"Imposta di soggiorno : il mare infinito della burocrazia"
Recita la segnalazione:
E' notizia dei giorni scorsi l'obbligo per tutti i gestori di strutture ricettive/locatori di presentare entro il 30 giugno una dichiarazione circa i proventi incassati relativamente all' imposta di soggiorno negli anni 2020 e 2021. Questa ulteriore dichiarazione va ad aggiungersi a quella trimestrale richiesta dal comune ed a quella annuale richiesta dalla corte dei conti .... verrebbe da chiedersi se non c'è qualche altra istituzione che abbia la necessità di conoscere tali dati. Il preposto ufficio comunale spiega in una sua newsletter che l' adempimento dovrà essere fatto per via telematica tramite il portale dell'agenzia delle entrate e che essendo obbligatorio la sua omissione verrebbe sanzionata dal 100% al 200% delle cifre versate al comune.
A parte l'enormità della sanzione prevista dato che si tratterebbe solamente di un mancato espletamento burocratico senza nulla togliere a quanto incassato dal comune, lascia stupiti il continuo moltiplicarsi di scadenze, modelli da compilare e adempimenti in genere. Ritengo sia arrivato il momento di mettere in pratica il principio semplice ma al tempo stesso rivoluzionario : la pubblica amministrazione non può richiedere dati che sono già in suo possesso . Nel caso in ispecie ciò significherebbe che i gestori delle attività ricettive continuerebbero a fare le comunicazioni trimestrali al comune e che questi avrebbe il compito di condividerli con la corte dei conti e con l'agenzia delle entrate. Se questo non fosse possibile, soprattutto nel breve periodo, è chiedere troppo al comune di fornire agli interessati tutti i dati necessari a questa ulteriore compilazione? Possiamo sperare? Mi chiedo anche come mai tutte le associazioni datoriali (Confcommercio, Confesercenti, Aia ecc..) non abbiamo avuto niente da dire su questa ulteriore pratica ..... eppure se non mi sbaglio la lotta alla burocrazia è un obiettivo individuato da tutti, o no ? Si parla di semplificazione da decenni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti e questa vicenda minore non fa che confermare che un conto è parlarne tutt'altra cosa impegnarsi in provvedimenti concreti.
Ciavatti Daniele