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Martedì, 23 Aprile 2024
Basket

Un lungo hurrà dopo oltre 10 anni di purgatorio. La barca è in porto, l'Rbr è promossa in serie A2

La Rivierabanca Rimini completa il suo percorso: vince gara4 contro Roseto, chiude la serie 3-1, ed è promossa nella seconda serie nazionale

Dopo oltre dieci, lunghi, anni d’attesa Rimini torna nel basket che conta. E’ storia. Da stasera (19 giugno) per il popolo biancorosso è il momento della svolta. Eravamo rimasti al 2010-2011 quando tramontava l’epoca d’oro durata oltre un trentennale. Rimini lasciava il basket pro dopo 32 stagioni tra A1 e A2, ad eccezione di una B1 nel 1990-1991, con tanta malinconia e la sensazione che doveva riaccendersi la miccia con un nuovo corso. Il terreno a queste latitudini, è sempre stato fertile. E non poteva essere altrimenti, per un popolo che ha vissuto e tifato per il gotha della palla al cesto italiana, a partire da sua maestà Carlton Myers.

Ci sono voluti dieci anni. Ma ora è serie A. Certo, serie A2, che nell’epoca moderna significa non essere a regime professionistico. Ma si tratta pur sempre della seconda serie nazionale, dove stazionano le piazze storiche in attesa della riscossa, dove comunque si tornerà a parlare di basket mercato a Stelle e strisce. E’ tutto vero. Rimini tornerà ad avere gli americani del basket. E di sicuro il gm Davide Turci sarà già in pole position per estrarre dal cilindro nomi di livello per la categoria. Il percorso della Riviera Banca Rimini spiega come alla fine si vince se c’è programmazione, progetti, idee chiare: non ci si inventa nulla. E la Rinascita Basket Rimini ha vinto i playoff di serie B dopo aver mosso i passi giusti. Con i ritmi giusti, partendo in primis da un’identità. Rimini sale in serie A2 perché è pronta per farlo. Perché con la solidità societaria che si sta creando mostra tempi maturi per essere “piazza”, a prescindere da quelli che saranno i risultati sul campo, a livello di interesse, passione, entusiasmo. E anche solidità economica che, inutile girarci attorno, quando si parla di sport ad alto livello è una componente imprescindibile.

Patron Maggioli ha costruito un gruppo prima fuori dal campo, poi nello spogliatoio, infine sul parquet. Ha assunto un allenatore che per la B è un fuori categoria, Mattia Ferrari. Ha costruito un roster profondo mixando giocatori d’esperienza con giovani leve futuribili. Ed è così che il risultato di gara4, contro una Roseto comunque storica ed onorevole, è una conseguenza di quanto seminato: la gara decisiva, che chiude la serie, termina 71-53. Rimini ha sbandato solo in gara3, al cospetto di una Roseto che ormai non aveva più nulla da perdere. In campo spinta dalla forza della disperazione. La verità è che Rimini l’aveva già chiusa sul 2-0 facendo la voce grossa in trasferta. E dimostrando di essere all’apice di un percorso. Potevano solo perderla i romagnoli. Non è stato così. E’ qui la festa, è tempo di cantare. Alè Burdel. Questa volta a pieni decibel. Doppietta storica: dopo il calcio in serie C, anche il basket vola in A2. Lo sport di squadra va a tutta birra. La bella epoque sta tornando. La piazza è in estasi.

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