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Giro d'Italia: il tappone della via Emilia da Modena a Cattolica

Definito il percorso in rosa: da Dante all'unità d’Italia; dal ricordo di Martini alle grandi montagne passando per le eccellenze italiane, i giochi olimpici e il gran finale di Milano, celebrando i 90 anni della maglia rosa

La Corsa Rosa muoverà da Torino, nell’anno del 160° Anniversario dell’Unità d’Italia, e farà le sue prime tre tappe in Piemonte. Nel settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, Ravenna (dove il Sommo Poeta è sepolto) e Verona ospiteranno partenza e arrivo della 13^ tappa senza dimenticare Foligno dove fu stampata, nel 1472, la prima Divina Commedia. La Wine Stage di questa edizione sarà la Perugia – Montalcino (Brunello) con molti tratti di Strade Bianche nel finale. La Siena (partenza da Piazza del Campo) – Bagno di Romagna vivrà nel ricordo dell’indimenticato Alfredo Martini, nei 100 anni della nascita, e sarà anche la Tappa Bartali. La corsa toccherà, infatti, sia Sesto Fiorentino che Ponte a Ema città natale di Bartali. Ritorna l’arrivo sul Monte Zoncolan dal versante di Sutrio. La Cima Coppi sarà il Pordoi (2.239 m) inserito nel tappone dolomitico che prevede anche il Passo Fedaia (Montagna Pantani di questo Giro) e il Passo Giau e l’arrivo a Cortina d’Ampezzo sede delle Olimpiadi Invernali del 2026. Gran finale a Milano con una cronometro di 29,4 km che partirà da Senago. Due gli sconfinamenti della Corsa Rosa: in Slovenia nella Grado – Gorizia e in Svizzera nella Verbania – Valle Spluga/Alpe Motta. Il dislivello totale del Giro d’Italia 2021 sarà di 47.000 m.

L’Unità d’Italia, Dante Alighieri, il 90° compleanno della Maglia Rosa (indossata per la prima volta nel 1931 – prima tappa vinta da Learco Guerra e Giro vinto da Francesco Camusso), le grandi montagne, i paesaggi, i borghi e le città italiane, le Olimpiadi invernali e il ricordo di grandi uomini e campioni che hanno dato lustro al ciclismo e al Giro d’Italia sono alcuni degli ingredienti della 104^ edizione della Corsa Rosa in programma dall’8 al 30 maggio.

A 10 anni di distanza dall’ultima volta, e nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia, Torino e la Regione Piemonte ospiteranno la Grande Partenza del Giro d’Italia. La prima frazione sarà una cronometro individuale di 9 chilometri per le vie di Torino; la seconda una tappa adatta ai velocisti da Stupinigi (Nichelino) a Novara (173 chilometri) mentre la terza partirà da Biella per terminare a Canale dopo 187 km (tappa mossa adatta ai finisseur o ai colpi di mano). Primo arrivo in salita, nella quarta tappa, a Sestola con partenza da Piacenza. La parola ai velocisti nella Modena - Cattolica di mercoledì 12 maggio. Sesta frazione molto insidiosa con 3.400 metri di dislivello che porterà il gruppo dalle Grotte di Frasassi ad Ascoli Piceno (San Giacomo) con due Gpm nel mezzo e l’arrivo posto quota 1090 m. La Notaresco – Termoli (178 km) è una tappa adatta ancora alle ruote veloci del gruppo. Sabato 15 maggio la Foggia – Guardia Sanframondi (173 chilometri) con ancora difficoltà altimetriche (3.400m di dislivello) con il GPM di Bocca della Selva a 53 km dal traguardo. Inedito arrivo in salita in Abruzzo, a Campo Felice, nella frazione di domenica 16 maggio con partenza da Castel di Sangro. Una tappa con ancora 3.400 m di dislivello che prevede tre Gran premi della Montagna prima dell’erta finale. La 10^ tappa di lunedì 17 maggio, da L’Aquila a Foligno, potrebbe adattarsi a fughe da lontano o colpi di mano nel finale. Martedì 18 è previsto il primo giorno di riposo del Giro.

