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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Dallo sport una mano per le persone con disabilità psichica

Sono diversi anni che il Servizio di Salute Mentale di Rimini si impegna con progetti di promozione e prevenzione dello stigma sociale, attraverso iniziative di natura culturale e sportiva

Presentato  “Esportiamoci 2012”, progetto di attività fisica sportiva (beach volley) per persone con disabilità psichica.  Sono diversi anni che il Servizio di Salute Mentale di Rimini si impegna con progetti di promozione e prevenzione dello stigma sociale, attraverso iniziative di natura culturale e sportiva, andando anche incontro ad una gamma di bisogni degli utenti più ampia rispetto a quella tradizionale.

Si utilizza insomma la pratica dello sport per avviare un processo di aggregazione sociale che aiuti soprattutto chi, per ragioni diverse, si trova a vivere una condizione di isolamento e di solitudine. Lo sport diventa lo strumento che permette alle persone di ritrovare fiducia nella capacità di stabilire con gli altri relazioni durature e sentirsi parte di un gruppo in cui ciascuno ha valore per ciò che è. Ovviamente è di sport non competitivo che si tratta, con una pratica, anzi, inclusiva a favore di tutti.  

Un modo insomma per “rimettersi in gioco”, soprattutto nella vita, come ha detto la dottoressa Daniela Ghigi, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'A.USL, aprendo i lavori. Nel suo intervento la dottoressa ha espresso soddisfazione per la manifestazione, giunta alla sua XI edizione, e ha ricordato che “le prestazioni per patologie mentali nella nostra realtà proviciale sono in aumento, in linea con in trend di tutti i territori, e anche perchè vi è una forte capacità da parte dei servizi di intercettare il bisogno. Quest'anno abiamo effettuato 5.300 visite a pazienti psichiatrici; sono circa 350 quelli che abbiamo in carico”.

Il progetto “Esportiamoci”, nello specifico, col patrocinio del Comune e della Provincia di Rimini, e con alcune sponsorizzazioni, è una manifestazione di carattere nazionale che affianca allo sport eventi culturali e di impegno sociale, come ha spiegato il dottor Riccardo Sabatelli, direttore dell'Unità Operativa “Riabilitazione Psichiatrica” dell'A.USL. In quest'ottica, nel 2007 è stata dedicata una serata alla proiezione, nella Cineteca Comunale di Rimini, del film “Grido” di Pippo Delbono: una sorta di documentario, un viaggio in lambretta dell'attore – regista e di Bobò, “tirato fuori” dalle mura del manicomio, come scambio, non a senso unico, tra i due.

Al termine della proiezione Delbono, presente, ha risposto alle domande del pubblico. Nel 2009 sono stati proiettati e commentati alcuni cortometraggi tra cui, premiato, “Il passo della formica”. Nel 2010 ci fu il travolgente ed emozionante concerto de “I tamburi del Vesuvio” di Nando Citarella. All'insegna de “Il linguaggio dell'integrazione teatrale”, l'edizione 2011: teatro come forma di contrasto del disagio sociale, al fine di valorizzare le risorse personali dei soggetti cosiddetti diversamente abili e favorirne quindi l'integrazione umana e civile.

L'evento di quest'anno è “Sport e letteratura”, nel quale si inserisce il premio letterario “Insanamente”, con opere che prenderanno in considerazione la scrittura come terapia, necessaria per poter elaborare il disagio, e affrontare le difficoltà. Questo premio si suddivide in due categorie: racconti e poesia. La cerimonia per la premiazione sarà nella serata di mercoledì 29, alla presenza del presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali. Altro appuntamento, la proiezione del cortometraggio “Tornare a volare” di Ivan D'Alì, realizzato a Prato attraverso una collaborazione tra operatori sociali, mondo della scuola, terzo settore e utenti dei servizi psichiatrici. Come sempre la manifestazione si svolge presso lo stabilimento balneare Marinagrande: una scelta non casuale. Non solo perchè lo stabilimento è in grado di fornire i necessari servizi legati allo svolgimento, ma anche perchè dimostra particolare sensibilità per l'abbattimento dello stigma e, con le tante presenze turistiche che conta, aiuta ad ampliare la “contaminazione” di queste idee anche fuori dal territorio riminese.

Anche quest'anno sono circa 350 le persone che arrivano a Rimini per “Esportiamoci” e che potranno usufruire di un programma ricchissimo. Tra esse un gruppo di Modena, i cui componenti vivono ancora in tendopoli, e che a Rimini potranno fare un po' di giorni spensierati e di mare. Il programma. Da domenica 26 agosto a sabato primo settembre, alterneranno alle partite in spiaggia, mattina e pomeriggio (in cui davvero l'improtante sarà partecipare – e divertirsi - e non vincere) ai momenti di socializzazione, la sera, nel caffè dello stabilimento balneare. Più nel dettaglio, nella serata di martedì 28 la tradizionale “Festa di accoglienza in spiaggia”. La sera dopo, sempre dalle 21:00 la premiazione di “Insanamente”, in collaborazione con Fara Editore e la sponsorizzazione del Lions Club di Cattolica, con il conferimento delle medaglie della Presidenza della Repubblica a cura del presidente della Provincia Stefano Vitali. Nella serata di giovedì 30, “Ris – cossa solidale”: incontro e discussione con le persone colpite dall'ultimo sisma dell'Emilia Romagna. Venerdì proiezione in spiaggia di “Tornare a volare” e sabato mattina ancora partite, pranzo a buffet in spiaggia quindi i saluti.

Ad organizzare il tutto, mettendoci anche del suo, Fernando Monte, infermiere del Dipartimento di Salute Mentale, il quale ha ricevuto l'elogio della dottoressa Antonella Santullo, Direzione Tecnica Infermieristica dell'A.USL: “Persone come lui ce ne vorrebbero tante. Soprattutto di questi tempi in cui dobbiamo interrogarci sempre di più su come fare per attivare una positiva prevenzione nei confronti dei giovani rispetto a stili di vita sani e ad una giusta integrazione con le persone diverse e che hanno problemi”.

A sottolineare il tema dell'integrazione nella città e con la città, anche l'assessore allo Sport del Comune di Rimini Gianluca Brasini: “Credo che il vero spirito olimpico della partecipazione sia proprio questo: fare sport per integrarsi. Ed è questo anche lo spirito col quale le Istituzioni patrocinano ad iniziative come questa, che è una manifestazione diversa dal solito, ma proprio in questa diversità risiede il suo valore aggiunto”.
 

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