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Il Rimini prepara la festa al Neri: "Vincere il campionato era l'unico modo per far riappassionare la gente"

Nell'ultimo turno del girone D di serie D i biancorossi ospiteranno la terza forza del campionato, il Lentigione

Sarà una giornata di festa quella di domenica allo stadio Romeo Neri. Il Rimini, fresco di vittoria del campionato, ospiterà il Lentigione, che ha chiuso la regular season al terzo posto, dietro al Ravenna vicecapolista. La partita sarà in diretta su Sportitalia e i biglietti sono in vendita al prezzo di un euro, eccezion fatta per i settori "centrale" e "centralissima", a 5 euro. 

“Avevo detto ai ragazzi che l’obiettivo nostro era che il campionato durasse 37 giornate e non 38 - commenta mister Gaburro alla vigilia dell'ultimo impegno del campionato vinto - perché sia che il Lentigione fosse coinvolto direttamente nella promozione sia che quella partita fosse decisiva ai fini di un eventuale aggancio del Ravenna sarebbe stata comunque una gara molto difficile dal punto di vista tecnico, e quindi dovevamo far di tutto per chiudere il campionato alla penultima, e così siamo riusciti a fare. In un campionato dove tre squadre superano gli 80 punti non è affatto scontato che questo possa succedere. Sicuramente abbiamo tenuto una media punti altissima e abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Questa è l’ultima partita, che però alla fine poi rimane, cioè non fa parte della coda del campionato, come può essere considerata la Poule Scudetto, ma è una partita come tutte le altre. E alla fine chi segna domani avrà qualche gol in più nella classifica dei cannonieri e se tu fai tre punti chiudi a 90, ci sono tanti motivi per cui dobbiamo cercare di far bene”.

L'allenatore biancorosso si aspetta una partita aperta: "Sia noi sia il Lentigione daremo spazio giocatori che hanno giocato di meno, e questa cosa dovrebbe ancor di più favorire quella che può essere una dinamicità di partita, anche perché già la posta in palio comunque non esiste per nessuno dei due, perché per loro il terzo posto è quello e per noi il primo posto è quello. Però il fatto che giochino giocatori che hanno giocato un po’ di meno possono avere ancor di più la motivazione per spingere il più possibile, quindi io immagino una partita piacevole”.

La squadra si è giustamente rilassata in questa settimana dopo aver vinto matematicamente il campionato domenica scorsa a Sasso Marconi, ma domenica scenderà in campo con la voglia di vincere la partita: "E' evidente che non sia stato semplice allenarsi - ammette Gaburro -. Direi una cavolata se dicessi il contrario. Però è anche evidente secondo me che poi, quando metti la maglia e scendi in campo, arriva l’arbitro e inizi la partita, gli stimoli, specialmente in questo momento, quando scendi in campo al “Romeo Neri”, sono talmente tanti che penso che il fatto che tu abbia fatto una settimana un po’ ballerina sul piano dell’allenamento inciderà zero su quella che può essere poi la partita che effettivamente andrai a fare”.

Il Rimini è riuscito a riportare l'entusiasmo nella tifoseria, "C'era un modo solo per poterlo fare ed era fare risultato - sottolinea il tecnico -, non penso ci fossero altri modi per far riappassionare la gente nell'immediato su quello che poteva essere il percorso del Rimini. L’unico modo era quello di vincere il campionato perché penso che tutti a Rimini sapessero e sanno che la serie D è una categoria di passaggio e di prestito per questa società, che deve stare tra i professionisti, però lo abbiamo sempre pensato, ma un conto è pensarlo e un conto è farlo. E credo che in questo momento aver fatto questo passo significhi permettere a chi aveva in questo momento la voglia di urlare quelli che potevano essere i propri desideri di poterlo anche fare”.

Gaburro non annuncia la formazione ma garantisce la titolarità del portiere classe 2002 Giacomo Piretro, unico ragazzo a non essere mai sceso in campo quest'anno ma che si è sempre allenato come se fosse dovuto scendere in campo la domenica: una scelta di riconoscenza da parte dell'allenatore. Il tecnico biancorosso aveva un rinnovo contrattuale automatico in caso di vittoria del campionato: "Mi appoggio a questo aspetto, a Rimini rimango volentieri. Ma se dico che rimango a Rimini, dico una cosa sbagliata perché devo prima incontrarmi con la società. Informalmente il sentore è che si possa continuare questo matrimonio, però ci sono delle tappe nel calcio da rispettare. Prima di tutto ci sarà da valutare quella che è la situazione del direttore sportivo e della dirigenza in generale, poi di conseguenza si parlerà anche della mia posizione, che è secondaria in questo momento".

Inevitabilmente il tecnico biancorosso ha attirato l'attenzione di altri club per la prossima stagione: "Che ci sia stato l’interessamento di qualcuno non dico che sia evidente, però dico sì, che io abbia parlato con qualcuno no, nel senso che non sono andato oltre al piacere di aver ricevuto qualche telefonata, perché io ho sempre detto a tutti che avevo un accordo col Rimini opzionale e che avrei parlato prima di tutto col Rimini. Poi, se col Rimini va come spero io non serve che rifaccia nessun tipo di altro numero di telefono".

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