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L'Rbr day si trasforma in un party, la Rivierabanca comanda su Imola e fa le "prove" da capolista

Roseto-Jesi rinviata causa Covid, Rimini è provvisoriamente capolista della serie B in attesa del recupero. Nella serata "no" di Tassinari, ci pensano Saccaggi e Masciadri a decidere la disputa

Se l’Rbr-day si trasforma nell’Rbr-party allora la domenica diventa da incorniciare. L’inno alla solidità, auspicato alla vigilia dal gm Davide Turci, si concretizza sia sugli spalti sia sul parquet. Nel turno in cui il popolo biancorosso risponde presente in massa sulle tribune, la squadra doma l’eterna rivale Andrea Costa Imola (72-60 il finale) e soprattutto si gode il provvisorio primo posto nel girone C della serie B. Proprio così, Rimini è provvisoriamente capolista, in attesa del recupero di Roseto-Jesi sospeso complici le positività al Covid riscontrate nel gruppo squadra di Roseto.

Rbr party time

A portare i salatini, per dare un senso al party, ci pensa soprattutto un ispirato Andrea Saccaggi (22 punti). I pasticcini invece sono in carico ad Alessandro Scarponi (16 punti). Ma a stappare lo champagne ci vuole Stefano Masciadri, colui che nel corso del terzo periodo scava il solco decisivo con due triple pesantissime quando la disputa sembrava diventare un filo troppo pericolosa. Nella notte in cui bomber Andrea Tassinari finisce imbrigliato in una anomala e inusuale virgola (0 punti per il miglior marcatore dei riminesi), sono la costanza di Saccaggi, le fiammate di Masciadri, più la solidità del duo Arrigoni-Rinaldi sotto le plance, a decidere la disputa. Buon per coach Mattia Ferrari, a lui il compito nell’Rbr-party di portare le trombette, perché lo squillo di tromba ora è nitido: Rimini tallona Roseto (che ha pure battuto nel ritorno) e ora diventa una seria pretendente in ottica playoff.

L'Rbr-day diventa un party: il Rimini basket continua a vincere e a far sognare

La partita

Ci vogliono 30’ per risolvere la pratica Andrea Costa. La partita è più complicata di quel che racconta il 72-60. Per renderla in salita, Rimini ci mette specialmente nel primo tempo un bel po’ del suo: Tassinari è placcato e senza inventiva, al 20’ pesa un rivedibile 4 su 20 da tre punti. Mentre Rimini sparacchia nei primi due quarti, Imola prova ad aggrapparsi di rincorsa. In avvio gli ospiti dicono 0-6, ma in uscita dal time out chiamato da Ferrari, le contromisure non tardano ad arrivare: al 10’ la Rivierabanca controlla 16-11. Il secondo quarto è un lunapark: con Vigoni gli imolesi mettono anche il naso avanti 18-20, ma un parziale di 9-0 riporta Rimini sul 27-20. Nella ripresa Scarponi ha voglia di far scappare i suoi (38-29), ma c’è ancora tanto da raccontare: sul 47-46 di Cusenza l’inerzia sembra in propenso di girare. Ma a spezzarla sono le due triple decisive e in fila di Masciadri. Al 30’ è 55-49. In avvio di ultima frazione Rimini ipoteca i due punti. Ancora Saccaggi per il +14 (60-46) che di fatto chiude la disputa. Non resta che aggiustare il finale (72-60) e mettersi in fila nel trenino del party. Rimini fa ciuf ciuf e ora aspetta gli eventi.

Tabellino

Rivierabanca Rimini – Andrea Costa Imola 72-60 (16-11 al 10’, 32-29 al 20’, 55-46 al 30’)
Rivierabanca Rimini: Tassinari, Mladenov, Rossi, Carletti, Scarponi 16, Rivali 1, Arrigoni 8, Bedetti 2, Rinaldi 8, Fabiani 4, Masciadri 11, Saccaggi 22. All.: Ferrari.
Imola: Wiltshire 4, Fazzi, Guidi, Fussi, Trapani 8, Carnovali 18, Calabrese, Corcelli 2, Vigori 19, Cusenza 9, Trentin. All.: Grandi.

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