Moto Gp, “I pushed like a bastard”, Enea Bastianini festeggia il terzo successo in campionato
Il pilota riminese: “Ci siamo preparati col cuore ma, questo lavoro, è stato bilanciato anche dalla testa. Certo che, quando ci si sente in forma, qualche rischio in più è lecito prenderselo”
"Sono felice per la gara e per la vittoria inaspettata. È stato un weekend complicato con molte cadute. In gara ho capito che dovevo stare dietro. Dopo ho cercato di superare Bagnaia, lui è andato lungo e ho vinto". E’ così che Enea Bastianini, il pilota riminese in sella alla Ducati del Team Gresini, sintetizza il fine settimana che lo ha visto conquistare il gradino più alto del podio al Gp di Francia sul tracciato di Le Mans. Per la “Bestia” il terzo successo di stagione ai danni di un Pecco Bagnaia consapevole di aver commesso un errore gravissimo che rischia già di costargli il Campionato del Mondo. Il pilota riminese è stato molto bravo, con una scelta di gomme differente dalle rosse ufficiali. Dopo il semaforo verde ha atteso con pazienza la lotta tra le Ducati di Miller e Pecco per poi rompere gli indugi e, come ha scritto sul suo profilo Facebook, “I pushed like a bastard”. Ed ecco che, all’affondo di Bastianini, Pecco perde la concentrazione finendo nella polvere a metà delle ultime due curve
Enea, questa è la terza vittoria in campionato, sei al terzo posto nella classifica iridata e il prossimo appuntamento è quello in casa al Mugello. Com’è questo inizio di stagione?
"Posso dire che è un inizio positivo grazie, anche, al bel lavoro fatto dopo i momenti difficili. Li abbiamo superati ma, certamente, ci aspettano nuove sfide. A Jerez, dove ho fatto moltissima fatica, alla fine ho portato a casa 8 punti".
Questo è un campionato da correre con la testa o col cuore?
"Sicuramente con tutti e 2. Ci siamo preparati col cuore ma, questo lavoro, è stato bilanciato anche dalla testa. Certo che, quando ci si sente in forma, qualche rischio in più è lecito prenderselo".
E’ più importante rischiare o accontentarsi?
"Al momento giusto si deve rischiare ma, quando è evidente che le cose non vanno, non resta altro da fare che accontentarsi".
Ti senti pronto a prendere in mano lo sviluppo della moto?
"Sinceramente non ci sto pensando e, al momento, mi va bene così. Con Ducati dobbiamo ancora parlare e sistemare alcune cose, poi vedremo".