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Arco d’Augusto, storia di uno dei simboli di Rimini

L’Arco di Augusto è uno degli archi superstiti più antichi d’Italia, assieme al Ponte di Tiberio, é un punto di riferimento fondamentale per tutta la città

L’Arco d’Augusto è il più antico arco romano ancora esistente in Italia. Costruito nel 27 a.C. con pietre d’Istria, segna l'ingresso alla Città, per chi proviene dalla Flaminia, la strada tracciata dal console Flaminio nel 220 a.C. per collegare Roma a Rimini.

L'Arco d'Augusto ha uno stile sobrio ma imponente, anche se quello che vediamo adesso non è che una parte della struttura originale. Insieme al Ponte di Tiberio è uno dei simboli di Rimini, tanto da comparire nello stemma della città. 

Eretto in onore di Ottaviano Augusto, rimase indenne ai bombardamenti caduti su Rimini durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel settembre del 1944 un maresciallo tedesco lo voleva abbattere per bloccare l’avanzata degli Alleati, nello stesso anno anche le truppe sudafricane volevano abbatterlo per far passare i loro mezzi, ma nessuna operazione fu messa in pratica e oggi l'arco si presenta isolato in seguito all'intervento di demolizione dei corpi adiacenti, eseguito negli anni '30.

L’architettura dell’arco

L'Arco d'Augusto fu la porta principale della città fino al periodo fascista, quando vennero demolite le mura e l'arco rimase come monumento isolato, perché si riteneva fosse un arco trionfale, ipotesi smentita più volte da numerosi studiosi. 

L'architettura è esaltata da un ricco apparato decorativo carico di significati politici e propagandistici: un'apertura talmente ampia da non poter essere chiusa da porte ricordava la pace raggiunta dopo un lungo periodo di guerre civili; le divinità rappresentate nei tondi (Giove e Apollo nel lato esterno, Nettuno e Roma verso la città) richiamavano la grandezza di Roma e la potenza di Augusto. Nell'arco di Augusto è raffigurata anche la dea Roma.

L'intera struttura è permeata anche da un forte carattere religioso che sottolinea l'aspetto sacrale di porta della città.
Al di sopra dell'apertura dell'arco si trova il muso di un toro, che rappresenta la forza e la potenza di Roma, paragonata appunto a quella di un toro. . 

L’arco è stato sviluppato in verticale con una fornice molto ampia che non rendeva possibile la chiusura con delle porte. Questa caratteristica era in linea con la politica dell’Imperatore Augusto, volta alla Pax Augustea: non essendoci alcuna minaccia di attacchi nemici non c’era neanche bisogno di chiudere le porte della città.

Come arrivare

Raggiungere l’arco è semplice: vi si può arrivare con l’autobus n. 11 dalla stazione ferroviaria di Rimini o dal mare.
In auto, è necessario intercettare via XX settembre, oppure inserirsi in via Bastioni Meridionali.
Per chi volesse fare una bella passeggiata, può proseguire dall’Arco al Ponte di Tiberio – o viceversa – lungo tutto il corso d’Augusto che divide il centro di Rimini, per vivere un momento di relax e continuare a immergersi nella storia della città.
 

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