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Giovedì, 28 Marzo 2024
Calcio

Cipriani (ds S. Ermete): "Umiltà, concentrazione e maturità tattica fanno sfumare le differenze tecniche e atletiche dei singoli"

"La rassegnazione non c’è mai stata, il gruppo ha sempre creduto nelle proprie qualità che ci hanno indotto a spingerci oltre ogni avversità"

Dal Gambettola a Gambettola, il tour dell’anima del ds del S. Ermete Filippo Cipriani è caratterizzato da stati d’umori diversi. Un giro di boa dopo, porta a emozioni contrapposte lasciandosi alle spalle il tormento di essere uscito dalla grande sfortuna per passare alla grande bellezza contrassegnato dal poster d’una rinascita che riconsegna al S. Ermete, la percezione di credere ancora in se stessi, nella sua enorme qualità e in un futuro migliore. Quel poster abbagliante che irradia esuberanza, generosità e pure una bella faccia tosta, racchiudendo la voglia dei ragazzi di Righetti che contro la corazzata Gambettola si perdono in un drink venendo risucchiati in una sorta di vortice che lascia in fondo una piccola goccia che indica la voglia di riempirlo nuovamente ma questa volta sorseggiandolo a tratti, gustandosi fino alla fine il “quasi” sapore della vittoria: “A Gambettola la squadra ha dimostrato una grande reazione. Dopo essere andata sul doppio svantaggio e aver subito l’iniziale padronanza degli uomini di casa; i ragazzi hanno reagito alla grande, prendendo le misure, iniziando a creare per poi finalizzare un’impresa che si è fermata al solo pareggio per una questione di centimetri, quelli che ci avrebbero permesso di vincere!”.

Cipriani con l’umiltà e l’obiettività che lo contraddistingue, non vuole sentir parlare di alibi, alibi che nel corso di una stagione, di un campionato, accorrono a tutte le formazioni. E’ la vittoria del gruppo che indica come sia possibile assieme, raccogliere quella serenità necessaria ed è proprio mediante la frase da noi esclamata che Cipriani si accende nuovamente: ”Tutti stanno a tutti, ciascuno interpreta il ruolo con la stessa umiltà, concentrazione e maturità tattica. Qualità che fanno sfumare le differenze tecniche e atletiche dei singoli. E’ il risultato di un lavoro enorme da parte di tutti. In questa stagione proprio le numerose assenze hanno permesso ad alcuni giovani, a calciatori con un ruolo secondario, ai più esperti, di mettersi in luce dimostrando quell’affiatamento che ha permesso al S. Ermete di lottare contro il fato. La rassegnazione non c’è mai stata, il gruppo ha sempre creduto nelle proprie qualità che ci hanno indotto a spingerci oltre ogni avversità, sottolineando come chiunque, anche coloro che hanno giocato pochi minuti, si siano allenati con particolare dedizione, dimostrando attaccamento alla maglia, rimostranza verso la dirigenza e soprattutto rispetto, quel rispetto che non manca neppure dai giocatori infortunati che si presentano al campo durante gli allenamenti semplicemente per un saluto ed un incoraggiamento. Il calcio è questo!”.

A proposito di meriti, Cipriani palra poi  della dolorosa scelta del cambio tecnico e i nuovi risvolti: “Quando fai parte di questo ambiente e nella fattispecie dell’ambiente S. Ermete, la prima cosa che conta è il rapporto umano. Pazzini, rimane un amico, una persona che stimo prima come uomo ed infine come mister. Sappiamo bene che quando le cose purtroppo non vanno nel verso giusto a pagare siano sempre gli allenatori e purtroppo in quel momento abbiamo ritenuto che le strade si dividessero con estrema professionalità da ambedue i lati. L’avvento di Righetti, ha portato freschezza, energia e nuovi risvolti. E’ un tecnico che non ha bisogno di presentazioni dato che ha lavorato partendo dai giovani fino al raggiungimento massimo della serie C. Oggi per la nostra società rappresenta un valore aggiunto, capace con la sua intuitiva saggezza di lavorare sottotraccia dimostrando con i risultati quanto la squadra sia cresciuta e consapevole maggiormente della propria forza: la partita di Gambettola non a caso identifica la nostra svolta”.

Alcune scelte dolorose riguardano gli addii di componenti della squadra che erano divenuti pure bandiere eppure...: ”Non era nostra intenzione smantellare un progetto iniziale che prevede il raggiungimento dei play off. Chiaramente tutti avremmo sognato il primato, ma ci sono stagioni in cui la ruota gira sempre nel verso giusto ed altre in cui sei costretto a lottare per arrivare sul pallone prima degli altri, questa è una di quelle, dove nulla è scontato, nulla è dovuto, ma bisogna semplicemente affrontare, credere nelle proprie forze, domenica dopo domenica, in seguito tracceremo la linea che equivale al nostro bilancio. Non dimentichiamo che ci sono anche gli avversari, alcuni fuori categoria”.

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