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Il Belvedere non si arrende mai, doppia rimonta al fotofinish

Due incredibili successi per Riccione contro l’ex capolista Lancers (4-3 e 6-5), in entrambe le partite i romagnoli erano sotto di tre punti al settimo inning

Era il match-clou dell’ultima giornata di andata e il Belvedere l’ha trasformato in un doppio successo di cuore e grinta, doti che in questa stagione non sembrano proprio mancare ai riccionesi. Ora, con sette successi nelle ultime otto partite, i romagnoli si sono riallineati al “gruppo” e sono ad una sola gara di ritardo da quella seconda piazza che vale la serie A. Classifica a parte, quella di domenica è stata un’autentica impresa sportiva, maturata facendo ricorso a tutte le risorse disponibili. E anche di più, perché non si può non dedicare l’apertura alla prestazione di Michael “Mike” Bertozzi (classe 1998), che ha letteralmente inventato la rimonta in “garadue”. Siamo al sesto inning, e non solo Riccione è sotto 5-2, ma dal primo inning non batte più valide. Il pitcher toscano Alejandro Morese sta letteralmente dominando, degli ultimi 15 avversari affrontati solo due hanno raggiunto la prima base, uno per base per ball (poi colto rubando), un altro su errore, nessuno ha toccato la seconda. Mike però colpisce bene, per un fuoricampo che riavvicina i suoi (5-3). Sembra un episodio isolato perché Morese risponde con tre eliminazioni consecutive, i primi due sono “k” al terzo e al quarto uomo del lineup avversario. Il finale parrebbe già scritto, perché anche il settimo attacco riccionese si chiude con tre soli uomini. Per fortuna c’è un Biondi in gran spolvero in pedana, così si arriva all’ottavo inning con punteggio immutato, 5-3. Mancano solo cinque eliminazioni alla vittoria per i Lancers, ma Luca Gabrielli tiene accesa la fiammella con un singolo. Tocca di nuovo a Mike Bertozzi e accade quello che nessuno osava sperare, un secondo fuoricampo in anticipo che vale il pareggio (5-5). Morese prova di nuovo a reagire con uno strikeout, ma ormai l’inerzia è dalla parte del Belvedere. Canini batte un doppio a destra, Lucena viene mandato in base, ma con due out è puntualissimo come sempre Alessandro Bernardi, per la valida al centro che permette a Canini di segnare il punto decisivo (6-5).

Anche perché Biondi (vincente con 3.1 rl, 1 bvc, 0 bb, 2 so, 0 pgl) completa l’opera nella nona ripresa, fermando l’ultimo disperato assalto degli ospiti. L’incredibile finale di “garadue” non può però fare passare in secondo piano l’altra impresa della giornata, il successo, con una rimonta altrettanto importante. La storia è simile a quella dell’incontro pomeridiano, i Lancers sono davanti 3-0 al settimo inning e hanno costruito il vantaggio con un monte eccellente: in sei inning completi Degli Innocenti ha concesso la miseria di una valida. Dall’altra parte Tomassoni ne ha concesse poche di più, appena tre, ma “paga” i problemi di controllo (quattro basi ball e quattro colpiti) e i due errori dei compagni nel quinto inning. Al settimo Tomassoni (6 rl, 3 bvc, 4 bb, 7 so, 1 pgl) lascia la pedana a Chiaruzzi e questa si rivelerà la prima di una serie di strategie vincenti del manager Pasquini, tanto che Chiaruzzi affronta appena 9 uomini, il minimo sindacale, per completare 3 riprese perfette (vincente con 3 rl, 0 bvc, 0 bb, 3 so, 0 pgl). E’ la condizione necessaria alla rimonta riccionese, che comincia al settimo:  base a Lucena, valida di Bernardi, sacrificio di Vichi e due uomini in zona punto per Luigi Angelini, che non si lascia pregare e batte una valida fondamentale che porta a casa i punti del 3-2. Partita riaperta, sorpasso rimandato. Il nono attacco Belvedere si apre con il colpito di Bertozzi e l’avvicendamento sul monte dei Lancers tra Degli Innocenti e Pistol, ma sono strategia e tensione a fare la differenza: Rossi smorza sulla terza ed un errore difensivo porta i corridori agli angoli senza eliminati. Pasquini si gioca la doppia rubata, Rossi è salvo in seconda e Bertozzi riesce ad arrivare millimetricamente salvo a casa base. Poi, con uno fuori, è un altro errore difensivo a permettere l’avanzata di Rossi in terza. Tocca a Bernardi, con due strike Pasquini chiama il safety squeeze, l’esperienza non tradisce ed arriva il punto del 4-3, senza che Riccione batta una valida nell’ottavo inning e con appena tre valide nell’intera partita. Per Bernardi, come detto, sarà il primo di due punti vincenti battuti a casa nella stessa giornata. In “garadue”, prima dell’ultimo terzo di gara con lo show di Bertozzi, il Belvedere paga in avvio la giornata no del giovanissimo Aiello, che deve lasciare il monte già dopo sei uomini (4 basi ball e 2 valide), sostituito in fretta e furia da Paolo Gabrielli.

Per fortuna il “Gamba” delle ultime settimane è intoccabile e sfodera cinque riprese di grandissima qualità (5 rl, 4 bvc, 1 bb, 4 so, 0 pgl) permettendo ai suoi di rimanere in partita. Sotto per 4-0 dopo la metà del primo inning, Riccione trova anche la forza di reagire subito con tre valide pesanti in sequenza: doppio di Bertozzi (per lui 3/4 alla fine), triplo di Rossi e singolo di Canini per il 2-4. Quelle rimarranno le uniche valide dei padroni di casa fino all’homer di Bertozzi al sesto, perché Morese prende il pieno controllo della partita. I Lancers segnano invece al quinto (5-2) sfruttando un raro errore della difesa di casa. Ma si sta solo apparecchiando la tavola per il gran finale e per una vittoria che pesa tantissimo sull’economia della stagione, in un campionato più equilibrato che mai, tanto che in questo week-end sei partite su 10 si sono decise con un punto di scarto. Alla fine del girone d’andata c’è una capolista solitaria, il Longbridge Bologna con 5 sconfitte, poi la coppia Rimini-San Giovanni in Persiceto con sei, a seguire Riccione e Lancers con sette. Ora il Belvedere è atteso da altre due domeniche “di fuoco” sul diamante amico: arriva prima il Chieti, mina vagante del girone che domenica ha perso entrambe le partite di un solo punto con il Longbridge capolista, poi sette giorni dopo il big match proprio contro i bolognesi.

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