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Martedì, 23 Aprile 2024
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I piloti dello Sky Racing Team VR46 Bulega e Migno si raccontano a RiminiToday

Alla vigilia del Gp di casa, i due talenti si preparano a dare il meglio davanti agli appassionati delle due ruote

La loro concentrazione è al massimo e, oltre alla tensione che "normalmente" sente ogni pilota alla vigilia di un Gran Premio, per i piloti dello Sky Racing Team VR46 Nicolò Bulega e Andrea Migno si aggiunge anche quella di dover correre un Gp di casa davanti a un pubblico di migliaia di amici e appassionati. RiminiToday ha incontrato i due talenti della VR Accademy che, nei paddock del Misano Circuit, sono pronti a dare il meglio per non deludere le aspettative.

Moto3 Misano World Circuit 2016 Nicolò Bulega foto - 004Nicolò, puoi farci un bilancio di questa prima parte di stagione da rookie, te l’aspettavi meglio o peggio?
E’ stata una prima parte di stagione davvero positiva. Non mi sarei mai aspettato di conquistare la pole e salire sul podio alla quarta gara. Sono contento: è una grandissima opportunità di crescita per me. Ho ottenuto dei buoni risultati, sono riuscito ad essere costante, centrando diversi piazzamenti nella Top5. L’obiettivo è diventare il Rookie dell’anno, ma la battaglia sarà fino all’ultima curva a Valencia. Ci sono diversi piloti in un fazzoletto di punti: sono quinto ma il secondo posto è a meno di 20 lunghezze e dietro tanti si stanno avvicinando. 
Misano è la pista di casa, quali sono i pregi e i difetti di questo tracciato?    
E’ un tracciato che conosco davvero bene. Ogni mese ci alleniamo qui con la VR46 Riders Academy e conosciamo ogni centimetro dell’asfalto. Questo sarà sicuramente un vantaggio. Inoltre, il pubblico di casa, gli amici, la famiglia saranno tutti in circuito per supportarci e questa sarà una carica in più. Difetti? Non lo so. Credo che venerdì mattina, scendere in pista per la prima volta in sella ad una Moto3 al GP di San Marino e della Riviera di Rimini mi farà un certo effetto. 
Moto3 Misano World Circuit 2016 bulega - 013Sapere che corri davanti a tanti amici è un handicap per la concentrazione?
Sarà un’emozione, una carica in più e una motivazione ulteriore a mantenere i nervi saldi e la massima concentrazione. 
Come sei cambiato come pilota e come persona?
Come pilota ho fatto dei buoni progressi. Sto crescendo grazie allo Sky Racing Team VR46 e alla VR46 Riders Academy che mi mettono a disposizione tutto quello che un pilota può desiderare. Come ragazzo cerco di rimanere quello di sempre: è fondamentale per trovare la concentrazione giusta e continuare ad allenarsi. E’ importante lavorare sodo e tenere i piedi per terra. 
Che sfizio ti sei tolto con i primi guadagni?
Come anticipato, sono un ragazzo di 16anni come tutti gli altri. La mia passione sono le moto, ho la fortuna di gareggiare nel Motomondiale, ma quando sono a casa sono una persona normale. Qualche sfizio: il cellulare nuovo, il pc ma niente di stravagante. 
Campioni si nasce o si diventa?
Bisogna coltivare il proprio talento e ho la fortuna di avere a disposizione tutti gli strumenti per farlo. Il Team SkyVR46 e l’Academy ci offrono tutta la loro professionalità e impegno per aiutarci a crescere. In pista ho tutto il loro supporto e a casa posso continuare ad allenarmi ai massimi livelli. 
Come ti immagini da campione del mondo?
Voglio tenere i piedi per terra e non pensarci. In questa prima stagione da rookie, sto ottenendo dei buoni risultati, ma il titolo è un’altra cosa. Devo continuare ad allenarmi e a lavorare sodo. Se un giorno dovessi farcela, sono sicuro sarebbe una grande soddisfazione per tutti. 
Moto a parte, che sogni hai nel cassetto?
Al momento la moto è la mia unica vera passione e voglio rimanere concentrato su questo. Non voglio correre, ma crescere passo dopo passo e fare esperienza. Come tutti i giovani piloti, sogno la MotoGP.

 

Moto3 Misano World Circuit 2016 Andrea Migno foto - 003Andrea, Misano è la pista di casa, quali sono i pregi e i difetti di questo tracciato?
E’ una pista su cui ci alleniamo regolarmente: conosco bene le caratteristiche e i punti chiave. Sembra un tracciato facile perché si guida bene e il pubblico è davvero speciale. 
Sapere che corri davanti a tanti amici è un handicap per la concentrazione?
Non lo considero un handicap, anzi. Non è una gara come le altre, è vero. Si avverte di più la tensione o forse è più giusto chiamarla emozione. Avere vicino amici e famigliari ed essere cresciuti a pochi chilometri da qui è una carica in più per fare bene. 
Come sei cambiato come pilota e come persona?
Sono in crescita gara dopo gara. Sto raggiungendo alcuni degli obiettivi che mi sono posto e aver firmato con lo Sky Racing Team VR46 anche per il 2017 è una soddisfazione. Posso continuare il mio percorso di crescita sia come pilota che come persona. Questo team è come una vera famiglia: il Mondiale ti costringe lontano da casa per quasi sei mesi l’anno. E’ importante costruire un clima familiare con i propri compagni di lavoro. 
Moto3 Misano World Circuit 2016 andrea migno foto - 041Che sfizio ti sei tolto con i primi guadagni?
Non ho fatto pazzie o cose simili. Sono un ragazzo come tutti gli altri: mi piace uscire con gli amici, magari concedermi qualche cosa in più, ma nulla di eccessivo. 
Campioni si nasce o si diventa?
Il talento innato può sicuramente rendere le cose più facili, ma senza impegno, lavoro e dedizione è difficile raggiungere i massimi livelli. Inoltre, senza costanza negli allenamenti e motivazione è impossibile arrivare. 
Come ti immagini da campione del mondo?
Non credo di averci mai pensato sul serio. E’ fondamentale rimanere concentrati e lavorare sodo. Solo così si possono raggiungere risultati importanti. 
Moto a parte, che sogni hai nel cassetto?
Darò una risposta molto simile alla domanda precedente. Non credo di averci mai pensato fino in fondo. Per ora il mio obiettivo è realizzarmi come pilota, continuare a crescere, lavorare e raggiunge gli step intermedi che mi sono posto. Il futuro? Non so, forse mi piacerebbe tornare a studiare per prendere la maturità. 

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