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S. Ermete, Noschese: "Siamo un'ottima squadra, ma dobbiamo giocare con la mente libera"

"La società punta forte su di me e voglio ripagare la loro fiducia. Dopo un periodo di inattività, ho avuto bisogno di tempo per ritrovare il ritmo gara”

Nel giorno in cui il S. Ermete ha fatto ritorno alla sua casa madre, a rovinare la festa ci ha pensato l’Asar imponendosi di misura. Per Michael Noschese, arrivato da soli 40 giorni è stato il debutto da titolare rimanendo in campo per tutti i novanta minuti: "Ero fuori da tanto, all’inizio occorreva riprendere il ritmo partita, non a caso ho giocato diversi spezzoni di gara, e sabato, risultato a parte, per me è stato bello ritrovare il rettangolo da gioco partendo dall’inizio”. Il S. Ermete ha puntato tantissimo sull’attaccante che è arrivato in sostituzione di Vuthaj: "La società punta forte su di me e voglio ripagare la loro fiducia. Dopo un periodo di inattività, ho avuto bisogno di tempo per ritrovare il ritmo gara”. 

Dall’avvento di Noschese, in panchina c’è stato anche il passaggio di consegne tra Pazzini e Righetti: "A livello personale posso dire di avere un ottimo rapporto con entrambe le persone. I risultati portano a scelte a volte anche dolorose. Appena sono arrivato ho trovato Pazzini, al quale, purtroppo anche per il ritmo partita mancante non ho potuto dare il mio contributo pienamente. Ora spero dopo sabato di poterlo fare dando una mano al tecnico Righetti e ai miei compagni, ai quali vorrei trasmettere la mia esperienza e qualche consiglio utile per uscire dalle situazioni difficili durante il match”. Con l’Asar dopo due vittorie è arrivato uno stop inatteso: "L’Asar è una squadra organizzata e fisica, noi abbiamo costruito non riuscendo a sfondare, ci è mancato il goal. Quando parlo di aiuto, di consigli da distribuire durante le gare mi riferisco proprio a questo. Sono consapevole che siamo un’ottima squadra ma dobbiamo giocare con la mente libera, senza pensare alla classifica, al risultato, alle altre compagini, ma solo a noi stessi. E’ qui che noi tutti dobbiamo migliorare, perché sono sicuro che alla distanza verremo fuori".

Infine un commento sul campionato: "C’è molta grinta e cuore da parte di tante compagini che lottano per la sopravvivenza in questa categoria. La qualità eccelsa si vede in due-tre formazioni. Noi possiamo unire questi due punti, in primis come dovere nei riguardi dei nostri dirigenti e per noi stessi ed infine perché abbiamo la qualità per essere protagonisti. L’importante è rimanere razionali in partita, non perdere la calma, non avere fretta. Superato questo scoglio, il pallone è l’unico che potrà fornirci delle risposte”.
 

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