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E' ufficiale, dopo i primi 205 chilometri il Tour de France sarà a Rimini. In diretta Rai l'annuncio storico

Il Tour de France nel 2024 partirà per la sua prima volta dall'Italia e lo farà con la tappa da Firenze a Rimini, la corsa toccherà anche la rocca di San Leo e la Repubblica di San Marino

E’ una giornata storica. La più importante corsa a tappe di ciclismo al mondo, il Tour de France, partirà per la prima volta nella sua storia dall’Italia. E lo farà il 29 giugno del 2024 con la Firenze-Rimini. La notizia che era nell’aria da tempo, ora è ufficiale: con l’annuncio delle prime tre tappe andate in onda in uno speciale Tour in diretta su Rai 2, dalla sede di Palazzo Vecchio a Firenze. Il riminese sarà assoluto protagonista nel giorno della Grande Partenza, dato che la prima tappa circolerà nel riminese per oltre 40 chilometri ed effettuerà un passaggio anche sulle strade della Repubblica di San Marino. Prima dell’arrivo atteso in città, la tappa toccherà sicuramente anche Novafeltria e la rocca di San Leo.  

Rimini sarà così al centro del mondo, con la cartolina del Tour de France. Sarà una prima tappa dedicata soprattutto alla memoria di Gino Bartali e Gastone Nencini, un tragitto che si snoderà dalla Toscana alla Romagna lungo complessivi 205 chilometri, con un dislivello complessivo di quasi 4 mila metri, per una prima prova che non sarà affatto da velocisti ma già per uomini che potrebbero poi puntare a un buon posizionamento nella classifica generale.

Il 30 giugno 2024 sarà poi la volta della Cesenatico-Bologna, una tappa che sarà dedicata alla memoria di Marco Pantani. Nel secondo giorno il Tour non circolerà più nel riminese, ma vedrà protagonisti il Ravennate e dopo un lungo trasferimento la città di Bologna, con arrivo in centro e passaggi a San Leo.

Il direttore del Tour: “Sarà una partenza romantica”

Sarà un tour diverso, nell’anno in cui Parigi ospiterà le Olimpiadi. "Il tour non era mai partito dall'Italia in 120 anni, era un'anomalia. Firenze era stata candidata 12 anni fa, avrebbe voluto che partisse da qui nel 2014, poi è tornata la candidatura. A marzo 2020 ho ricevuto un messaggio di Dario Nardella in piena pandemia con una foto di Firenze e c'era scritto 'Firenze così bella, così deserta. Quando la pandemia sarà passata, sogno ancora il tour de France'. Si è poi associata l'Emilia Romagna con Stefano Bonaccini che ha salvato i campionati del mondo nel 2020, è grazie a lui che i campionati hanno avuto luogo nel 2020". Così il direttore generale del tour de France, Christian Prudhomme, racconta ai giornalisti a palazzo Vecchio la genesi della decisione che ha portato a designare Firenze per il grand depart del 2024. "Siamo molto fieri di partire dall'Italia - aggiunge - è la culla di un ciclismo romantico, dei campionissimi Gino Bartali immenso campione anche giusto fra le nazioni, naturalmente Fausto Coppi, sono i 100 anni dalla prima vittoria di un italiano al tour".

Bonaccini: “Il sogno è realtà”

"È una bella soddisfazione, è un sogno che diventa realtà. Con Dario Nardella lo abbiamo inseguito e grazie a Prudhomme siamo riusciti a realizzarlo". A dirlo è il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in merito alla partenza da Firenze dell'edizione 2024 del tour 2024. L'ufficializzazione, nell'aria da giorni, arriva nel corso di un evento pubblico a palazzo Vecchio, nel salone dei Cinquecento. "È la prima volta in Italia- aggiunge- la partenza da una delle città più belle del mondo con la mia regione protagonista di quella che è una grande festa popolare, prima ancora che una grande manifestazione sportiva". Nel rivolgere un ringraziamento al direttore generale del tour, Christian Prudhomme, alle amministrazioni di Firenze e del Piemonte, Bonaccini rileva che tutti "hanno colto la grande disponibilità di questa terra, delle nostre istituzioni, la bellezza di questo Paese, delle nostre terre e soprattutto quella ospitalità abbinata all'organizzazione che ci contraddistingue anche nel panorama internazionale. Davvero una occasione formidabile perché attraverso il tour ai campioni che verranno a correre sulle nostre strade ci sarà la possibilità di mostrare il nostro Paese, le sue bellezze, le sue eccellenze". Bonaccini rileva ancora: "È un'occasione formidabile, perché le eccellenze dei nostri territori possono essere mostrate al mondo, peraltro sono terre molto turistiche. Da presidente dell'unica regione al mondo che porta il nome di una strada è evidente che, anche simbolicamente, non posso che andare orgoglioso di tutto questo". L'Emilia Romagna, precisa ulteriormente Bonaccini, "è l'unica regione al mondo che ospita in un anno il Gran premio di Formula 1, il Motogp mondiale, il mondiale di Superbike. Quelli sono a motore, qui mettiamo il motore delle gambe, dei polmoni, della passione ed è davvero una grande soddisfazione".
 

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