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Calcio, il Rimini vuole rialzare la testa: sfida salvezza contro il Fano

Con la sfida salvezza con il Fano comincia domenica al "Romeo Neri", l'era di mister Mario Petrone sulla panchina del Rimini (fischio d'inizio alle ore 16.30)

Con la sfida salvezza con il Fano comincia domani, al "Romeo Neri", l'era di mister Mario Petrone sulla panchina del Rimini (fischio d'inizio alle ore 16.30). Per il tecnico campano, chiamato dal presidente Giorgio Grassi a guidare la formazione biancorossa alla salvezza, la prima di 6 finali di disputare con il coltello tra i denti. Così l'allenatore alla vigilia del match. "Dobbiamo solo pensare a giocare, fare la prestazione e portare a casa il massimo. E' quello che vogliamo tutti noi, è l'unica cosa che conta e interessa a tutti. La squadra è vogliosa, in questi giorni ho visto i ragazzi desiderosi di venire fuori da questo momento, dunque sono fiducioso. E' chiaro che ci saranno delle difficoltà, domani si affrontano due formazioni in una situazione di classifica deficitaria. Per noi si tratta però di uno scontro diretto che abbiamo la possibilità di giocare davanti al nostro pubblico e dobbiamo fare di tutto per portarlo a casa". Il tecnico biancorosso parla di questi primi giorni di lavoro con i propri ragazzi, di come sia possibile incidere quando il tempo a disposizione è così poco.

"E' chiaro che molto dipende dagli stessi giocatori. Il gruppo è giovane, ma li ho visti tutti molto determinati, disponibili, ciascuno ha lavorato con grande dedizione. Magari domani non riusciremo a mettere in pratica tutto quello su cui abbiamo lavorato in questi giorni, c'è anche un avversario, di sicuro non dovrà mancare l'impegno perchè quella di domani è la prima di 6 partite per noi fondamentali". L'attenzione di mister Petrone si sposta sull'avversario. "Il Fano sta vivendo una situazione di classifica difficile ma a livello di organico, se andiamo a prendere i singoli, dispone di tanti elementi che hanno militato in categorie superiori. Penso a Selasi, Sosa, Ferrante che ho avuto lo scorso anno a Pisa, Scardina o lo stesso Filippini, hanno tanti buoni giocatori. In questo momento però, più che pensare agli altri, guardo ai miei ragazzi e al modo con il quale la mia squadra deve interpretare la gara". Il tecnico biancorosso ha le idee molto chiare. "L'essenziale è scendere in campo con la giusta mentalità, dobbiamo cambiare atteggiamento. Voglio la squadra osi di più, giochi con maggiore coraggio perchè con un punto a partita non ti salvi. Una vittoria domani può, al contrario, cambiare l'inerzia di tutta la stagione. Dobbiamo puntare a questo". 
 

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