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Nuovo pareggio nel golfo di Auckland, Luna Rossa all'arrembaggio ma arriva la risposta dei kiwi

La barca italiana vince Gara3 ma subisce la rimonta di New Zealand che domina in Gara4, anche questa volta a decidere la vittoria sono state le manovre di partenza

La seconda tornata di regate per aggiudicarsi l'America's Cup si è conclusa con un altro pareggio tra Luna Rossa, che ha vinto Gara2, e New Zealand che nel golfo di Auckland ha dominato Gara4 con le due imbarcazioni che sono ferme sul 2 a 2. La barca italiana aveva fatto vedere di saper essere competitiva in condizioni di vento in teoria molto favorevoli a Team New Zealand, l’equipaggio neozelandese ha risposto in maniera identica in condizioni meteo in teoria favorevoli allo scafo italiano. Con due regate infatti disputate entrambe tra gli 8 e i 10 nodi di vento (ricordiamo il limite minimo di 6,5 nodi), a dettare legge sono state più che altro ancora le manovre in partenza. Luna Rossa e Team New Zealand hanno infatti vinto rispettivamente Gara 3 e Gara 4, dove a pagare è stato il piccolissimo vantaggio costruito con l’ingresso per primi nel box di partenza mure a sinistra; e ritradotto in sostanza poi con le prime e decisive manovre di marcatura dopo il passaggio sulla starting line. La sostanza dunque si ritraduce dopo due giornate completamente diverse per condizioni meteo in un equilibrio totale tra le due barche e i due equipaggi, con un 2-2 complessivo che lascia tutto aperto e ci conferma la competitività di entrambe. Una buona notizia in ogni caso per Luna Rossa, che ha dimostrato anche oggi di potersela giocare con i campioni in carica.

GARA3 - Contro tutte le previsioni meteo della vigilia che prevedevano vento non sufficiente per poter regatare, nel campo di regata E arrivano 10 nodi: le condizioni ideali per Luna Rossa, che è stata progettata proprio per questi venti leggeri. L’ingresso mure a sinistra dello scafo italiano regala la precedenza nel box di partenza, con un testa a testa con New Zealand ancora una volta serrato. Luna Rossa però parte con un timing perfetto sulla linea di partenza, e alla prima virata costringe i neozelandesi nei rifiuti. Questo consente agli italiani di costruire un minimo vantaggio che si traduce dopo la prima bolina in 10 secondi al Gate 1. Luna Rossa per la prima poppa non sceglie la consueta marcatura vista nelle altri notti quando si è trovata in posizione di vantaggio, ma va alla ricerca del vento. Un rischio che paga altri 3 secondi al Gate 2 ma soprattutto che fa la differenza nella seconda bolina, con Luna Rossa che gira al Gate 3 con 27 secondi di vantaggio. Nella seconda poppa i neozelandesi riescono a rosicchiare qualcosa, girando con 22’’ al Gate 4, ma da quel momento inizia la marcatura di Checco Bruni e James Spithill, che gestiscono perfettamente il vantaggio e nell’ultima bolina passano addirittura col massimo vantaggio di 38 secondi. La discesa dell’ultima poppa diventa quasi una formalità per Luna Rossa, che chiude così una regata spettacolare per consapevolezza dei propri mezzi, della propria forza, per la pulizia delle manovre e per la comunicazione a bordo: sul traguardo finale saranno 37 secondi di vantaggio per il 2-1 Italia.

GARA4 - La consueta mezz’ora di pausa tra la prima e la seconda regata non cambia le condizioni meteo sul campo di regata, che in fase di partenza si presenta ancora con vento leggerissimo: 9 nodi. L’ingresso mure a sinistra nel box di partenza dei neozelandesi regala a Peter Burling la consueta posizione di piccolo vantaggio, che nonostante il tentativo di partenza aggressiva degli italiani mette Team New Zealand nella stessa identica posizione di Luna Rossa delle regata precedente. Anche i neozelandesi però dimostrano di saper navigare alla grande in condizione di vento scarso e dopo la prima bolina girano con 9 secondi di vantaggio. La regata però si decide già al termine della prima poppa, con un piccolo errore di Luna Rossa nei pressi del Gate 2 che fa quasi dislocare lo scafo azzurro, che perde velocità e passa con 34 secondi di svantaggio. Da lì è controllo puro di Team New Zealand, che al Gate 3 conferma i 34’’, così come al Gate 4, dove il vantaggio diventa addirittura prossimo al minuto, con 48’’. Team New Zealand gestisce in sicurezza dunque il grande vantaggio costruito in partenza, chiudendo alla fine con oltre un minuto di vantaggio che vale il definitivo 2-2 in classifica generale.

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