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Sport Santarcangelo di Romagna

Coppa della Pace, trionfa Nicola Gaffurini. Dal podio la dedica a Keagan Girdlestone

"E' stata una corsa impegnativa sin dalle prime battute - commenta Gaffurini -. Le indicazioni del nostro direttore sportivo Maurizio Frizzo, sono risultate giuste, per avere la possibilità di controllare la corsa bisognava stare davanti"

Una fuga di quasi 150 chilometri si è chiusa con uno sprint a 200 metri dall’arrivo. La 46esima Coppa della Pace è stata vinta da Nicola Gaffurini (Sangemini MGKVis). Argento per Amanuel Ghebreigzabhier (Dimension Data), davanti a Nicolae Tanovitchii (team Cervelò). "E’ stata una corsa impegnativa sin dalle prime battute - commenta Gaffurini -. Le indicazioni del nostro direttore sportivo Maurizio Frizzo, sono risultate giuste, per avere la possibilità di controllare la corsa bisognava stare davanti. Devo ringraziare tutti i miei compagni di squadra per il supporto di oggi, ma soprattutto voglio dedicare questa vittoria a Keagan. Questa è una grande corsa e dopo il dolore dello scorso anno oggi è stata sicuramente una bella giornata di sport”. Gaffurini si è aggiudicato anche il memorial Bruno Anelli, per la classifica a punti dei traguardi volanti, davanti a Matteo Natali (Viris Maserati) e Alvaro Hodeg Chagui (Nazionale Colombia), così come  il memorial Gino Mondaini, titolo dedicato alla classifica a punti per il GPM, mettendo alle spalle Matvey Nikitin (Astana City) e Samuel Migisha (Dimension Data For Qhubeka).

coppa della pace 2017 podio-2LA MANIFESTAZIONE - La calda mattinata di sport si è aperta con una piccola cerimonia durante la quale l’organizzazione della gara formata da il Pedale Riminese, la Polisportiva Sant’Ermete e la ditta F.lli Anelli, ha tenuto a ringraziare gli operatori e il personale dell’Ausl Romagna, rappresentata da Elisabetta Montesi, e della Croce Blu Bellaria – Igea Marina, per l’operato in occasione dell’incidente di Keagan Girdlestone, del 5 giugno dello scorso anno. Dopo il minuto di silenzio in ricordo di Bruno Anelli, la bandiera a scacchi di start della gara è stata sventolata dalla sindaco di Santarcangelo di Romagna Alice Parma, con lei sulla linea di partenza Tiziano Arlotti parlamentare riminese, e tutta la famiglia Anelli.

LA GARA - 168 gli atleti al via, saranno 64 a tagliare il traguardo, schierati da 29 formazioni. Come da tradizione prima fila per le maglie più rappresentative presenti in gara, indossate rispettivamente da: Aleksander Riabushenko (in forza al Team Palazzago Amaru), campione Europeo Under 23 in carica; Perez Tivani (argentino portacolori della Unieuro Trevigiani Hemus 1897) vicecampione Panamericano e campione argentino strada e crono; Zahiri Abderrahim (sempre della Unieuro) Campione Nazionale del Marocco Under 23. Nonostante le temperature decisamente estive, oltre i 30°, durante la prima fase di gara  pianeggiante che si sviluppa sul circuito di fondo valle tra i territori di Santarcangelo, Villa Verucchio e Poggio Torriana, l’andatura è subito apparsa sostenuta. Il gruppo, anche se con diversi allunghi di studio, rimane pressoché compatto fino a dopo il chilometro 30, quando un drappello di 14 atleti, formato da Bernardini e Gaffurini (Sangemini MGKVis), Rocchi e Viero (Zalf), Andreoletti (Colpack),  Eyob e Ghebreigzabhier  (Dimension Data), Nacher Sues (Delio Gallina), Hodeg Chagu (Nazionale Colombia); Colombo (Palazzago),Nikitin (Astana), Rajovic (Adria Mobil), Moschetti (Viris Maserati), Petrovski (Federation Monegasque),  si stacca dalla testa del gruppo, fino a guadagnare  oltre 3 minuti al km 66.

