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Venerdì, 19 Aprile 2024
Basket

Johnson segna come in un videogame, ma all'Rbr il suo Usa non basta. Al Flaminio il derby è di Forlì

Non bastano i 29 punti di un super Jazz Johnson, autore di un secondo tempo di impatto. L'Unieuro di coach Martino supera con maggiore esperienza la Riviera Banca, vittoria costruita sin dall'avvio

Ad un certo punto la Riviera Banca sembrava andare a ritmo di Jazz. Cullata dal suo Johnson, mattatore nel terzo quarto con 14 punti, l’Rbr aveva quasi girato l’inerzia del derby: nella ripresa il folletto Usa segna da ogni mattonella (al 40’ sono 29 punti) riportando i biancorossi in scia Unieuro. Ma non basta. E’ mancato qualche centesimo per fare il dollaro. In un Palas gremito come nelle grandissime occasioni, con oltre 3 mila spettatori, passa Forlì con il risultato finale di 79-84. Vittoria che la squadra di coach Martino costruisce alla distanza, facendo la voce grossa in principio e con la giusta esperienza per reggere quando l’Rbr tentava i sussulti d’orgoglio a suon di cannonate.

I forlivesi azzeccano appieno il piano partita. Arrivano in trasferta con la faccia giusta, quella di chi non è affatto intimorito. I primi minuti sono semplicemente devastanti, l’Uniero segna da ogni angolo del parquet: dopo 10’ il tabellone recita 31 punti segnati, rispetto ai 17 dei riminesi. Un punteggio elevato, figlio di un 7 su 10 da tre punti che sa di adrenalina alle stelle: al valzer si iscrive subito capitan Cinciarini, ben coadiuvato da un Valentini fattore, ma anche da Adrian e Benvenuti. Nella seconda frazione Cincia e compagni continuano a gestire con sicurezza: a risvegliare l’Rbr ci sono tuttavia Scarponi, lo schiaccione a due mani da videogames di Ogbeide del 30-45 e il canestro di Tassinari nel finale di primo tempo che vale il -10 (36-46).

Sotto di dieci lunghezze, in quello che è l’esordio casalingo in serie A2, la Riviera Banca capisce che comunque si può ancora discutere. Nonostante il ko, il gruppo di coach Mattia Ferrari mostra comunque carattere e un attaccamento alla maglia che si intravede di cuore nonostante siano i primi passaggi della nuova stagione. L’orgoglio riminese non tarda ad arrivare, Johnson si prende la squadra sulla schiena e come un muratore inizia a inserire i mattoni della rimonta: il pubblico va in estasi spinta dall’abnegazione del suo beniamino, che a 6’45 del terzo quarto si alza dalla lunga per il 56-63 che vale il suo 20° punto personale e la luce in fondo al tunnel.

Tre azioni più tardi D’Almeida schiaccia il -5 (60-65) con partita ufficialmente riaperta. Dopo il 60-69 del 30’, si entra negli ultimi 10 minuti con una Forlì che non ha ancora entrambe le mani sul derby. E infatti Tassinari e compagni arrivano a un non nulla per riaprirla: come ben spiegano il 73-76 a firma Scarponi e il -1 (75-76) con Johnson. Con il fiato sul collo, Forlì però ritrova il giusto sentiero: Valentini infila il 75-78, poi dalla lunetta gli ospiti hanno una precisione chirurgica. Il dopo-gara risulta movimentato, con sfottò coloriti e l’intervento massiccio delle forze dell’ordine per evitare il contatto tra le due tifoserie. Ma se i tifosi di Forlì cantano “Romagna mia”, quelli di Rimini devono stare vicini alla loro squadra: perché il gruppo c’è. Deve solo trovare le giuste misure. Alla ricerca del primo hurrà stagionale. Magari già dalla prossima uscita.

Riviera Banca Basket Rimini – Unieuro Forlì 79-84 (17-31 al 10’, 36-46 al 20’, 60-69 al 30’)

Riviera Banca: Tassinari 7, Anumba, Meluzzi 5, Baldisserri, Scarponi 8, Masciadri 4, Arrigoni 4, D’Almeida 8, Bedetti, Johnson 29, Morandotti, Ogbeide 14. All. Ferrari.

Unieuro Forlì: Cinciarini 16, Gazzotti 3, Valentini 22, Adrian 16, Pollone 2, Munari, Ndour, Radonjic 9, Penna 9, Benvenuti 13, Raivio 3. All.: Martino.
 

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