanno in mente un obiettivo chiaro da raggiungere e proprio a questo serve la prima parte del percorso di conoscenza con il vostro terapeuta: anche per mettere a fuoco la fotografia di questo momento e verso dove andare.

Gli approcci psicoterapeutici sono tanti e in continua evoluzione, ma tutti tesi ad un cambiamento concreto nella vita del paziente, basati su un incontro dove si trova non solo un ascolto professionale e non giudicante, ma un rapporto umano e una maggior conoscenza del proprio funzionamento, grazie a teorie e metodi sempre più fondati su efficacia e appropriatezza. Tutte le psicoterapie sono tese all’aumento delle possibilità di scelta della persona al centro: come sappiamo non è lo psicologo che ti consiglierà, ma ti metterà in condizioni di scegliere la cosa migliore per te. Insomma, la psicoterapia tratta problemi seri, ma fa anche molto di più: accorcia la distanza con la vita che vorremmo avere quest’anno.

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