Al primo passaggio in località Sant’Ermete, prima dell’inizio della fase di salita, il plotone in corsa transita molto frazionato: i battistrada,  che hanno dettato il ritmo, sfilano sotto il palco d’arrivo con un distacco dagli immediati inseguitori di 1’20’’. Sono infatti diversi i drappelli di corridori che si sono gettati a riprendere i fuggitivi, mentre il grosso del gruppo viaggia con un ritardo di 3’55’’. Al primo passaggio al GPM e proprio Gaffurini (Sangemini MGKVis) a tagliare per primo il traguardo, alle sue spalle Colombo della Palazzago e Nikitin dell’Astana. La salita verso San Paolo comincia a farsi sentire nelle gambe degli atleti schierati da 29 delle formazioni più prestigiose d’Italia e del mondo, facendo crescere progressivamente i distacchi che salgono anche oltre i 4’. Allo scoccare delle due ore di gara, a una media oraria che si attesta sui 44.100 km/H., il drappello di testa viaggia pressoché compatto, alle sue spalle in progressione rientrano anche Duranti (Viris Maserati) e Marengo (Exploit Gomme), che riescono a riagganciare i fuggitivi. 

Al chilometro 95, che coincide con il primo traguardo volante della giornata, appannaggio del colombiano Hodeg Chagui che si impone in volata su Nacher Sues (Delio Gallina) e Bernardini (Sangemini MgkVis), la testa della corsa risulta rimpolpata, con circa una trentina di corridori, il grosso del gruppo invece accorcia le distanze riducendo il distacco a 3’15”. È alla terza risalita verso San Paolo che comincia ad entrare nel vivo la gara, con un susseguirsi di attacchi.  Sulla striscia d’asfalto con pendenze del 12%, sono Viero (Zalf), Natali (Viris), Gaffurini (Sangemini) e Colombo (Palazzago) a scandire il ritmo mentre sulle loro ruote si portano Areruya e Eyob (Dimension Data), mentre il gruppo principale procede costante a 40’’.  Saranno proprio i ragazzi africani a buttarsi per primi verso la discesa che li porterà nuovamente al passaggio sotto lo striscione del traguardo, dove il gruppo transiterà a 3’10’’ dal sestetto di testa cui nel frattempo si è portato Feley (Federation Monegasque).  Al chilometro 112 la cronaca di gara registra quindi 7 uomini in testa alla gara, al loro inseguimento un drappello con un distacco intorno ai 40’’, mentre il gruppo principale procede regolare al 3’15’’.

A 50 km dal termine della corsa, sempre sette corridori al comando, alle loro spalle un gruppetto agguerrito che collabora per colmare le distanze a una manciata di secondi, mentre anche il grosso del gruppo recupera abbassando il distacco a 2’. Un momento di indecisione degli uomini di testa sulla salita verso il GPM permette agli inseguitori di colmare il distacco, così saranno in 17 a passare compatti sotto lo striscione di San Paolo. Alle loro spalle il gruppo 1’53’’.  All’inizio del 5° giro in salita, la gara è nuovamente aperta, con un drappello di 10 uomini agguerriti al comando e il gruppo compatto e numeroso a 1’56’'. In testa alla corsa quindi la competizione è serrata e nessuno vuole chiudere prima del tempo la gara: Raggio e Natali (Viris Maserati), Luchshenko (Astana), Ghebreigzabhier (Dimension Data), Colombo (Palazzago), Andreoletti e Lizde (Colpack), Gaffurini (Sangemini), Rocchi (Zalf), Tanovitchii (team Cervelò), Marengo (Delio Gallina). A poco più di 25 chilometri dalla fine della gara, è quindi ancora tutto da giocarsi, con i battistrada a 1’36’’ dal grosso del gruppo.

Ultimo TV valido per la classifica dedicata a Bruno Anelli, è vinto da Gaffurini che insieme a tre corridori ha allungato sul gruppo dei battistrada. Plotone a 2’15’’. Ancora verso San Paolo a ritmo serrato sono questa volta in 5 al comando Ghebreigzabi, Raggio, Nikitin, Gaffurini e Marengo, alle loro spalle però inseguitori e gruppo intensificano il ritmo. Gaffurini, cerca di sparigliare le carte in tavola e prova l’allungo: in pochi chilometri mette tra lui e le ruote dei suoi inseguitori 18’’, gruppo a 2’36’’. Ghebreigzabhier (Dimension Data) e Tanovitchii (team Cervelò), si mettono alla ruota del lombardo, impresa che non riesce a Luca Raggio (Viris Maserati) che non riesce a tenere il ritmo dei battistrada. Dopo qualche schermaglia e una fase di studio tra i tre in testa alla gara, che comincia intorno agli ultimi 5 chilometri, è Nicola Gaffurini, a 200 metri dal traguardo a lanciare la volata e a vincere la gara.

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