Si riparte, mercoledì 19, con una tappa che promette spettacolo da Perugia a Montalcino (Brunello di Montalcino Wine Stage) con una prima parte ondulata mentre negli ultimi 70 chilometri 35 saranno di Strade Bianche. L’ultimo arrivo a Montalcino, nel 2010, vide Cadel Evans aggiudicarsi la tappa in Maglia Iridata in una giornata contraddistinta dalla pioggia e dal fango. La Siena – Bagno di Romagna (Tappa Bartali) renderà omaggio a due uomini speciali che hanno reso grande il ciclismo: Gino Bartali e Alfredo Martini. La corsa toccherà, infatti, sia Ponte a Ema che Sesto Fiorentino per concludersi a Bagno di Romagna dopo 3 GPM e 3.700m di dislivello. Nel ricordo di Dante Alighieri, nel settecentesimo anniversario dalla morte, la 13^ tappa da Ravenna (dove il Sommo Poeta è sepolto) a Verona che attende gli sprinter. Sabato 22 maggio, con partenza da Cittadella, è il giorno del temuto Zoncolan (si sale dal versante di Sutrio). L’unica volta che fu affrontato da quel versante risale al 2003 con la vittoria di Gilberto Simoni. La Grado –Gorizia, frazione adatta ai finisseur, prevede un circuito, da ripetere tre volte, che sconfinerà nella vicina Slovenia. La Sacile – Cortina d’Ampezzo, di lunedì 24 maggio, chiuderà la seconda settimana. E’ il tappone Dolomitico con il Passo Fedaia (Montagna Pantani), il Passo Pordoi (Cima Coppi) e Il Passo di Giau prima del traguardo nella città che ospiterà nel 2026 le Olimpiadi Invernali. 
 
Dopo il secondo giorno di riposo si riparte con un’altra tappa di montagna da Canazei a Sega di Ala (arrivo in salita inedito per il Giro). Da scalare, prima dell’ascesa finale, il Passo san Valentino. Giovedì 27 maggio, la 18^ tappa da Rovereto a Stradella. Una frazione insidiosa con diversi strappi nel finale tra le colline dell’Oltrepò Pavese. Muoverà da Abbiategrasso la tappa numero 19 che terminerà sull’Alpe di Mera in Valsesia (arrivo inedito). Questa frazione con 3.700m di dislivello comprende anche l’ascesa del Mottarone e quella della Colma di Varallo.  Da Verbania partirà una tappa contrassegnata da 5 stellette di difficoltà e 4.800 m di dislivello che terminerà sull’Alpe di Motta nella Valle Spluga in Valtellina. Da scalare anche il Passo San Bernardino e il Passo dello Spluga, due salite che porteranno il gruppo oltre i duemila metri. Gran finale, domenica 30 maggio, con una cronometro individuale di 29,4 km che partirà da Senago e terminerà sotto il Duomo di Milano.

CATTOLICA SI ORGANIZZA

Il prossimo 12 maggio si correrà la Modena-Cattolica. Una tappa prettamente pianeggiante ed adatta ai velocisti. Lo sprint finale è previsto in Corso Italia con la carovana rosa che attraverserà la città, lungo le vie Emilia-Romagna, Mazzini, Garibaldi, Nazario Sauro, Petrarca, Verdi, Lungomare Rasi-Spinelli, via Fiume e via Del Prete. La zona del Parco Le Navi sarà adibita a quartiertappa per ospitare staff, giuria, addetti ai lavori, giornalisti e fotografi. La zona di Piazza I° Maggio e viale Bovio, invece, accoglierà il cosiddetto “Open Village”, un vero e proprio “villaggio rosa”. Uno spazio aperto al pubblico durante l’arco della giornata che ospiterà gli stand degli sponsor dell’evento sportivo. Ad inizio mese si era effettuato un primo sopralluogo con i responsabili del Giro. L’Amministrazione è al lavoro per organizzare anche degli eventi collaterali per celebrare l’arrivo della Corsa Rosa. Tra queste, una mostra che raccolga foto e testimonianze delle precedenti tappe a Cattolica. Non mancheranno allestimenti di arredo urbano ed illuminazione artistica dei luoghi più rappresentativi della città. Adesso entra nel vivo il lavoro del comitato di tappa del quale, oltre ai rappresentanti di Palazzo Mancini, fanno parte anche Filippo Magnani e Ivan Cecchini, promotori negli ultimi anni della Granfondo Squali-Trek.

La città di Cattolica è stata città di tappa in tre occasioni. Nel 1957 quando si corsero la Ferrara-Cattolica (quinta tappa del 21 maggio) e la Cattolica-Loreto (sesta tappa, 22 maggio). Nel 1958 con la San Benedetto del Tronto-Cattolica (tredicesima tappa del 31 maggio) ed esattamente quarantatré anni fa, nel 1978, quando il 12 maggio si corse da Prato a Cattolica ed il giorno seguente da Cattolica a Silvi Marina. Va ricordato, inoltre, che la Regina è stata scelta per dei traguardi volanti intermedi come nel 1911, 1933, 1955.

“L’emozione è stata grandissima – commenta il Sindaco Mariano Gennari – nel vedere il nome della nostra città nel calendario di questa storica e prestigiosa manifestazione sportiva. Cattolica si preparerà al meglio per accogliere la carovana rosa e tutto il suo seguito. Siamo consapevoli dell’importante occasione mediatica da raccogliere, anche per dare speranza nel particolare momento che stiamo attraversando”. “Abbiamo sognato questo appuntamento, ci abbiamo lavorato, oggi è realtà. Un nuovo obiettivo raggiunto per dare alla nostra città un ritorno turistico di altissimo valore. Una finestra internazionale a cui affacciarsi con orgoglio”.

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