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La scommessa di due giovani ristoratori, nell'ex cantinetta pranzi e aperitivi con le "tapas" romagnole

Dove un tempo sorgeva l'ex cantinetta di Piazzetta Teatini, adesso il locale assume un nuovo volto grazie all'idea di due amici appassionati di ristorazione

L’offerta gastronomica della città si arricchisce e si “tinge” dell’ambizione e audacia dei giovani riminesi Lorenzo Lunedei e Aris Ruggeri. Là dove un tempo sorgeva l'ex cantinetta di Piazzetta Teatini, adesso il locale assume un nuovo volto o meglio una nuova “colorazione” divenendo “Tinto”. Una scelta tutt’altro che casuale questa, infatti il nome intende essere un intenzionale richiamo al vino rosso (vino tinto, spagnolo), lo stesso che verrà servito all’interno della location, ma anche alla convivialità e allegria con cui la coppia di amici tra taglieri farciti, salumi e tigelle intende accogliere la propria clientela. 

Forti del proprio legame di amicizia e della propria passione oltre che esperienza consolidata nel settore della ristorazione (locale ma anche all’estero), hanno deciso di intraprendere questa avventura imprenditoriale portando in città un nuovo “format” di ristorazione. Infatti, Tinto sarà una vineria e tigelleria che durante la pausa pranzo risponderà all'esigenza di pasti veloci di lavoratori e studenti universitari, presenti attorno al locale. Inoltre con l’aperitivo "porterà in tavola” un nuovo modo di concepire la cena, valorizzando attraverso i propri piatti le eccellenze gastronomiche del territorio, senza tuttavia rinunciare anche alle tante altre eccellenze nazionali. “Puntiamo su un target prevalentemente riminese, siamo riminesi e ne conosciamo le abitudini”.

In questa nuova avventura imprenditoriale, nonostante le difficoltà iniziali a trovare collaboratori, Lorenzo e Aris non saranno soli. Con loro, ci saranno due aiutanti: uno addetto alla preparazione di taglieri e tigelle e un altro impegnato nel bar e nel servizio.

Il taglio del nastro di Tinto, avvenuta mercoledì 5 aprile, ha visto tanta adesione e partecipazione da parte della cittadinanza e per i giovani imprenditori “è stata una botta di emozione”. La stessa emozione di Lorenzo e Aris che hanno visto in Tinto il coronamento del proprio desiderio di “volere fare questo nella vita”.

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