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Olimpiadi, Matteo Guarise racconta Sochi: "Peccato per il ginocchio"

Al pattinatore riminese è stato consegnato un volume dedicato agli olimpionici riminesi e la targa col segno zodiacale della città, che riproduce il bassorilievo della cappella dei pianeti del Tempio Malatestiano

“E’ bello vedere quante persone mi hanno seguito in questa avventura alle Olimpiadi ed è bello sapere di avere il supporto della città”. Matteo Guarise, reduce dai Giochi olimpici invernali di Sochi, è stato ricevuto venerdì mattina dall’assessore alle politiche sportive Gian Luca Brasini. E’ stata l’occasione per consegnare un riconoscimento al primo riminese a partecipare ad un’Olimpiade invernale e soprattutto per farsi raccontare dal giovane pattinatore la straordinaria esperienza vissuta a Sochi.

“Ho avuto un infortunio proprio alla vigilia dell’appuntamento più importante della mia carriera – ha raccontato – Purtroppo il problema al ginocchio ha influito sulla nostra prestazione, ma l’importante era arrivare fino in fondo e io e la mia partner ci siamo riusciti”. “Matteo ha avuto coraggio – ha sottolineato l’assessore Brasini – Innanzitutto perché ha scelto di mettersi in discussione, passando dal pattinaggio a rotelle al pattinaggio su ghiaccio, una disciplina che a livello mondiale è più competitiva e più seguita dai media. Ha avuto coraggio anche nell’affrontare all’Olimpiade nonostante il dolore al ginocchio. Gli faccio il mio in bocca al lupo per la sua carriera, sperando che passo dopo passo possa raggiungere grandi obiettivi”. Al pattinatore riminese è stato consegnato un volume dedicato agli olimpionici riminesi e la targa col segno zodiacale della città, che riproduce il bassorilievo della cappella dei pianeti del Tempio Malatestiano.

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