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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Super green pass nel calcio giovanile, l'allenatore: "Costretti a chiamare ragazzi di età minore per giocare"

"Purtroppo le nuove regole che vanno assolutamente rispettate ci hanno imposto un numero riduttivo in fase di allenamento e in gara"

Il presente equivale alla realtà che ci ricorda le ultime misure adottate dal Governo, in cui è previsto l’obbligo di super Green Pass che si applica a una fascia di popolazione estremamente ampia, comprendendo tutti coloro che abbiano più di 12 anni, con evidenti ricadute molto differenti su soggetti di età diverse. In particolare il benessere psico-fisico dei giovani e degli adolescenti tra i 12 e i 19 anni rischia di essere fortemente compromesso, dal momento che in molti si troveranno a non poter svolgere regolare attività sportiva. Nel caso specifico del S. Ermete, la società ha manifestato sui propri social il dissenso per delle regole che toccano profondamente i settori giovanili dei club, in particolare i ragazzi che hanno il diritto di divertirsi praticando lo sport.

Le difficoltà

In casa S. Ermete a esporsi è l’allenatore della formazione Under 14 Francesco Cenerelli, al ritorno tra i verdi dopo essere cresciuto da calciatore nel settore giovanile. Cenerelli, dopo un percorso di formazione importante nel territorio, stava guidando i suoi ragazzi nelle posizioni nobili di classifica, ma la regola del Green Pass ha penalizzato il rendimento di una squadra che è stata costretta a fare di necessità virtù. Cenerelli con amarezza racconta le difficoltà del momento: ”Siamo partiti in questa stagione lavorando con un gruppo di venti giocatori. I ragazzi hanno il diritto di divertirsi e noi allenatori del Settore Giovanile siamo consapevoli del nostro compito, che non è affatto scontato e facile, anzi...”. L'allenatore parte con una precisazione: ”E’ vero che i risultati contano sull’umore dei ragazzi, stazionare tra i primissimi posti della classifica aiutava a credere e a cullare un sogno, ma quello che a me in primis spiace è non potere allenare il gruppo al completo. Purtroppo le nuove regole che vanno assolutamente rispettate ci hanno imposto un numero riduttivo in fase di allenamento e in gara, non a caso siamo stati costretti a chiamare ragazzi di età minore per arrivare a giocare le partite portando almeno due presenze in panchina. Questo ha influito sul piano del risultato, ma credetemi, è l’ultimo dei problemi. In questo periodo sono mancati i ragazzi che sono stati privati della possibilità di giocare tra loro”.

Il Memorial Protti

Ultimi due anni dove tra gli adolescenti è aumentato l’utilizzo dei social, della console e l’arte sedentaria:  “Il nostro compito è quello di educare i ragazzi attraverso lo sport, ritengo che questi due anni abbiamo penalizzato il percorso di crescita, molti di loro hanno subito “traumi” anche psicologici, per questo credo che lo sport sia un mezzo importante per aiutare i ragazzi”.

In soccorso a questo difficile momento arriva il Memorial Protti in programma tra il 20/22 maggio dove tra l’altro l'Under 14 sarà l’unica formazione a rappresentare il S. Ermete: ”E’ un’opportunità unica per i nostri ragazzi per misurarsi con club blasonati ma soprattutto lo ritengo un’esperienza di crescita fondamentale, un passaggio che arricchisce la loro formazione, volontà e abdicazione a questo sport. La società è sempre vicina a noi allenatori e ai ragazzi, anche per questo cercheremo di onorare al meglio la nostra partecipazione”.

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