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Bastianini show a Jerez: vittoria davanti a Marini e Bez. In Moto3 trionfa Suzuki

In Moto3 vittoria del "nipporiccionese"del team Sic58 Tatsuki Suzuki, precedendo John McPhee e Celestino Vietti.

Podio tutti italiano in Moto2. Un incredibile Enea Bastianini si è preso il Gran Premio di Andalusia, terzo round del Motomondiale. Il riminese ha preceduto i piloti del team Sky Racing VR46 Luca Marini e Marco Bezzecchi. "Sono contento - ha affermato la "Bestia", alla prima vittoria nella classe di mezzo -. Al mattino ero veloce e pensavo di vincere. Ho spinto tantissimo. Negli ultimi dieci 10 giri ho mantenuto distacco su Luca. La moto è stata incredibile. Dedico vittoria a Livio, un mio amico speciale che è in cielo, a tutto il team che ha fatto un gran lavoro e alla mamma della mia ragazza. È una vittoria che vale doppio".

Gioia anche per il Bez, al primo podio in Moto2. Il suo ultimo podio era stato la vittoria a Motegi 2018 in Moto3. "Alla fine ero esausto, non ero in forma. Volevo fare la miglior gara che potessi e ci sono riusciti". Il leader del campionato resta Tetsuta Nagashima, undicesimo con la Kalex del team Ktm Ajo ora, che conserva 2 punti di margine su Bastianini e 5 su Marini. Grande rimonta di Stefano Manzi, giunto nono. Nicolò Bulega è stato il migliore con il 12º posto finale. L’italiano che partiva dall’ottava piazza in griglia, puntava più in alto ovviamente, ma la difficoltà nel trovare il setting perfetto in condizioni di temperature altissime ha frenato le sue aspirazioni. "Non possiamo essere contenti perché i nostri obiettivi sono e devono essere più alti - afferma Bulega -. Qualche punto va sempre bene, ma ripeto, dobbiamo lavorare per essere lì davanti a giocarci le posizioni di testa. Ora qualche giorno di stop e poi sotto con Brno che è una pista che mi piace parecchio".

In Moto3 vittoria del "giapporiccionese" del team Sic58 Tatsuki Suzuki, precedendo John McPhee e Celestino Vietti. Out Albert Arenas, caduto, ma sempre in vetta al mondiale con soli 6 punti di vantaggio su Suzuki. Domenica difficile per Andrea Migno, 18esimo sullo schieramento. Dopo una partenza non facile, nel tentativo di recuperare è rimasto coinvolto in un contatto quando era 18esimo. Risalito in sella alla sua KTM è passato sotto la bandiera a scacchi in 22esima posizione. "Non è stata la gara che mi aspettavo. Ho cercato di recuperare e di ricucire il gap dal gruppo davanti, ma un contatto e poi una scivolata hanno reso le cose più complicate - afferma il Mig di Saludecio -. Un peccato, siamo stati molto veloci, ma abbiamo raccolto meno di quanto abbiamo seminato in queste 2 settimane".

"Weekend difficile, non era proprio quello che volevo - afferma Niccolò Antonelli -. Sono arrabbiato e deluso ma pronto a lavorare duro con la mia squadra. Non cerco scuse per il quindicesimo posto, analizzeremo bene i dati della gara per capire dove intervenire per migliorare già dalla prossima.
Voglio ringraziare tutti per il supporto. Questo mi da una grande motivazione. Voglio tornare a battagliare nelle prime posizioni e poter condividere con voi i risultati".

Non c’è gloria per il Team Trentino Gresini MotoE che nello spazio di quattro giri perde entrambi i suoi alfieri e raccoglie zero punti in questo secondo e ultimo appuntamento andaluso. Succede tutto alla curva 6: il primo ad uscire di scena è l’esordiente Alessandro Zaccone, assolutamente incolpevole durante il primo giro quando Tommaso Marcon lo “sperona” e lo elimina dalla sua prima gara sulla scena mondiale. Le sue condizioni fisiche già precarie non gli avevano però impedito di qualificarsi in 14ª posizione e la top10 non sarebbe stata chimera. Il 61 lascia Jerez senza rimorsi e ora avrà tempo per recuperare e preparare i prossimi appuntamenti elettrici.
 
Stessa scena del “crimine”, ma tutt’altra storia per Matteo Ferrari che nelle prime quattro tornate parte bene e si gioca come di consuetudine le posizioni di testa. A due giri dal termine il ritorno di Granado, principale sfidante al titolo, e un tentativo azzardato di sorpasso mandano il Campione in carica sulla ghiaia e con lui proprio il brasiliano toccato sul posteriore. Al termine della gara anche una penalità per l'italiano che a Misano perderà tre posizioni sulla griglia di partenza.
 
Il numero 11, in attesa del doppio appuntamento casalingo di Misano tra un mese e mezzo circa, occupa ora la sesta posizione in classifica generale con 21 lunghezze di distacco da Aegerter. “Sono molto dispiaciuto soprattutto perché ora siamo lontani in classifica - afferma Ferrari -. Ci ho provato per recuperare posizioni ma purtroppo ho colpito un pilota davanti a me, senza quel contatto probabilmente avrei potuto salvare la caduta ma non è andata così. Ora testa bassa, lavoriamo e sono sicuro che possiamo ancora ribaltare la situazione del Campionato nei prossimi appuntamenti”.

“Poco da dire, non ho finito nemmeno il primo giro esordisce Zaccone -. Avevo recuperato due posizioni e la moto andava bene, poi alla sei mi hanno steso… Due gare e zero giri non era la maniera con cui speravo di iniziare la mia avventura mondiale. Mi spiace soprattutto per il team che ha lavorato duramente. Ora proviamo a recuperare e a rifarci a Misano”.

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