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Baseball, finale scudetto con polemica: "Nel 2017 potrei non iscrivere la squadra"

"Possiamo dirlo con certezza non c’entra nulla Bologna o Rimini ma in questa nefasta serata ha perso il baseball italiano e la sua credibilità", è il commento della società riminese"

Sulla questione è intervenuto l’assessore allo Sport di Rimini, Gian Luca Brasini: "Lo sport è fatto di sconfitte brucianti, imprese esaltanti, vittorie strappate all’ultimo soffio o delusioni immeritate. Perfino ingiustizie. Emozioni, come quelle che ci hanno regalato le olimpiadi brasiliane appena concluse, che ha visto mezza Italia saltare in piedi per una battuta di Zaytsev, fare alzatacce per spingere Paltrinieri in vasca o vedere la Pellegrini restare ai piedi del podio o ancora appassionarsi ad uno sport come il beach volley grazie a due ragazzi dalla faccia pulita e dal grande talento. Successi o debacle che sono il sale dello sport, come sa bene Rino Zangheri, uomo che si nutre di pane e baseball e che dal 1973 ad oggi ha saputo portare il batti e corri nostrano a livelli di vertice. Nella sua lunga storia alla guida dei Pirati ha saputo smaltire pesanti delusioni e godersi grandi successi, trascinato da quella passione che lo ha spinto a non mollare mai, anche quando la ragione, forse, l’avrebbe consigliato. Non faccio fatica ad immaginare quindi cosa abbia provato domenica sera il patron seguendo la sesta sfida della finale scudetto sul diamante di Bologna, che ha visto i neroarancio riminesi uscire sconfitti al termine di una gara anomala, interrotta un paio di volte per pioggia e poi chiusa definitivamente omologando il risultato a favore di Bologna senza dare la possibilità ai campioni italiani uscenti di tentare la rimonta".

"Caro Rino, pur non entrando nel merito delle scelte dei direttori di gara che non mi compete, mi rendo che non si può incassare come se nulla fosse un finale così amaro - prosegue il Brasini pensiero -. Gli uomini di sport come te sanno accettare sempre i verdetti del campo, e tu negli anni lo hai dimostrato, ma non quelli imposti o in qualche modo forzati come quello scritto a Bologna. La tua rabbia, così come quella dei tifosi riminesi, è più che comprensibile. Mi auguro però che le tue parole dette a caldo al termine di questa anomala sfida siano solo dettate dalla delusione, che una volta che si sarà riemarginata la ferita sarà il tuo amore per il baseball a farti desistere dall’idea di non iscrivere i Pirati alla massima serie. E che magari, durante il week end, quando si tornerà a giocare sul diamante di Rimini per la coppa Italia, si riaccenderà ancora quella scintilla nei tuoi occhi, la stessa scintilla che da oltre quarant’anni ha consentito a Rimini di restare ai vertici, anche in un periodo critico per lo sport italiano in generale. Non può essere una gestione ‘infelice’ di una finale a interrompere un’avventura sportiva così lunga, bella, esaltante. Un’avventura che ha bisogno di continuare, per essere di sprone ed esempio a tante altre avventure sportive che in questo momento a Rimini cercano la loro conferma o la loro nuova strada".

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