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Moto3, il giappo-riccionese Tatsuki Suzuki firma la pole nel Gp di casa

Il pilota della Sic 58 Squadra Corse di Paolo Simoncelli scatterà davanti a tutti

Qualifiche animate per la Moto3 nel Gp di San Marino e della Riviera di Rimini che, domenica, vedrà partire davanti a tutti il giappo-riccionese Tatsuki Suzuki della Sic58 Squadra Corse di Paolo Simoncelli. Si è partiti con una Q1 infuocata con tantissimi piloti di vertice rimasti beffati da questo caotico finale. Molto bene invece Celestino Vietti che è riuscito a qualificarsi. Fuori Canet, Suzuki, Antonelli, Fenati, Ramirez, Toba e anche Arenas dominatore del venerdì. Se possibile, la Q2 è stata ancora più animata visti i piloti in pista che, negli ultimi 3 minuti a disposizione, hanno dato l'attacco al tempo. Alla fine, a spuntarla, è stato proprio Suzuki in quello che è considerato il suo gran premio di casa. Il compagno di squadra del giappo-riccionese, Niccolò Antonelli, si è dovuto accontantare del sesto tempo e, quindi, partirà dalla seconda fila. Il terzo riminese in gara, Andrea Migno, centra la top ten e partità dalla decima casella. "Quando volevo fare il giro veloce gli altri mi rallentavano e sono finito nel Q1 - ha spiegato Suzuki. - Come a Jerez sono dovuto andare al Q2 e, questa volta, sono riuscito a fare la pole e sono molto felice sia per me che per la squadra. Col nostro capotecnico sono riuscito a fare anche la strategia giusta".

Gp di San Marino e Riviera di Rimini 2019 - Qualifiche Moto3 (Foto Marzio Bondi)

Racconta "Nelli": "Al mattino vlevo sicuramente essere più veloce, ma probabilmente non ero ancora in bolla, tra l’altro mi hanno cancellato i 2 migliori giri e così sono rimasto fuori dalla Q2. Non mi sono perso d’animo, con la squadra abbiamo parlato e deciso la strategia da adottare. Per le ufficiali si è alzato il vento che ci frenava molto in rettilineo; sono partito deciso e ho fatto il miglior tempo della Q1. Sapevo però che per partire avanti in griglia, con il vento e la pista scivolosa, serviva prendere una o più scie. Sono uscito per fare il tempo con un buon treno di piloti, ma a metà giro hanno fatto alcuni errori e così anche io non sono stato perfetto. Il sesto posto alla fine non è male ma poteva andare ancora meglio senza quegli errori".

Fotoservizio di Marzio Bondi

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