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Una giovane coppia apre un nuovo locale e porta a Rimini un'antica specialità

Alessio e Veronica, insieme ai loro familiari, hanno deciso di aprire la prima "pinseria"

Si incontrano a Rimini tre anni fa. È estate, entrambi provengono da altre città e sono in Romagna per lavorare durante la stagione turistica. Cupido fa scoccare una freccia e tra il modenese Alessio Zito e Veronica Franzin, oggi 28 e 24 anni, nasce un amore con la “A” maiuscola che li porta a lavorare anche all’estero. Entrambi però da tempo coltivano il desiderio di costruire qualcosa insieme e aprire una loro attività. E dove se non nella città dove tutto ha avuto inizio? Sono questi alcuni ingredienti alla base del nuovo locale Pinsallegra, aperto in pieno centro storico, in via Quintino Sella, davanti all’università, che propone una nuova specialità in Riviera. Alla “ricetta” della giovane coppia si uniscono anche i familiari di Veronica e tutti insieme danno vita a questa sfida imprenditoriale. “Il sogno di tutti era quello di aprire un’attività gastronomica e così abbiamo unito le forze, ideato il progetto, trovato un prodotto d’eccellenza e originale anche per la Romagna – racconta Alessio Zito – Abbiamo deciso di trasferirci a Rimini, la famiglia della mia fidanzata è di Vigevano, e al lavoro nel locale siamo io e Veronica, suo fratello Daniele, la mamma Loredana e il papà Gaudenzio, che ancora fa il pendolare”.
Avete lavorato anche all’estero, cosa vi ha spinto a tornare in Italia?
“Sicuramente la pandemia ha aperto nuovi scenari e all’inizio dell’emergenza sanitaria lavoravamo a Tenerife negli hotel. Pensavamo di aprire un locale lì, ma poi a marzo 2020 siamo rimasti bloccati sull’isola. Abbiamo rivalutato le Canarie perché ci siamo resi conti che era l’Italia il posto dove dare vita al nostro sogno, ci mancava il nostro Paese”.
E a Rimini avete debuttato con una specialità che non è la piadina…
“Esatto. Proponiamo la pinsa che è un antico prodotto romano. Ci siamo iscritti tutti a una scuola a Roma dove abbiamo imparato a preparare questa specialità, ci hanno insegnato tutti i segreti e abbiamo anche avuto una formazione e una consulenza sulla nostra attività”.
Che cos’è la pinsa?
“Anche se la definizione non è propriamente corretta, per semplificare, possiamo dire che è una specie di focaccia bassa, di forma ovale o rettangolare, a base di una miscela variabile di farine, per esempio frumento, riso, soia, sottoposta a una lunga lievitazione che la rende molto digeribile, con l’aggiunta di olio e sale e, come la pizza, farcita durante o dopo la cottura con diversi tipi di ingredienti”.
Ad esempio?
“Dai salumi alle creme alle varie specialità italiane e del territorio romagnolo. Noi siamo tutti appassionati di cucina e usiamo prodotti italiani d’eccellenza e il 90% sono Igp, Doc e Dop del territorio”.
Un abbinamento particolare?
“Ad esempio, la pinsa con il miele al tartufo e il lardo di colonnata, il contrasto di sapori è sempre molto apprezzato da chi la assaggia”.
La più richiesta?
“E’ la pinsa numero 8 farcita con la salsiccia di Battistini, una macelleria di Rimini, fiori di zucca e pomodorino confettato. Le preparazione dei condimenti è artigianale, prepariamo noi la granella di pistacchio, i dressing, le cremine”.
Quando avete aperto?
“Lo scorso marzo, ma una vera inaugurazione la facciamo adesso. Organizziamo una tre giorni di degustazione gratuita della pinsa, da venerdì a domenica, è necessario prenotare orario e giorno (www.lapinsallegra.it).
E nella terra della piadina come è stata accolta la pinsa?
“Subito con tanto stupore, ma poi i clienti tornano sempre perché è una specialità eccellente e il prodotto è leggero. La nostra è la prima pinseria a Rimini e non ci sentiamo in competizione con nessuno. I riminesi ci hanno accolto con grande calore e anche i colleghi delle attività vicine”.
La crisi economica vi spaventa?
“Abbiamo unito le forze e questo ci permette di fare fronte con maggiore serenità a tutto. Teniamo testa al momento con tanto coraggio. Siamo soddisfatti di come sta procedendo il lavoro e aspettiamo che questo duro momento finisca, speriamo presto”.


 

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