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Rimini Calcio, Grassi: "Daremo il massimo per mantenere la categoria"

Il patron della squadra: "Resto anche in caso di esito negativo del campionato in corso"

"Daremo tutto ciò che abbiamo dentro per mantenere la categoria, il progetto Rimini F. C. proseguirà indipendentemente da quello che sarà l'epilogo della stagione, confermiamo la nostra disponibilità a partecipare al bando per il centro sportivo della Gaiofana". Questo il chiaro messaggio lanciato questa mattina, durante una conferenza stampa che si è svolta nella sede di via XX Settembre, dal presidente biancorosso Giorgio Grassi. Un appuntamento organizzato per dare un segnale forte a tutto l'ambiente alla vigilia del decisivo finale di campionato, ma anche per parlare di programmi futuri. Inevitabile cominciare dal presente con il Rimini che, a 8 giornate dal termine del campionato, è più che mai concentrato sull'obiettivo salvezza.

"Sono molto contento di quello che i ragazzi stanno facendo con mister Martini - commenta il patron - la squadra gioca bene, i nuovi si sono inseriti al meglio e in tutto il gruppo c'è un clima positivo. Sono però anche un po' arrabbiato perchè, nonostante delle buone prestazioni, abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato. E' vero che in questo momento la fortuna non sta girando dalla nostra, è però altrettanto vero che ci manca un po' di cattiveria. I ragazzi stanno lavorando sodo ma servono più grinta e capacità di reazione, non dobbiamo abbatterci al primo episodio negativo, le gare durano 90 minuti". Il numero uno biancorosso pensa positivo. "Rispetto agli altri gironi, dove ci sono penalizzazioni e società con i problemi che ben conosciamo, il nostro è anomalo. Nel nostro girone ci sono 3 squadre a 29 punti che sono ultime, negli altri con lo stesso bottino si è in posizioni ben differenti. Noi abbiamo 32 punti, quelli che nel girone A permettono alla Juventus U23 di essere a ridosso dei play-off. Noi abbiamo dimostrato di essere vivi, abbiamo vinto con le prime e ce la siamo sempre giocata. Ho la massima fiducia nella squadra e nello staff, ci crediamo e faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per salvarci".

Il presidente Giorgio Grassi ha poi inteso tranquillizzare la piazza circa il rischio di un disimpegno in caso di epilogo stagionale negativo. "Andiamo avanti, più determinati di prima e indipendentemente da quello che sarà il risultato sportivo di questa stagione. Retrocedere sarebbe naturalmente un grande dispiacere per tutti, un vero peccato dopo essere ritornati nei professionisti nel giro di appena due stagioni. La retrocessione comporterebbe anche la perdita di tutto il settore giovanile, dovremmo ricominciare daccapo dopo il grande lavoro svolto con i nostri ragazzi. In gioco non c'è solo l'interesse della società ma quello della città intera. In ogni caso non lasceremo, il progetto andrà avanti". La medesima cosa vale per il discorso impianti, la società è disponibile a fare la propria parte anche nella partita relativa al centro sportivo della Gaiofana. "Anche in questo senso tengo a tranquillizzare sia l'amministrazione comunale che le forze di opposizione, noi ci siamo. Per una società professionistica non è pensabile non avere a disposizione strutture adeguate, tanto per la prima squadra che per il settore giovanile. Non sappiamo se riusciremo ad aggiudicarci l'area, di certo quando sarà ora ribadiremo il nostro interesse partecipando al bando".

Tra i numerosi temi come di consueto trattati dal presidente Grassi non sono mancati i capitoli autocritica e proposta da presentare in Lega. Così circa il primo. "L'errore più grosso è stato quello di avere un po' sottovalutato il professionismo, pensavo fosse una sorta di dilettantismo potenziato ma non è stato così. Per questo abbiamo pagato dazio in termini di esperienza per il semplice fatto che molti di noi non ne avevano da dare. Tra gli altri errori quello di aver preso troppi giovani da valorizzare, la precentuale di successo in relazione al rischio è stata troppo bassa". Poi la proposta per rendere più gradevole lo spettacolo in categoria. "In Serie C le partite sono troppo tattiche, c'è troppa fisicità, la maggior parte dei gol nasce su calcio da fermo. Con la conseguenza che a risentirne è il bel gioco, se uno non è un tifoso non potrà mai appassionarsi a uno spettacolo del genere. Alla prossima assemblea di Lega proporrò di togliere i punti al pareggio, in quel caso credo le partite potrebbero essere più avvincenti". 
 

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