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Baseball: allo Stadio dei Pirati Riccione e Junior Rimini si dividono due derby dalle mille emozioni

In “garauno” vittoria e complete game di Paolo “Gamba” Gabrielli, "garadue" decisa al nono inning

A fine giornata un derby per uno, e tutto sommato va bene così, anche perché al Belvedere rimane la soddisfazione di tre vittorie su quattro incontri in questa stagione. Ma la domenica dello Stadio dei Pirati è la giornata di Paolo Gabrielli, ed era scritto così. Tomassoni assente per impegni con la nazionale rumena, Lucena non disponibile per un problema alla mano, coach Ambrosani (al timone per l’indisponibilità di Pasquini) si affida all’esperienza del suo veterano. 
Classe 1966, ma è solo la carta di identità, perché domenica (e non solo) il pitcher del Belvedere ha viaggiato nel tempo. Gli si chiedeva qualche ripresa di qualità, ma a fine quinto inning, con i suoi in vantaggio per 2-1 e appena due valide concesse, la scelta non poteva essere che farlo continuare in pedana. Gamba ha risposto a modo suo: 9 battitori affrontati tra il sesto e l’ottavo inning, 9 eliminati. Intanto i suoi compagni hanno messo la vittoria in ghiaccio, motivo in più per tentare un’impresa che nel mondo del baseball minore si può tranquillamente definire storica. Così, nonostante i lanci nel braccio cominciassero ad avvicinarsi alla fatidica quota 100, Gabrielli ha iniziato anche il nono inning e ha subíto una valida interna dal primo uomo, appena la terza della partita. Nel dug-out e nel bull-pen riccionese non si è mossa una foglia, la partita era la “sua”. Detto fatto. Gli ultimi out della partita se li è presi lui, prima un’innocua volata, poi una rimbalzante, raccolta con tranquillità, poi l’assistenza verso Bernardi che trasformava in realtà un’impresa che fino a poche ore prima sembrava impossibile, soprattutto in un derby. Non è una perfect game, non è una no hit, ma forse è molto di più. I freddi numeri: 9 riprese lanciate, 3 valide concesse, due basi ball, uno strikeout, nessun pgl, perché l’unico punto subito è arrivato su errore difensivo. Per la cronaca, questa è solo la ciliegina sulla torta in una stagione in cui Paolo Gabrielli, finora utilizzato solo come rilievo, viaggia ad una media pgl di 0.89 (tra le migliori dell’intera serie B) con 3 vittorie, due salvezze e una sconfitta in 12 apparizioni sul monte.

Raccontata questa storia, il resto è quasi un contorno. Trascinati da Gabrielli i riccionesi hanno fatto propria “garauno”, caratterizzata da una carestia di valide, perché dall’altra parte Brenda prima e Tognacci poi hanno comunque silenziato l’attacco del Belvedere. Tanto che quando il tabellone ha segnato il primo punto al quarto inning, Riccione era ancora senza valide: base a Canini, che rubava la seconda, arrivava in terza su errore e segnava l’1-0 su lancio pazzo. Nella stessa ripresa arrivava anche il raddoppio, con Angelini che andava in base per ball, in terza sulla prima valida della partita dell’altro grande veterano, Alessandro Bernardi, e a punto sulla puntuale battuta in diamante di Luca Gabrielli (2-0). Nello stesso inning il Rimini sfruttava due errori ospiti per dimezzare il punteggio (2-1), ma Paolo Gabrielli non si scomponeva e riprendeva la sua marcia verso il trionfo. La partita prendeva la piega decisiva all’ottavo: valida di Angelini, seguita dal perfetto bunt di Bernardi che arrivava salvo in prima, poi la volata di sacrificio di Luca Gabrielli che batteva a casa anche il 3-1. Con due out era un gran triplo del redivivo Beltramini a siglare il 4-1. Il nono era la postilla finale, prima dei riflettori per Gamba arrivavano altri due punti, questa volta a suon di valide (Canini, Lucena, Angelini e Luca Gabrielli), per il 6-1 finale. Da segnalare proprio la prova di Luca Gabrielli, che ha aiutato il proprio zio nell’impresa sportiva con una prova tutta sostanza sia in difesa che in attacco, dove ha battuto a casa tre dei sei punti della sua squadra. Benissimo anche Luigi Angelini (2/3 nel box e 4 arrivi in base in cinque turni).

Dopo tre ore e mezza di “garauno” (anche per un paio di brevi sospensioni da temporale), le due squadre sono tornate in campo per giocarsi altre quattro ore di derby, in una partita “folle” e dai mille volti. Nelle prime quattro riprese una sola squadra in campo, ancora il Belvedere che sulle ali dell’entusiasmo volava sul 6-0 con un valzer di valide, ben 7 tra cui il triplo di Rossi e i doppi di Bertozzi e Bernardi, mentre Aiello pur con qualche lancio in più teneva a secco gli avversari. Al quinto, il Belvedere accusava un calo fisico su tutti i fronti, pagando gli sforzi di “garauno” in una giornata particolarmente umida. Il crollo era quasi verticale. Aiello (4 rl, 3 bvc, 3 bb, 6 so, 1 pgl) lasciava la pedana a Chiaruzzi con un uomo in prima, ma erano addirittura tre gli errori difensivi nella stessa ripresa ad aprire la strada alla rimonta dei padroni di casa, al punto che Chiaruzzi, pur senza pgl al passivo, non riusciva a terminare la ripresa e sul monte saliva Biondi, con il tabellone già sul 6-4. Biondi chiudeva senza altri danni, ma nell’inning successivo arrivava anche l’aggancio e ancora una volta erano due errori difensivi (oltre al gran triplo di Perazzini) ad aprire la strada al Rimini. La frittata sembrava completa al settimo, quando i Piratini mettevano la freccia grazie ad un doppio di Arnold (7-6), mentre l’ennesimo errore riccionese (il sesto della partita) regalava l’8-6 all’ottavo inning. Nello stesso inning il Belvedere aveva sciupato una ghiottissima occasione con basi piene ed un eliminato e nel nono attacco, con due eliminati e basi vuote, stavano ormai scorrendo i titoli di coda. Ad uno strike dalla fine Bronzetti teneva però in vita la partita con una valida, mentre Bertozzi arrivava salvo su errore, prima che dalla mazza di Rossi partisse un lunghissimo doppio che valeva l’incredibile quanto insperato pareggio. L’epilogo a favore del Rimini era però solo rimandato, perché nell’ultimo attacco, con due eliminati e un uomo in seconda base, era un doppio “walk-off” di Canuti a chiudere, dopo oltre quattro ore, le cosiddette ostilità. Qualche recriminazione per il Belvedere, che nonostante un attacco più produttivo (11 valide contro 10) ha pagato a caro prezzo gli errori difensivi. Ottima la prova nel box di Rossi (3/6 con un doppio e un triplo), bene Bertozzi (2/4 con un doppio), Bernardi (1/2 con doppio), 3 i punti battuti a casa da Canini. 

Il pareggio nel derby consegna virtualmente la serie A2 a Longbridge Bologna e San Giovanni in Persiceto, ma sul palcoscenico dello Stadio dei Pirati si sono vissute quasi otto ore di baseball emozionante, un derby da “leghe minori” ed un mix di esperienza e gioventù che confermano l’ottimo stato di salute del batti e corri della Riviera. Ora la serie B si ferma per una lunga pausa (anche se domenica Rimini recupera lo scontro diretto con i Lancers), le ultime tre giornate si giocano a settembre, in palio rimane il terzo posto nel girone.
 

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