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Venerdì, 29 Marzo 2024
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MotoGp, test Misano. Valentino: "Per la gara sono ottimista". Morbidelli: "Ho capito dove Quartararo fa la differenza"

Valentino Rossi chiude col sorriso la due giorni di collaudi a Misano Adriatico, dove si è provato in vista dell'imminente Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini,

"E' stato un test positivo prima di tutto perchè siamo stati piuttosto competitivi e questo è l'aspetto più importante". Valentino Rossi chiude col sorriso la due giorni di collaudi a Misano Adriatico, dove si è provato in vista dell'imminente Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, ma si è guardato già al 2020 con importanti novità da provare. La Yamaha ha portato per l'occasione un nuovo forcellone, un motore evoluto per il prossimo anno, ma anche alcuni soluzioni innovative per quanto riguarda l'anteriore.

Le interviste ai piloti (foto di Tommaso Torri)

"Avevamo diverse cose interessanti da testare - conferma il "Dottore" -. Dal prototipo 2020, ma anche altre cose per l'ultima parte della stagione. Non è andata male, perchè siamo migliorati in accelarazione e nel grip. Mi sono trovato bene. Le novità hanno dato subito buoni riscontri. Sia il forcellone che lo scarico hanno migliorato la moto, trovando più stabilità. In questo modo riusciamo ad essere più veloci in accelerazione". Rossi punta a lottare per il podio per le prossime gare: "Quello è l'obiettivo. Dobbiamo cercare di essere più forti". Sul round di due settimane a Misano: "Prima di questo test ero piuttosto pessimista, anche perchè lo scorso anno avevo faticato, concludendo in settima posizione. In questa occasione siamo stati davanti e per questo motivo sono ottimista di poter fare una bella gara".

Test a Misano day 2 (fotoservizio di Marzio Bondi)

Il verdetto dei test di Misano recita quattro Yamaha nelle prime cinque posizioni: "Sulla carta non è una pista molto buona per noi. Lo scorso anno eravamo lenti. Stiamo migliorando". Capitolo grip: "Mi aspettavo peggio, perchè tutti parlavano di problemi, noi invece siamo andati abbastanza bene". Sulla condizione fisica: "Non meglio di un ventenne, ma sono abbastanza in forma".

Contento anche Maverick Vinales: "Abbiamo lavorato soprattutto nel pomeriggio, col caldo. Volevamo migliorare le sensazioni sulla moto in vista della gara. Il feeling è stato buono". Lo spagnolo non si è focalizzato sulle novità per il 2020: "Abbiamo fatto dei passi in avanti, anche se non come mi aspettavo. Per il prossimo anno c'è ancora tanto da provare". Il punto forte? "Abbiamo lavorato molto con la gomma hard, per migliorare lo stile di guida e la moto". Sul grip, Vinales non ha trovato differenze rispetto al giovedì. Yamaha al livello di Ducati e Honda: "Non penso, dobbiamo lavorare".

Soddisfatto anche Franco Morbidelli, che ha chiuso col terzo tempo: "E' stata una giornata positiva, perchè siamo riusciti a migliorare un po' rispetto a giovedì. Le condizioni erano un po' peggiori, c'era meno grip, ma probabilmente nel weekend di gara sarà tutt'altra cosa. Abbiamo fatto un bel step in avanti, completando parecchi giri per approfondire alcuni dettagli di set-up. Non vado ancora forte come Fabio Quartararo, ma ho capito dove fa la differenza e cercherò di lavorare in quell'area. Ci manca un po' di top speed per essere al pari di Honda e Ducati". In vista del fine settimana del gran premio, conclude, "non ci sono aspettative. So di essere andato forte e questo è positivo. Mi aspetto qualcosa di buono, ma il grip potrà cambiare e siamo schiavi di quello".

Lavoro sul presente e sul futuro per Marc Marquez: "Sono contento, abbiamo lavorato tanto avendo a disposizione quattro moto diverse. Abbiamo lavorato per il finale di stagione, ma anche pensando al 2020. C'erano cose nuove ed era importante capire come funzionavano, perchè i prossimi test sono a Valencia. Non posso dare altre dettagli. La base è quella del 2019. Misano è un tracciato che permette di capire alcune cose, mentre sul motore non è possibile trovare indicazioni perchè c'è un rettilineo non lungo. E sul quel settore che ci dovremo focalizzare".

Seconda posizione finale per Danilo Petrucci, che nei due giorni si è concentrato su prove di set-up con la sua Desmosedici GP e giovedì ha percorso 71 giri, facendo segnare 1:32.155 quale migliore crono nella sua ultima uscita con gomma posteriore extra soft: "Sono stati due giorni molto importanti perché poter provare sulla stessa pista su cui correremo fra due settimane, considerando le condizioni diverse dell’asfalto con meno grip, ci ha consentito di capire tante cose in ottica gara. Abbiamo fatto molte prove interessanti e sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto anche se sicuramente dovremo ancora migliorare nel weekend di gara. In ogni caso sono contento del mio passo e fiducioso per il prossimo gran premio".

Andrea Dovizioso, reduce dal brutto incidente a Silverstone, ha completato tra giovedì e venerdì 118 passaggi, senza però utilizzare mai il pneumatico extra soft posteriore. "Fortunatamente sono riuscito a fare un giorno e mezzo di test e fisicamente sto bene - sono le parole del forlivese -. Nei giorni scorsi siamo riusciti a fare un bel lavoro a casa: ho recuperato abbastanza bene la forma fisica e sono riuscito a girare, anche se sono ancora un po’ acciaccato. E’ stato molto importante girare, anche perché abbiamo trovato una pista abbastanza diversa rispetto all’anno scorso, con meno grip e perché c’erano anche tutti gli altri piloti e abbiamo potuto fare delle prove interessanti in ottica gara, sia di materiali che di set up. Non sono ancora completamente soddisfatto della nostra velocità però era importante riuscire a scendere in pista in questo test, ce l’abbiamo fatta, e adesso ci prepareremo bene per essere pronti nel weekend di gara".

La Ducati ha schierato anche il tester Michele Pirro, che tra due settimane parteciperà come wildcard: "In questi due giorni siamo riusciti a lavorare su diversi aspetti, sia di ciclistica che relativi agli nuovi pneumatici portati da Michelin, soprattutto in ottica gara visto il cambiamento di grip dell’asfalto. Abbiamo diverse idee e speriamo che fra due settimane la temperatura sia un po’ meno alta, perché sicuramente un po’ più di fresco ci potrebbe avvantaggiare".

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