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Case dell’Acqua, un bilancio che avvantaggia l’ambiente

Esperimento (anche riminese) vincente: nel 2013 in Regione hanno consentito il risparmio di 8 milioni di bottiglie di plastica

20 milioni di litri d’acqua erogati dal 2011, quasi 13 milioni solo nel 2013, una media di circa 35 litri al giorno, 46 strutture dislocate nelle province di Modena, Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna e Ferrara. Sono i numeri delle Case dell’Acqua e delle Sorgenti Urbane presenti nel territorio gestito da Hera.

Sono numeri notevoli, ma soprattutto sono importanti le cifre del risparmio economico ma soprattutto ambientale - sia in termini di plastica che in termini di CO2 - che  questi dati portano con sé: nel 2013 è stata evitata la produzione di 8 milioni di bottiglie di plastica.

Le Case dell’Acqua e le Sorgenti Urbane sono strutture aperte al pubblico per potersi rifornire di acqua di rete, la stessa che esce dai rubinetti di casa: sono, infatti, sempre collegate alla rete idrica cittadina. L’acqua non subisce alcun trattamento in più rispetto a quella che esce dai rubinetti, viene semplicemente resa più fresca grazie a un sistema di refrigerazione ed erogata anche frizzante. Viene quindi erogata senza bisogno di ulteriori trattamenti (filtri o addolcitori), perché già buona da bere e controllata da oltre 1.700 analisi al giorno. La liscia è gratuita, mente la gassata costa 5 centesimi al litro. Si tratta di un’importante iniziativa alla quale Hera partecipa insieme alle amministrazioni comunali e, in alcuni territori, in collaborazione con le società degli assets. Il progetto viene sviluppato attraverso la Società partecipata Adriatica Acque che, inoltre, garantisce la manutenzione delle strutture nel corso degli anni alle amministrazioni comunali.

Le Case dell’Acqua e le Sorgenti Urbane danno una grossa mano all’ambiente, anche tagliando emissioni di anidride carbonica. Scegliendo infatti l’acqua di rete, si producono meno rifiuti, evitando in particolare di buttare bottiglie di plastica nella spazzatura. Di conseguenza, ci sono meno svuotamenti di cassonetti e, in generale, meno mezzi in circolazione su strada. Nel 2013 le bottiglie di plastica da 1,5 litri “risparmiate” all’ambiente sono state più di 8 milioni. E negli ultimi 3 anni questo ha comportato un abbattimento complessivo di 2.200 tonnellate di anidride carbonica, insieme a 400 tonnellate in meno di plastica prodotta (che corrispondono ad almeno 16 mila cassonetti in meno da svuotare).

Per le famiglie, inoltre, il risparmio è garantito e si parla di oltre 2,3 milioni di euro, questa è infatti pressappoco la cifra che sarebbe stata spesa comprando la stessa quantità di acqua minerale.

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